Capitolo 4

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Capitolo 4.

Tornati al campus ed entrati nell'enorme giardino, Merlin iniziò a sentirsi a disagio. Il cambiamento del suo look aveva attirato lo sguardo dei ragazzi e delle ragazze: «Morgana, mi sento osservato...» disse lui in un sussurro imbarazzato. Per toglierlo da quell'impiccio la ragazza disse a voce alta: «Tranquillo, in fin dei conti sei già impegnato» tutti quelli che lo guardavano abbassarono il volto.

Entrarono poco dopo nei dormitori e raggiunsero la stanza centosessanta, Merlin cercò la chiave, ma Morgana sapeva che il fratello era già li ed aprì la porta entrando prima del ragazzo: «Il ragazzo che divide la stanza con te è già qui, sta dormendo...» disse lei a voce bassa, prendendo il ragazzo per il polso e tirandolo dentro la stanza.

Gli occhi di Merlin si posarono subito sul ragazzo che dormiva nel letto affianco al suo, un leggero alone rosato gli colorò il volto e Morgana sorrise pensando che quei due erano davvero stupidi.

Merlin cercava Arthur, lo aveva trovato e riconosciuto.

Arthur cercava Merlin ed ora che lo aveva trovato non lo riconosceva.

«Arthur? Arthur è il mio compagno di stanza?» vederlo lì addormentato serenamente gli sembrava un sogno e invece era tutto reale lo sapeva ne aveva la certezza dopo tanto tempo era li vicino a lui: «Sì. Sarà il caso di svegliarlo...» mosse un passo per avvicinarsi così al fratello, ma Merlin la frenò prendendole il polso: «Non m'importa se dorme... lascialo riposare...»

In quelle parole Morgana ci lesse tutto l'amore profondo che Merlin provava per Arthur, e se il fratello lo avesse ferito l'avrebbe ucciso lei stessa.

Poteva, ben capire, quanto Merlin avesse sofferto in tutti quegli anni che l'aveva cercato.

Rassegnata, guardò il ragazzo. Notando solo in quel momento il medaglione che portava al collo e sorprendendo più lui, che se stessa lo prese in mano per osservarlo meglio. Conosceva bene quello stemma, era quello di famiglia. E come altre volte le era già capitato, un flash improvviso la colse.

Merlin era nelle stante del Re Arthur, in attesa di sapere cosa doveva fare in quelle ore. Il sovrano era pensieroso, quando alzò lo sguardo si rivolse al servo: «Merlin, ci ho pensato molto a lungo...» ed al silenzio del ragazzo, continuò: «Domani tu non verrai. La battaglia è tra Morgana, Mordred e me. Voglio che tu rimanga qui al sicuro. »

Merlin fece per ribattere, ma il Re si alzò dalla sedia sul quale era seduto e gli si avvicinò abbracciandolo per la prima ed ultima volta. Gli occhi del ragazzo si velarono di lacrime, sapeva che il suo amato Re non sarebbe tornato da quello scontro e si sentiva morire: «Voglio che tu custodisca per me una cosa...».

Merlin certo che la voce non gli avrebbe retto si limitò ad annuire e Arthur gli mise al collo il suo medaglione: «Quando tornerò saprò trovarti e riconoscerti grazie a questo...»

Merlin prese il medaglione tra le mani e l'osservò: «Il medaglione di vostra madre. Arthur, non posso tenerlo...» il re gli sorrise: «Tienilo, un giorno tornerò e potrai dirmi la verità...» e detto questo lasciò le sue stanze.

Merlin rimase immerso nel silenzio mentre le lacrime scendevano sul suo volto.

Morgana lasciò andare il medaglione ed osservò Merlin che teneva il volto basso, aveva rivisto per l'ennesima volta l'addio del suo amato Arthur.

«Merlin, mi dispiace. Non lo sapevo...» disse lei con le lacrime agli occhi: «Non è colpa tua...» disse lui sorridendo incerto.

Arthur si mosse nel sonno e mugugnò qualcosa che ad entrambi suono come: "Merlin". Il ragazzo osservò Arthur sorpreso e gli si avvicinò silenzioso posandogli una mano sulla spalla: «Sono qui, Arthur...»

Il ragazzo si mosse di nuovo prendendo il polso di Merlin, che sussultò impercettibilmente a quel contatto: «Vi lascio da soli, dovete iniziare a conoscervi» detto questo lasciò la stanza di corsa.   

Il mio destino sei tuWhere stories live. Discover now