Che nessuno si metta contro di me

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Dopo aver salutato Eleonora, Alessandro rincaso' per farsi una doccia prima di recarsi a lavoro.
Doveva entrare in punta di piedi per non svegliare gli zii con i quali conviveva da quando aveva 5 anni.
Rimasto orfano di entrambi i genitori  era cresciuto con loro ma non sempre erano stati in grado di riempire quel vuoto che sentiva dentro di sé.
Alessandro aveva imparato a cavarsela da solo e i libri erano stati un rifugio.
Nonostante tutto era comunque grato agli zii per essersi presi cura di lui. Così aveva deciso di restare con loro a vivere anche da adulto. 
Appena iniziò a salire le scale sentì la zia chiedergli:
<< Abbiamo fatto tardi ieri..Chi è la fortunata fanciulla?È quella della biblioteca?Eleonora se non sbaglio ..>>
<< No, Eleonora è solo una amica...>>
<< Beh non direi solo un' amica da come scrivi di lei nel tuo diario segreto..>>
<< All' inizio confesso che mi piaceva molto ma adesso esco con un' altra..Comunque non devi dire a nessuno di Eleonora..Promettimelo!>>
<< Tranquillo Alessandro sarò muta come un pesce..Sono contenta per te se hai incontrato una brava ragazza e che il nome sia Eleonora, Luisa o Marta è lo stesso, l' importante è che tu sia felice..Dai ora fatti una doccia che intanto ti preparo la colazione..>>
Alessandro sali' in bagno e la zia entrò in cucina.
Mentre scaldava l' acqua per il te' la Zia Samanta accese il televisore e al telegiornale vide l' immagine di Eleonora accompagnata dal sottotitolo " giovane scomparsa la notte scorsa in località Cortina  (Bl). Avvistata l' ultima volta in biblioteca  "
La zia si sentì confusa.
Possibile che suo nipote centrasse qualcosa? Perché le aveva chiesto il silenzio per questa ragazza?  Spense subito la tv e quando si voltò si trovò Alessandro alle spalle che la fissava con lo sguardo perso..
<< Pensi che sia stato io zia? >>
<< Spero di no Alessandro..>>
<< Lo sapevo che avresti risposto così  per te sono sempre stato solo un peso..>>
<< Cosa dici Alessandro non è vero per me sei come un figlio..Andiamo alla polizia e raccontiamogli tutto..Non le hai fatto del male vero?>>
<< Lei sta bene anche troppo..>>
<< Allora non è cosi grave come credi..>>
<< Tu non farai un bel niente hai capito?>>
<< Non copriro' un simile reato neppure un minuto in più!>>
La zia usci dalla cucina e andò verso il telefono che si trovava in fondo al corridoio..Alessandro la rincorse, la prese per i capelli, apri la porta della cantina e la spinse giù per la ripida rampa di scale.
Poi la raggiunse..La zia aveva la testa ricoperta di sangue ma era ancora coscente...
<< Non volevo arrivare a questo..Dovevi ascoltarmi..Impicciona che non sei altro..Addio zia..>>
Le prese il collo tra le mani e con un colpo finì ciò che aveva iniziato.
Poi salì le scale ed entro' nella sala da bagno dove trovo' lo zio ricoperto di schiuma che si stava lavando..
<< È successo qualcosa Alessandro? Ho sentito dei rumori..>>
<< Tutto a posto zio..Dovevo solo prendere il phone per asciugarmi i capelli..>>
<< Ma i tuoi capelli sono asciutti..>>
<< Infatti!!Chi ti ha detto che mi serviva per quello!!!>>
Alessandro accese il phone e lo gettò violentemente nella vasca da bagno.
L' elettrodrodomestico a contatto con l' acqua iniziò a fare scintille e lo zio morì sul colpo fulminato dalle scosse.
In seguito Alessandro prese i due corpi senza vita e se ne disfo'.
Nessuno lo avrebbe scoperto.
Se qualcuno gli avesse chiesto notizie degli zii avrebbe risposto che erano partiti per girare un po' il mondo.
A questo punto non restava che prepararsi e andare a lavoro.

L' Ossessione - Il Bibliotecario PazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora