Challenge LUNGHISSIMA pt.2

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Ed eccoci con la SECONDA parte di questa meravigliosa e lunghissima CHALLENGE.
Mi sto divertendo troppo a scriverla XD
La prima parte è dedicata alla mia Danny. Grazie di esistere❤️
Divertitevi come lo sto facendo io!
Ci rivediamo alla fine!
Baci
Annabeth Woods

« Come hai detto che si chiama? » la faccia della mia Danny era parzialmente illuminata dallo schermo del computer

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« Come hai detto che si chiama? » la faccia della mia Danny era parzialmente illuminata dallo schermo del computer.
« Marianne. » ripetei per la millesima volta, avvicinandomi ancora di più a lei, cercando di capirci qualcosa del codice binario che scorreva sullo schermo del PC.
« Sh, non ti intromettere nelle cose da grandi. » sussurrò sovrappensiero Danny, facendomi segno di allontanarmi un po' con uno svolazzo di dita.
Annuii e male lasciai spazio.
« Dan... » la chiamai, aspettando che distogliesse lo sguardo dal portatile.
« Caa voi, Annie? » mi chiese spiccia lei, storpiando le parole.
Tra noi parlavamo italiano, perché lei era napoletana e io ne sapevo un po', avendo vissuto là per sette anni.
« Non... non sono sicura di voler interrompere la loro relazione. »
« Cos- » fece lei guardandomi a occhi sgranati.
« Sai... io l'ho lasciato. Lui mi ha cercata, per un anno, e io non gliel'ho permesso. Forse... sarebbe meglio che lo lasciassi andare, come ho fatto due anni fa. »
Mi guardò malissimo, scroccandomi un'occhiata assassina che avrebbe potuto trafiggerti da parte a parte.
« Annabeth Rose Adriana Woods. Cosa hai appena detto? »
Roteai gli occhi; sapevo che non dovevo rivelarle il mio nome completo...
Ma, in qualche modo, sapevo che quello che avevo detto era la... la cosa giusta da fare.
Sospirai e le chiusi il portatile mentre lei mi guardava sempre più stralunata.
« CAA STAI A FA, AO?! MA SEI BISCHERA? LI MORTACCI TUA, IL COMPUTER ME LO
RIPAGHI TE, BEOTA. »
Ridacchiai, la feci alzare e la presi a braccetto.
« Adesso tu esci con me e andiamo a cazzeggiare. »
Lei annuì, prese gli occhiali da sole e sorrise.
« Costava tremila dollari, tesoro. »
« Te lo ripagherò. »
Sorrisi anche io, infilando la mano nella sua borsa e sfilandone di nascosto il portafoglio.

« Guarda. Questo. Top. Oh. Mio. Dio. »
Ridacchiai all'esclamazione di Priscilla; ci aveva raggiunte non appena aveva sentito della "giornata tra ragazze" che si prospettava.
Lo presi in mano e glielo passai.
« Provalo. Ti starebbe benissimo, secondo me. E se non lo compri, te lo compro io. »
Lei fece un gridolino di gioia e si precipitò in camerino.
Io e Daniela gironzolammo ancora un po' per le esposizioni, poi aspettammo che Priscilla uscisse.
Lei si fece attendere.
Nel mentre, Daniela si stava agitando. Continuava a calcarsi gli occhiali da sole e ripetere che doveva mettere anche la parrucca.
Una ragazza dai capelli viola (palesemente tinti) ci si avvicinò timidamente, chiedendoci dove avessimo trovato le scarpe di Daniela.
Lei fece un sorrisetto furbo e rispose: « È un regalo. »
La donna fece una faccia delusa e tornò indietro. La seguimmo con lo sguardo, io ben felice di sapere che in realtà quelle scarpe erano al di fuori di qualsiasi budget umano.
Erano sì un regalo, ma di un principe tedesco o giù di lì che aveva richiesto gli abili servigi da hacker di Daniela.
Come dicevo, seguendo la donna e la sua chioma voluminosa, la vedemmo abbracciare un ragazzo.
Mi voltai e presi per il braccio Daniela, facendola entrare nel camerino dove Priscy si stava agganciando il top.
« Cazzo fai, Annie...? » fece Daniela, forse a voce un po' troppo alta, perché intravidi una commessa guardarci male e una bambina sgranare gli occhi.
« SH. »
« Ma- »
« SH. »
Daniela e Priscilla rimasero in silenzio, basite; a Danny non si vedevano gli occhi, ma doveva averli sgranati come quelli di Priscilla, che peraltro si stava aggiustando il top sul seno, con il cartellino che le pendeva da sotto un braccio.
« Là fuori... » cominciai, prendendo un respiro.
« ... c'è Francis. »
Priscilla sgranò gli occhi ancora di più, e Daniela si abbassò gli occhiali fissandomi con espressione eloquente.
Poi mi prese il braccio e uscì dal camerino.
« AVANTI, BETH, FAMMI VEDERE QUELLA MAGLIA. » strillò trascinandomi verso un espositore a caso, cominciando a guardare capi a caso e cercando di attirare l'attenzione della coppietta e sottolineando il soprannome che tanto odiavo.
Francis si girò veloce per un attimo, e fu così doloroso da togliermi il respiro.
I suoi occhi dorati passarono veloce sulla mia faccia così diversa, non riconoscendomi.
Però Danny indossava solo gli occhiali.

COSEHWhere stories live. Discover now