Ziva era appena uscita dall NCIS, dato che la sua macchina aveva un guasto, dovette andare a casa sua a piedi... Mentre attraversava la strada, vide che da una pizzeria stavano uscendo proprio Tony e Jeanne...affrettò il passo, ma non abbastanza, sentì lo stesso Tony dire ti amo a Jeanne, prima di essere baciato da lei... quando poi lui si staccò vide Ziva dietro Jeanne...Tony si sentì mancare la terra sotto i piedi
PovZiva Non è possibile, la ama, e io che pensavo...che noi due...sono così stupida... io lo sapevo che non sarei dovuta venire qui a Washington...Sarei dovuta restare a Tel Aviv... Con Alí. Non qui, a soffrire, mentre Tony si rifà una vita.
Nello stesso momento... Pov Tony Ma perché lo ho fatto, sono un deficiente... Io amo Ziva, non Jeanne... La ho baciata davanti a lei, e le ho anche detto Ti amo, davanti a Ziva... E ora lei sta piangendo... È davanti a me, ma ho paura di ferirlo ancora di più di quanto non le abbia già fatto...
Così Ziva corse via in lacrime...
Il giorno dopo, Ziva non andò a lavorare, e subito Tony, non vedendola alla scrivania, cominciò a pensare a quello che le aveva fatto... 《Capo, ma Ziva dov'è》 《Hai un bel coraggio DiNozzo, secondo te dov'è? Tutto tranne che qui, dopo quelli che è successo ieri sera... DiNozzo, mi hai deluso!》 《wow le notizie vanno veloci qui!》 《Ci ha detto tutto Abby... Tony... Potevi evitare》 disse McGee. 《Evitare cosa Pivello...》 《Di parlarle così... È tornata per tre Tony, non perché le mancava Washington... Lo vuoi capire...》 《Lo ho capito pivello, non sono io quello matto qui dentro...》 《Sarei io quello matto? Tony... Sul serio... Io non avrei mai fatto una cosa simile, ad una persona a cui voglio bene... E POI FAMMI IL PIACERE DI NON CHIAMARMI PIÙ PIVELLO, SONO QUASI UNDICI ANNI CHE TI CONOSCO, L'UNICA PERSONA CHE MI PUÒ CHIAMARE COSÌ È IL CAPO E NEL CASO TI NON TE NE SIA ACCORTO, IL CAPO QUI È GIBBS E NON TU PER FORTUNA! 》 McGee non aveva mai parlato così a Tony...ma era da troppo che voleva dirgli tutto quello che si era sempre tenuto dentro.
Intanto Ziva era a casa sua, ma ... dato che non sapeva cosa fare e che odiava starsene li con le mani in mano, decise di andare a correre. Si vestì e, con le cuffiette alle orecchie, accese la musica e uscì di casa. Cominciò a correre, le gambe andavano da sole, e non riusciva a fermarsi. Le gambe la condussero guarda a caso... all NCIS. Si fermò di botto, quasi per l'equilibrio, e per rimanere in piedi, urtò contro un uomo davanti a lei, che stava telefonando ...non ci poteva credere, avrebbe voluto sprofondare... quando lui si girò, per vedere chi fosse stato a piombargli addosso. 《Ziva?》 《Scusami Tony, è che ero distratta e sono inciampata》disse guardandosi le scarpe, non avrebbe voluto fare la figura sella pirla che inciampa per la strada 《Non ti preoccupare... senti Ziva...dobbiamo parlare, ti va un caffè?》 《Si Grazie》
Pov Tony Ma quanto è bella... è bella anche in tuta, quanto mi manca, non ci siamo nemmeno salutati... mi manca il profumo dei suoi capelli, mi mancano i suoi occhi dolcissimi, mi manca la sua voce, mi mancano i suoi abbracci...MI MANCA LEI... la mia Ziva, non posso più stare senza la mia Ninja.
《Cappuccino o caffè?》 《Cappuccino, grazie Tony》 《Due cappuccini per favore...》disse Tony rivolo al barista 《Vi sedete qui?》fu la risposta del barista 《No》rispose Ziva 《Allora ve li faccio subito》disse il ragazzo dietro il bancone e poco dopo arrivò con i due cappuccini
Si erano seduti su una panchina al sole,mentre bevevano i loro caffè.
《Mi dispiace...》 dissero tutti e due all'unisono, poi lei scoppiò in una fragorosa risata. 《Perché ridi...?》 《No niente》concluse lei sorridendo 《Ziva, preparati psicologicamente, perché sto per infrangere una delle regole di Gibbs, ma mi dispiace sul serio, scusami, sono stato un vero idiota, non ho fatto altro che piangere per un anno e mezzo, perché eri in Israele, poi quando arrivi, ti dico solo come è andato il viaggio... Sono strano, lo so, ma.... Ziva... Mi sei mancata così tanto》disse lui tutto d'un fiato mentre lei cercava di non crollare. 《Anche a me dispiace, di averti fatto piangere per un anno e mezzo, ma anche io non me la sono passata poi tanto meglio... Quando mi hai mandato la mail, per il mio compleanno... Mi sono sentita come se fossi tornata qui... Dopo tanti giorni mi sono risentita a casa》 《Scusa per l'altra sera.. Io non sapevo che ci fossi tu dietro Jeanne... Non avrei mai voluto farti piangere... Mi sono messo con lei, solo perché tu non c'eri e ho provato a rifarmi una vita, ma non ci sono riuscito proprio molto bene direi, scusa》 《State insieme, è normale... Non ti preoccupare》 《In realtà non più...》 《Come non più, non sarà mica per colpa mia!》 《In un certo senso si... Ma sono stato io a lasciare lei, quando mi sei venuta addosso prima, le stavo parlando... L'ho lasciata... Lei l'ha presa meglio del previsto, ha detto che se la aspettava》 《E quindi...》 《E quindi niente, Jeanne non è più un problema...》 disse lui ammiccando 《Tony!》 disse lei tirandogli un pugno sul braccio 《ma perché la hai lasciata?》 《Semplice... Mi sembra di avertelo detto anche quando eravamo in Somalia... Non posso vivere senza di te》 《Tony... Io》 《Non ti preoccupare Ziva》 《Mi sei mancato tanto》disse lei prima di abbracciarlo
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Spazio autrice Ecco un nuovo capitolo, mi dispiace tanto per l'assenza, ma sono un po' incasinata con le verifiche e la scuola, mi farò perdonare, cercando di pubblicare un altro capitolo entro domani... Spero che la storia vi piaccia, e se la risposta è sì mi raccomando, cliccate sulla stellina che c'è alla fine del capitolo, e votate la storia... Mi scuso per eventuali errori. E mi raccomando, se non vi piace come scrivo o se c'è qualcosa da migliorare oppure qualcosa nella storia non vi convince scrivetelo nei commenti Un saluto frency_potter
