Capitolo 3

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Esco dalla mia camera prendendo l'unica valigia che avevo, ho messo le cose più importanti in quella stupida valigia di colore unicorno morto. Sì, di unicorno morto, che ha i colori dell'unicorno ma sono spenti, non sono accesi. Un po' come me in questo momento che sono sulla soglia della porta che non mi azzardo a muovere neanche un piede fuori dalla porta.

Vedo un uomo. Penso sia Carlo. Dalla sua macchina suppongo che non sia una persona con un mucchio di soldi, ma nemmeno una che chiede l'elemosina per le strade.

Mi giro verso mia madre che nel frattempo mi ha raggiunta

"si è lui, dobbiamo salire. Vieni che te lo presento"

mi disse lei prima che le potessi chiedere qualsiasi cosa. In quel momento Carlo scende dalla macchina e si avvicina a me

"Ciao tu dovresti essere Allison. Io sono Carlo-si ciccio pasticcio sono Allison mia madre ha solo una figlia- adesso andremo a..."

prima che riuscisse a finire la frase, si apre lo sportello del lato del passeggero e scende un ragazzo. Poteva avere al massimo 19 anni, alto,palestrato ,capelli neri corvini e gli occhi verdi, con qualche lentiggine sparsa per la faccia. Mentre lo studiavo

"Ciao piacere io sono Matt. Sono il figlio di Carlo"

mi disse tutto sorridente. Io ricambiando il sorriso:

"Allison,piacere mio".

Dopo le presentazioni saliamo in macchina e ci dirigiamo verso un bar molto carino che prima di adesso non avevo mai visto, io sono di fronte a mia madre, mentre Matt è di fronte a Carlo.

Ordiniamo tutti un cappuccino con un croissant e tra una chiacchiera e l'altra finiamo la colazione.

Baby,con te ho fatto centro Where stories live. Discover now