72 LEXIE

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Sotto la pioggia, aspetto a suonare il campanello di quella che una volta era la mia casa. Spero che Logan possa perdonarmi, spero che lui mi ami ancora... perché non posso vivere senza di lui. Sono stata io ad abbandonarlo e mi sento una merda per questo, ma ora sono qui - siamo quì - per sistemare le cose e dargli la bella notizia: diventerà papà.

La pancia non è ancora molto gonfia, ma se se ne è accorta Heaven allora lo farà anche Logan. Faccio un respiro profondo prima di suonare il campanello e mi dico che è arrivata l'ora di affrontare le cose una volta per tutte. Ho rimandato questa cosa fin troppe volte e ora sono pronta a dire la verità a Logan.

Suono il campanello e aspetto che lui risponda al citofono mentre l'ansia mi attanaglia lo stomaco.

Mi lascerà spiegare?
Mi caccerà?
Non vorrà più vedermi?
Avrà già un'altra?
Sarà in casa a quest'ora?
Se non volesse più saperne niente di me?
Mi avrà aspettata?
Cosa avrà fatto durante questi tre mesi?

Tutte le mie domande vengono interrotte dal suono della sua voce al citofono mentre pronuncia un Chi è?

Con il cuore in gola e le lacrime che cadono dai miei occhi e si mischiano con la pioggia gli dico che sono io.

Il cancello si apre immediatamente e mentre io sono ancora intenta ad aprirlo, vedo Logan correre verso di me con gli occhi arrossati.

Mi prende e mi stringe forte a lui sfogandosi, le nostre lacrime si mischiano alla pioggia e sto morendo di freddo, eppure non vorrei essere da nessun'altra parte se non quì con lui.

«Ormai non ci speravo più...» sussurra continuando a tenermi stretta a lui.
«Non sto sognando vero?» mi domanda e mi tiene più stretta per realizzare il fatto che io sia davvero qui con lui.

«No Logan, non stai sognando: sono quì. Anzi, siamo qui» gli dico.

Logan si stacca appena da me per guardarmi in faccia, i suoi capelli biondicci sono più scuri bagnati dalla pioggia.

«Siamo?» mi domanda confuso guardando il cancello dalla quale sono entrata, ma non vede nessuno. Ridacchio e scuoto la testa.

Gli prendo la mano e me la porto sulla piccola protuberanza della mia pancia.

«Non... sei seria?» mi domanda con un sorriso a trentadue denti.

«Sì. Diventeremo genitori... è un maschietto» lo informo e altre lacrime iniziano a scendere.

Logan mi solleva da terra e mi fa fare più giravolte mentre ride ad alta voce. Mi è mancato terribilmente.

«Giurami che non mi lascerai più» mi prega.

«Mai più. Te lo giuro, amore mio» gli prometto.

Logan mi afferra il viso e mi bacia con passione sotto alla pioggia. Le sue labbra sono bisognose sulle mie e gli afferro il retro della nuca per spingerlo ancora di più verso di me.

«Ti amo» sussurro contro alle sue labbra.

Heaven

Seduta su una delle poltrone d'attesa, aspetto il mio turno per incontrare il mio medico di fiducia. È passata una settimana e i referti degli esami che avevo fatto in ospedale non sono ancora arrivati e io sto sempre peggio,  ogni mattina mi sveglio con la nausea.

La porta si apre e ne esce una bambina dai capelli biondi accompagnata dalla madre, la bambina mi sorride ed io la saluto con la mano.

«Heaven Dion?» mi chiama il dottor Scott facendo capolino dalla porta.

Sorrido lievemente e mi alzo per entrare nel suo studio.

«Buongiorno dottore, è da un po' di tempo che non mi sento in forma. Ho la nausea tutti i giorni e mi sento al limite delle energie» gli spiego toccandomi lo stomaco.

«Vomiti?» mi domanda incrociando le braccia al petto.

«Sì, quasi tutto quello che mangio» dico preoccupata.

«Hai qualche preoccupazione? C'è qualcosa che ti turba?» mi domanda guardandomi.

«No, no. Assolutamente»

«Te lo chiedo perché tante persone hanno questa forma d'ansia... ma se non è così allora escludiamo questa opzione. Dunque, sei già andata a fare una visita apposita?»

«Sì, sono stata all'ospedale la scorsa settimana per fare degli accertamenti, ma gli esiti non sono ancora arrivati... per questo sono venuta da te» sospiro preoccupata.

«Facciamo un prelievo e un'analisi delle urine per verificare che sia tutto a posto ok?» mi domanda per chiedermi conferma ed io annuisco.

Dopo aver fatto il prelievo del sangue, il dottore mi dice che è tutto a posto e che posso stare tranquilla. A momenti dovremmo ricevere l'esito delle urine.

«Vedrai che non sarà nulla di grave» prova a rassicurarmi lui.

«Pensavo di aver preso un virus intestinale o qualcosa del genere» gli dico alzando le spalle.

La porta si spalanca e la collega del dottor Scott entra nello studio con delle carte in mano. Mi sorride prima di andarsene.

Il dottore indossa gli occhiali per leggere l'esito dell'esame delle urine e alla fine sorride anche lui.

«Nessun virus, cara Heaven»

Dice mentre mi passa le carte per poi aggiungere:

«Hai la nausea perché sei incinta»

EVENING Where stories live. Discover now