17 CAPITOLO

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POV(Aria)

<<Davvero?>>chiedo sorpresa del pettegolezzo appena detto dalle mie amiche.
<<Dubiti della mia sincerità?>>mi sorride furba Candice ed io scuoto la testa.
<<Non potrei mai Candy Candy!>>le faccio la linguaccia e lei alza gli occhi al cielo divertita.
Sono tre giorni che sono chiusa in camera per via della febbre,oramai passata,ma ho deciso di passare un altro giorno in stanza per non prendere delle ricadute.
Ma da domani si ricomincia.
Non voglio rimanere indietro con le lezioni.
<<Già.Avresti dovuto vedere la faccia di Brittany,mi faceva quasi pena quando Ashton le ha detto che...>>non ascolto più il racconto di Lizzie nonostante la cosa mi interessi.
Resto ferma al suo nome.
Il mio viso cambia totalmente diventando più cupo e abbasso gli occhi.
Quella notte lui rimase a dormire,ma la mattina dopo non lo trovai più nel letto.
Nessun profumo.
Nessun misto tra fumo e menta.
Niente.
Da quella giorno non l'ho più visto.
Ho pensato che fosse perché sono rimasta tre giorni chiusa in stanza,ma non credo che qualcuno abbia messo il cartello con la sua immagine e sopra il segno del divieto fuori la mia porta.
Tutti sono sempre venuti a trovarmi ogni giorno,tranne lui.
Se so il perché?
Assolutamente no.
Se mi interessa saperlo?
Forse.
<<Aria..che c'è?>>chiede aggrottando le sopracciglia Lizzie.
Le ragazze devono essersene accorte del mio cambiamento ed io cerco di ricompormi.
<<Cosa?Cioè niente..tutto okay davvero!A proposito che ore sono?>>domando un po' agitata.
<<Quasi mezzanotte.>>mi informa Candice ed io annuisco infilandomi nelle coperte del letto.
<<È meglio che dorma,visto che domani torno a frequentare i corsi.>>invento una scusa chiudendo gli occhi.
Ed è strano quasi non sento la loro buonanotte.
Mi addormento in un sogno profondo.

***

<<Ma guardala,guardatela tutti,ora ti saltano i bottoni da quel pantaloncino.Ho ragione amore?>>mi deride Sandy,la tredicenne più bella della scuola.
Anch'io ho tredici anni,ma penso che sia impossibile essere belli come lei a quest'età.
<<Hai sempre ragione.Guarda la sua cellulite.>>le risponde il suo ragazzo.
Harry.
Lui che era il mio migliore amico.
Avevo una cotta per lui da sempre,anche se siamo sempre stati migliori amici.
E si è rivelato una delle persone più cattive che io abbia mai conosciuto.
Cosa ti è successo?
Non sei più il ragazzo che è cresciuto insieme a me?
<<Harry..>>sussurro abbassando gli occhi.
Guardo la mia pancia e le mie gambe e forse non avrei dovuto vestirmi così.
Forse non sarei dovuta venire.
Sento due dita posarsi sotto il mio mento e alzo lo sguardo incastrandolo con quello di Harry.
Nessun segno di pentimento,nessun segno di Harry,quello vero.
Apatico.
Irriconoscibile.
<<Ti vergogni proprio ora balenottera?Beh dovevi pensarci prima di vestirti così.>> indica il mio outfit per poi spingermi dalle spalle cosicché cada a terra.
Tutti mi indicano.
Tutti ridono a crepapelle.
Tutti mi fanno il video.
Alcuni mi alzano addirittura le mani.
Ed io mi chiedo il perché di tutto ciò.
Ed urlo.
Urlo da morire.

***

Mi alzo di soprassalto respirando a fatica.
Chiudo gli occhi cercando di reprimere le lacrime e appoggio la schiena alla spalliera del letto tirandomi le ginocchia al petto.
Un altro incubo.
Quando finiranno?
Quando smetteranno di tormentarmi?
Continuate a rovinarmi la vita lo sapete?
No?
Beh piacere di avervelo detto.
Controllo l'ora e noto che non è molto presto.
Decido di alzarmi e prendere dall'armadio un leggins nero e da sopra una maglia bianca a righe nere a maniche lunghe.
Prendo anche l'intimo e cammino nei corridoi per andare in bagno.
Mi faccio una lunga doccia,nonostante le lamentele delle ragazze fuori la porta per poi asciugarmi e vestirmi.
Esco dal bagno e la ragazza che non smetteva di bussare alla porta mi guarda male.
Odio i bagni in comune.
La ignoro e torno in stanza per svegliare a Candice che sicuramente starà ancora dormendo.
In questi giorni che non sono andata a lezione mi sono dovuta svegliare presto comunque perché lei non si svegliava.
Appena entro in stanza mi devo,però,ricredere perché lei è già in piedi.
<<Candice?>>domando sorpresa,mentre noto lei agitata muoversi da una parte all'altra.
<<Candice ti vuoi fermare?>>chiedo notando che non mi abbia calcolato minimamente.
La vedo inciampare e cadere a terra e lì scoppio a ridere.
<<Cosa c'è da ridere?>>chiede alzando gli occhi al cielo ancora a terra.
<<Dovevi vederti.>>continuo a ridere porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi e lei l'accetta.
<<Non è divertente.>>mi guarda male ed io inarco un sopracciglio.
<<Okay forse un po' lo è stato.Ma cazzo domani è il compleanno di Dylan ed io ancora non so che regalargli.>>mi spiega nervosa ed io capisco il suo comportamento.
<<Io l'ho già fatto il regalo.>>dico riflettendoci un po' su.
Ed è vero.
Li ho regalato il profumo che lui desiderava molto.
Una volta andammo al centro commerciale e vide Van Cleef Arpels Bois Dorè..sembrava un bambino lo voleva a tutti i costi.
Ma sbadato come è si scordò i portafogli e disse che la prossima volta che andavamo se lo comprava.
Così ho deciso di regalarlo.
<<Grazie Aria,così non mi aiuti.>>dice irritata ed io alzo le spalle.
<<Non volevo farlo infatti.Ora alza il sedere e andiamo a lezione.Ti aspetto fuori.>>la avviso infilandomi la giacca di jeans e aprendo la porta.
<<La febbre ti ha fatto male.>>mi informa ed io le faccio la linguaccia per poi chiudere la porta e appoggiarmi al muro chiudendo gli occhi.
Non è la febbre che mi ha fatto male amica mia.
Sono le persone.
Le persone del mio paese.
I ragazzi della mia scuola che ridevano di me tutto il tempo.
Quelli mi hanno fatto male.
Una ragazza,la più bella,la più stronza..la sua ragazza.
Quella mi ha fatto male.
Un ragazzo di cui avevo preso una cotta e che pensavo fosse il mio migliore amico.
Quello mi ha fatto ancora più male.
Ma non la febbre.
<<Andiamo?>>mi scuote dai pensieri Candice toccandomi la mano ed io annuisco ritornando in me.

Messed Up Souls Messed Up LoveWhere stories live. Discover now