36 CAPITOLO

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POV(Ashton)

<<Oddio,non ci credo!>>le urla di Lizzie rimbombano nelle mie orecchie.
<<Io te l'avevo detto!>>esclama entusiasta Candice.
Mi sbatto una mano sulla fronte,perché siamo all'aeroporto con migliaia di persone intorno e nonostante ciò loro continuano ad urlare.
<<Sei proprio un romanticone!>>esclama Dylan ed io lo guardo serio.
<<Mmmh..se vuoi faccio vedere alla tua ragazze quanto sono...romantico.>>li strizzo un occhio e il suo sguardo si incupisce.
<<Già...proprio simpatico.>>afferma alzando gli occhi al cielo Dylan mentre Nick,Candice e Lizzie ridono.
Perché sanno che non lo farei mai.
Sono come sorelle per me.
E ucciderei chiunque le toccasse.
<<A chi è che devi far vedere quanto sei "romantico"?>>una voce squillante alle mie spalle mi fa sobbalzare.
<<Vuoi farmi venire un infarto per caso?!>>domando infastidito girandomi verso Aria,la quale mi guarda con espressione accigliata.
<<Allora?>>domanda cercando di sembrare una dura,ma il suo viso angelico la inganna.
<<A quella tipa lì giù.Quella con i capelli blu..ha due tette così.>>dico allargando le braccia esagerando.
<<E poi aveva un culo che...>>continuo a mentire,solo per farla arrabbiare.
Non l'ho nemmeno guardata a quella ragazza.
<<Ashton!>>esclama diventando rossa in viso ed io mi trattengo dal ridere.
<<Emozionante,davvero!>>inizia Dylan battendo le mani.
<<La vostra prima litigata da coppia!>>continua Nick facendo finta di asciugarsi una lacrima.
Il problema è che noi siamo sempre stati così.
Lei si comporta nello stesso modo da psicopatica patologica a tratti dolce.
E io beh... sono sempre lo stesso.
Non c'entra niente il fatto che stiamo...cioè che abbiamo intrapreso una...beh qualunque cosa essa sia.
<<Ashton,ma è vero che Maddison ti controllava la notte?>>chiede divertita Candice,mentre iniziamo ad incamminarci verso le nostre rispettive macchine.
<<Cambiamo argomento.>>dico esasperato.
Siamo rimasti cinque giorni in più a a Londra,per convincere la madre,richiedere il trasferimento e risolvere gli eventuali problemi.
Maddison la notte veniva a controllare se stessi in camera,probabilmente aveva timore che mi scopassi la figlia nella camera affianco alla sua.
Non sa,però,che era proprio Aria a venire nella mia camera la notte.
<<Inquietante.>>commenta Dylan con espressione confusa aprendo la sportella della sua macchina ed entrando.
<<Molto.>>confermo storcendo le labbra per poi raggiungerlo con Aria e Candice.

***

Sento un rumore assordante risuonare in tutta la stanza.
La sveglia sul mio cellulare.
Lancio un urlo di frustrazione,afferro il telefono e lo lancio contro il muro,per poi tornare a dormire.
<<Ma che cazzo fai?!>>sento urlare.
Apro un occhio sbirciando e noto Dylan in piedi guardarmi male.
<<Problemi?>>domando inarcando un sopracciglio.
<<Problemi?!Stai scherzando hai appena lanciato il mio telefono contro il muro,frantumandomelo tutto cazzone!>>urla indicandomi il telefono rotto a terra.
<<Dylan non gridare sembri una femminuccia...>>inizio a dire posando due dita sulle mie tempie che pulsano.
<<E comunque non pensavo fosse tuo,perché diamine hai messo la sveglia a quest'ora?!>>domando confuso notando l'orario.
<<Forse perché abbiamo lezione?!>>domanda retorico ed io mi gratto la nuca colpevole.
<Tu non sei normale...te lo giuro tu hai proprio un problema del cazzo!>>esclama infuriato andando avanti e indietro per la camera.
<<Vuoi calmarti?!Oggi andremo a comprarne un altro.>>lo avviso e lui mi fulmina con lo sguardo.
<<Io ti odio,sappilo.>>afferma andandosene.
Sospiro costringendomi ad alzarmi e a prepararmi per andare a lezione.
<<Perché ridi?>>domando a Nick una volta raggiunti al muretto fuori all'edificio.
<<Gli hai davvero spaccato il telefono?>>domanda divertito,mentre Dylan con espressione scocciata sbuffa.
<<Cosa?!>>domanda Candice raggiungendoci.
<<Diciamo che è stato un malinteso.>>dico schiarendomi la voce,mentre Dylan si sbatte una mano in faccia scuotendo la testa.
<<Dov'è Aria?>>domando cambiando argomento.
<<Eccola.>>mi indica l'entrata dove scende le scale con Lizzie e sorride raggiante.
E quasi uccido tutti i ragazzi che la guardano.
<<Chi è quella bionda?>>sento questa domanda e come un felino in cerca della sua preda mi giro di scatto.
Noto due ragazzi guardare Aria continuando a fare dei commenti poco casti.
Forse inizio proprio da loro.
Mi avvicino di scatto sembrando un fottuto psicopatico.
<<Ciao.>>mi saluta il ragazzo,che faceva commenti su Aria,guardandomi un po' stranito.
<<Ciao...?>>saluto bloccandomi,mentre lui aggrotta la fronte.
Non sapevo della sua esistenza fino a due minuti fa..come pretendete che sappia il suo nome?!
<<George.>>mi informa.
<<Sei nuovo?>>domando e lui annuisce.
<<Sono qui da poco.>>confessa sorridendomi.
Ecco spiegato tutto.
<<Ti piace quella ragazza?>>chiedo andando subito al sodo e indicando Aria.
<<Beh a chi non piacerebbe?>>ride con il suo amico ed io quasi lo soffoco.
Respira.
<<Potrei darti il suo numero,lo vuoi?>>domando inarcando un sopracciglio.
<<Si cazzo..grazie amico!>>esclama con uno sguardo malizioso.
Sorrido perché non sa che mi sto solo beffando di lui ed infatti aggrotta la fronte.
<<Comunque io sono George Milton,tu?>>domanda porgendomi la mano.
<<Ashton Falker...>>mi presento e con il mento indico la figura di Aria.
<<Il suo ragazzo.>>gli stringo la mano guardandolo in cagnesco.
Il suo viso si acciglia per la mia presa stretta e soprattutto per la mia rivelazione.
Noto le sue smorfie di dolore e lo lascio,mentre lui si allontana intimorito.
<<Io cioè...non lo sapevo..ehm vado.>>dice andandosene a testa bassa insieme al suo amico.
<<Ehi perché quel ragazzo è praticamente scappato con il viso pieno di terrore?>>sento domandare alle mie spalle ed io mi giro.
Guardo il suo viso sereno e così mi rilasso anch'io.
<<Ed io che ne so?>>fingo ingenuamente di non avergli quasi spezzato le ossa della mano e lei posa le mani sui suoi fianchi stretti inarcando un sopracciglio.
<<Non ero nemmeno ad un metro da te,ho sentito e visto tutto.>>dice schioccando il palato fiera.
<<E allora perché me lo hai chiesto?>>chiedo sbuffando e ostentando a fare il finto offeso.
<<Avanti non fare il bambino,volevo che me lo dicessi tu...>>afferma facendo il broncio.
Ma è un attimo e il suo broncio diventa un sorriso furbo,che non porta nulla di buono...
Credetemi.
<<Quindi..sono la tua ragazza!>>esclama allacciando le braccia intorno al mio collo.
Solo al significato della sua frase,mi sento soffocare.
Fino ad ora,non mi ero mai fermato a pensarci.
<<Ashton?>>domanda cercando di riportarmi alla realtà.
Io sono sempre stato un'anima libera.
Niente legami.
Niente relazioni.
Era questo il mio motto.
Le sue mani che scendono dal collo al petto,mi portano a guardarla negli occhi.
<<Diciamo che non mi piace dare un'etichetta a qualunque cosa noi due condividiamo.>>affermo schiarendomi la voce.
Lei aggrotta la fronte facendo un passo indietro,incassando la mia frase come se l'avessi colpita dritto al cuore.
<<Aria,andiamo?È tardi!>>esclama sbracciandosi da lontano Candice,lei mi guarda un'ultima volta e se ne va.

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