•Famiglia•

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Minhee's pov

La mattina seguente mi svegliai intontita, completamente nuda e con i capelli che facevano invidia ad un cespuglio.
Mi stropicciai gli occhi mentre con la mente cercavo di tornare ai ricordi della sera prima, i quali non tardarono ad arrivare e a farmi diventare rossa. Mi toccai le labbra e mi sembrò di sentire ancora quelle di Kookie che premevano sulle mie. Mi presi il viso tra le mani e sospirai: "Il mio Kookie..." sussurrai felice.
Mi girai di lato ma trovai solo lenzuola vuote e candide, non il viso dolce del mio ragazzo. Corrucciai la fronte e cominciai a ragionare su dove potesse essere andato; nel mentre controllai il telefono per vedere che ore fossero.

10:00 in punto...aspetta cosa?!

Appena lessi l'orario mi venne in mente dell'intervista che Kook avrebbe dovuto avere quella mattina. Spalancai gli occhi e saltai giù dal letto, rendendomi conto che ero in ritardo. Probabilmente lui doveva già essere andato via.
Corsi in bagno e mi lavai velocemente, mi misi il tailleur bianco e un po' di mascara. I capelli erano ancora scompigliati ma lasciai stare e corsi in cucina per prendere qualcosa da mangiare al volo.
Senza guardarmi intorno corsi al tostapane e presi due fette che stranamente erano già pronte. Ne addentai una mentre mi dirigevo fuori dalla stanza ma venni bloccata da un colpo di tosse che proveniva dalla parte opposta alla mia. Girai la faccia e vidi Jungkook appoggiato al bancone, in boxer e maglia bianca.
"Buongiorno splendore" disse ridendo.
Spalancai la bocca e per poco il pane che c'era dentro non cascò a terra. Che diavolo ci faceva lì in mutande, sapendo perfettamente che avrebbe avuto l'intervista tra meno di mezz'ora?
"Buongiorno a te" risposi stranita.
Lui fece un mezzo sorriso e incrociò le braccia: "Mi sembri un po' di fretta, devi andare da qualche parte?"
Io alzai un sopracciglio e appoggiai le fette di pane sul bancone. Misi una mano sul fianco e cercai di darmi un tono: "Ti farò una domanda molto semplice: perché non sei dai ragazzi a prepararti per l'intervista?"
Lui alzò le spalle e continuò a sorridere: "Credo che tu abbia impostato la sveglia leggermente prima dell'orario previsto per l'intervista" disse lui trattenendo le risate a fatica.
Storsi la bocca e chiusi le mani a pugno: "Vuoi dirmi che hai cambiato l'orario di proposito e mi hai fatto fare le corse per niente?!"
Era davvero malefico.
Incrociai le braccia e misi il broncio.
Lui si alzò e venne da me prendendomi tra le braccia: "Su su niente broncio amore, era solo uno scherzo. Ti ho fatto svegliare ora perché volevo farti una sorpresa" mi spiegò affettuosamente.
Alzai la testa verso di lui e corrucciai la fronte: "Se mi dai un bacio non sarò più arrabbiata".
Lui si abbassò e mi diede un lungo bacio stringendomi tra le braccia. Quando ci staccammo mi baciò anche il naso.
"Ho notato che ti è piaciuta molto la nostra serata ieri sera. Faremo anche il secondo round, promesso" sussurrò maliziosamente.
"Il secondo rou-" cominciai io, ma poi mi bloccai diventando tutta rossa: "Ah, capito" dissi imbarazzata.
Lui mi abbracciò e mi fece rimettere il pigiama: "L'intervista sarà a mezzogiorno, perciò ora facciamo colazione con calma e poi ci prepariamo, d'accordo?" disse facendomi sedere.
Annuii contenta: "Va bene amore".
Aveva preparato toast con nutella e zucchero a velo. Non credevo che a colazione mangiasse cose del genere, di solito la dieta coreana non prevede questi alimenti.
"Non sapevo ti piacesse la nutella" dissi addentando una fetta stracolma di zucchero a velo.
Kookie alzò le spalle: "Ho cercato su internet, non avevo voglia di cucinare la carne e le verdure".
"Mi pare giusto" dissi sorridendo.
Passammo la mattinata a chiacchierare, poi finito di fare colazione sistemammo tutto e lui mi aiutò a prepararmi per andare al lavoro: "Posso rimettermi il tailleur bianco?" chiesi guardando l'armadio.
Lui fece finta di pensare mettendosi un dito sul mento e poi scosse la testa:
"Per me puoi andare anche così".
"Ma sono in mutande!" esclamai.
"Appunto" rispose sorridendo.
Ressi al suo gioco e feci un sorriso provocatorio: "Bé, direi che si può fare. Nam mi aveva chiesto di mostrargli una cos-"
Gli diedi le spalle e cominciai a correre verso la porta inseguita da Kookie che strillava.
Alla fine riuscì a riprendermi e mi chiuse tra le sue braccia: "Stavo scherzando, non ci pensare neanche!" gridava ridendo.
Appena fui pronta per uscire, lui si rivestì e mi salutò con un bacio per poi correre a cambiarsi nel dormitorio.
Appena sparì sospirai e mi avviai alla Bighit, imboccando il corridoio che portava alla sala dove di solito si trovavano i ragazzi.
Mi misi a revisionare alcuni documenti in attesa del gruppo. Sfogliavo pagine a caso ricontrollando bozzetti e dati. Non mi accorsi di qualcuno che era entrato in sala e rimasi concentrata sui documenti.
Dopo qualche minuto sentii picchiettare sulla spalla e alzai lo sguardo per vedere chi era.
Incrociai lo sguardo con Si-Hyuk e per poco non feci un salto: "Capo! Buongiorno" esclamai leggermente sorpresa.
Lui sorrise e si sedette di fianco a me: "Buongiorno Minhee, come procede il lavoro?" chiese osservando i documenti.
Io glieli mostrai timidamente: "Va tutto bene, oggi avranno l'intervista per parlare dell'album e le stiliste hanno detto che per il comeback i vestiti saranno perfetti".
Lui annuì e batté piano una mano sul tavolo: "Molto bene, sono felice che tu sia diventata capo reparto, avevo bisogno di una come te nella squadra".
Per poco non arrossii: "G-Grazie Si-Hyu.. Volevo dire Capo".
Lui rise e si alzò: "Vado a controllare i ragazzi, prima di partire verranno a salutarti".
"D'accordo".
"Buon lavoro Minhee, continua così".
Uscì dalla sala e io tornai sola, in compagnia solo dei documenti.

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Minhee's pov

I ragazzi arrivarono mezz'ora dopo, vestiti eleganti e con i capelli perfettamente ordinati e rispettivamente in ordine con i colori dell'arcobaleno.
"Buongiorno capo design" scherzò Tae.
Gli tirai un pugnetto sul braccio e li abbracciai uno per uno: "Buona fortuna per l'intervista" dissi con un sorriso.
Jungkook mi diede un bacio: "Grazie amore".
Divenni rossa e tutti si misero a ridere, io misi il broncio per la vergogna ma mi strinsero in un grande abbraccio e io tornai con il sorriso.
"Grazie ragazzi, sono felice di avervi conosciuto" dissi appena mi lasciarono andare.
"E noi siamo felici di averti qui con noi, come nostra amica, e come parte della nostra famiglia" disse Nam abbracciandomi.
Per poco non mi venne da piangere ma ricambiai l'abbraccio e nel mentre feci un respiro profondo per trattenere le lacrime.
"Ci vediamo alla fine dell'intervista, così ceniamo insieme" propose Hobi facendomi l'occhiolino.
Io annuii felice e mostrai loro i bozzetti finiti: "Li indosserete al comeback, vi piacciono?" chiesi timidamente.
Loro annuirono sorridendo e io tutta allegra cominciai a saltellare da un piede all'altro: "Sono così felice! Non potete immaginare quanto!" esclamai ridendo.
Chiacchierammo ancora un po' fino a quando una dei bodyguard non venne a recuperarli, così lì salutai e lì lasciai andare via. Appena vidi il furgoncino svoltare la curva che li avrebbe portati sulla strada principale sospirai felice e mi diressi verso l'ufficio design per controllare come stava andando la creazione degli abiti.

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-2 chapters are missing at the end❤️

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