capitolo sedici✅

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HERMIONE

La mattina dopo eravamo nel giardino della piccola casetta.
La neve bianca e candida ricopriva tutto ciò che la circondava.

Guardai Malfoy che fissava un piccolo gazebo. Entrai dentro di esso e rimasi completamente meravigliata.

Era decorato da rose rosse, come nella stanza delle necessità, io amo le rose.

C'era un tavolo e due panche, una davanti ad esso ed una dietro, tutto fatto di legno. Dei quadri abbellivano quel posto incantato. Per me le cose più semplici sono le più belle.

Uscimmo da là dentro e ci recammo verso l'entrata della piccola casetta.

C'era una cucina con un tavolo, due sedie, un piccolo forno, il lavandino e degli scaffali.

Passai al salotto mentre Malfly osservava ancora la cucina. Nel salotto c'era un divanetto,una televisore e un tavolino molto basso.

Le pitture erano totalmente bianche,in tutte le stanze. Poi c'era un piccolo bagno e una stanza da letto.

Nella stanza c'era un armadio ,due comodini, due menzole e un letto matrimoniale, tutto nello stile moderno.

Un letto matrimoniale?
"Malfoy vieni qui!" Lo chiamai urlando.
"Che c'è?" Domandò entrando nella stanza.
Indicai il letto. Lui non disse nulla, non lasciò trasparire nessuna emozione, niente di niente.

"Insomma? Non dici nulla?" Si avvicinò a me. "Non ho nulla da dire" Posò le mani sui miei fianchi.

"Io dormo a destra e tu a sinistra" Continuò posandomi sulla sinistra del letto per poi uscire dalla stanza.

Io in tutto ciò ero paralizzata: le sue mani sul mio corpo, la sua voce così sensuale. Cavolo se ero innamorata. Io non dovevo assolutamente amarlo. Dopo avermi illusa non dovevo assolutamente sperare in una nostra relazione futura.

Scesi le scale per mangiare qualcosa dato che era dalla sera prima che non mangiavo. Aprì gli sportelli ma non c'era niente all'interno. Decisi di andare a fare la spesa e lasciai un post it sul tavolo in cui c'era scritto che sarei tornata dopo un'ora e mezza.

DRACO

Lessi il bigliettino che Herm-La Granger mi aveva lasciato ed ero un po' sollevato. Mi stesi sul divano e pensai.

flashback
Dovevo andare a Malfoy Manor,era arrivato il momento, purtroppo.
Quando varcai il cancello d'entrata, per la prima volta in tutta la mia vita ho avuto paura: paura di restare solo, escluso, di essere diverso...

Avevo paura di perdere la mia famiglia, forse solo mia madre. Se io non avessi rispettato il signore oscuro, lui mi avrebbe ricattato e avrebbe ucciso i miei genitori.

Poi ero innamorato di lei, Hermione, ma non lo riuscivo ad ammettere neanche a me stesso.
"Draco entra"la voce di mio padre era gelida e metteva ancora più ansia.

"Ciao Draco, il signore oscuro ti sta aspettando"disse mia madre con un tono dispiaciuto.
Camminai fino alla grande sala dove si trovava Voldemort.

"Bene Draco, sei venuto, pensavo che avresti fatto il codardo come tuo padre" ghignò. Partiamo molto bene, eh?
"Vieni qui non sentirai nulla"
fine flashback.

HERMIONE

"Sono tornata!"Esclamai ad alta voce per farmi sentire. Nessuna risposta.
Sentivo dei singhiozzi provenire dalla stanza da letto. Entrai e vidi Malfoy che piangeva, per la prima volta, wow.
Se Malfoy piange la situazione è grave.

Alzò lo sguardo e incontrò il mio. "Vai via!"era decisamente arrabbiato e triste.

"Che succede?"domandai facendo finta di non aver ascoltato ciò che aveva detto prima.
"Non ti importa"
"Si invece perché te lo sto chiedendo"
"Davvero ti importa di me?" Chiese lui alzandosi dal letto.

Annuì e un piccolo sorriso comparve sul suo volto.
"A nessuno importa di me ma a te sì!" Girava per la stanza. "Sì" mi piaceva il fatto che era felice a causa mia. "Ehm p-però cioè ora tu nel senso,tu cioè..."
Non ho capito niente.

"Vattene ora!" Pensavo che fosse felice.
Uffa, uffa.
Quanto é bipolare!

Non lasciarmi || Dramione Where stories live. Discover now