Capitolo 34

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Capitolo 34

Pov's Ashton

La vidi andarsene con le lacrime agli occhi. Mi spezza il cuore vederla piangere, vederla soffrire e il peggio che è per causa mia.

"Sono un'idiota" pensai colpendo fortemente il muro.

L'avevo persa per una cazzata e questo mi lacera dentro.

Ho perso tutte le mie possibilità, adesso mi odia. Ma non capisco perché dirmi tutte quelle cose? Forse gli era successo qualcosa in passato? o qualcuno gli aveva provocato dolore?

"sesso...solo del fottuto sesso per poi inventarsi delle patetiche scuse per lasciarmi"

Quelle parole mi rimbombano nella mente e al solo pensare che qualcuno l'abbia fatta soffrire mi fa ribollire il sangue. Non voglio che lei pensi che sia solo sesso per me, perché non è così, non ho bisogno di portarmela a letto per amarla perché mi basta solo un suo bacio e il suo sorriso.

I miei pensieri furono interrotti da una delicata mano che si appoggio sulla mia spalla e mi girai di colpo trovandomi il viso di Jennifer guardarmi ancora stranita.

-è successo qualcosa?- mi chiese comprensiva

-no... niente- mentì. - senti... voglio che ti dimentichi del b...-

non mi fece finire la frase

-non preoccuparti è stata colpa mia- si giustificò leggermente imbarazzata

-si ma io dovevo fermarmi ma non lo fatto...- dissi girando lo sguardo verso la parte dove poco fa' la mia principessa se ne era andata.

-la ami, non è così?- mi domandò con un sorriso

-non sai quanto- gli risposi, mi ero sbagliato, pensavo che la ragazza davanti a me fosse una di quelle oche che erano buone a fare solo una cosa e voi sapete che non è essere comprensivi. - ma lei no- continuai arreso all'idea.

-se non ti amasse non si sarebbe mai arrabbiata così, non credi?- disse. A quelle parole sentì il mio cuore alleviarsi. Forse aveva ragione. Forse mi ama. E questo mi creò un grande sorriso abbastanza quanto la speranza. - perciò adesso vai da lei a fagli passare quella brutta gelosia- disse ridendo mentre con una mano mi spingeva a camminare

-grazie- gli dissi prima di seguire quei boccoli castani.

____________

Si era seduta i una di quelle panchine di legno e anche se continuava a piangere la moltitudine di gente che passava neanche la notava.

Aveva i ginocchi piegati al petto e la testa intrufolata tra di essi nascosta per bene dai suoi lunghi capelli cercando di nascondere il suo pianto senza riuscirci. Mi sedetti accanto a lei massaggiandole la schiena in modo da attirare la sue attenzione, alzò sorpresa il capo verso di me. Aveva gli occhi gonfi e rossi a causa del repentino pianto prima di ritornare alla sua situazione precedente.

-basta piangere- gli sussurrai supplichevole all'orecchio mentre il mio dito giocava con i suoi ricci

-se non avresti fatto quella cazzata non starei qui piangendo- disse scontrosa riguardandomi negli occhi

-se non mi amassi non staresti così male- gli dissi asciugandogli una lacrima che era finita sulle sue labbra. La vidi paralizzarsi un momento prima di nascondere di nuova il suo volto.

-vattene- disse tirando su con il naso

-tanto lo sai che non lo farò- gli dissi per poi appoggiargli un braccio intorno a la spalla e abbracciarla. Il suo corpo si tese prima di parlare.

-ti diverti a farmi soffrire?- mi chiese alzando lo sguardo incontrando il mio ad un centimetro dal suo. Era così vicina che riuscì a resistere e la baciai. Non mi importavano gli sguardi altrui e quello che diceva la gente, volevo solo le sue labbra.

Mi sorpresi a vedere che accettava il mio bacio e che ne aveva bisogno quanto io. Accarezzò i miei capelli spingendomi ancora di più verso di lei. Le nostre labbra si accarezzavano tra di loro alternando i piccoli morsi che sparirono quando feci entrare la mia lingua nella sua bocca che fu accettata non molto piacere. Risentì quella sensazione strana nel mio stomaco che oramai si presentava molto spesso ma solo adesso mi rendo con che erano le farfalle che sembrava più un milioni di elefanti.Amore.

-dimmi che lo hai sentito anche tu- chiesi supplichevole tra le sue labbra.

-Ash... Non posso- disse staccandosi completamente da me

-p-perché?-

-Niall...- disse tristemente. Io lo spacco in due quel marmocchio

Trouble || Ashton IrwinWhere stories live. Discover now