Capitolo 75

4.7K 205 7
                                    

Capitolo 75

(Suggerimento Musica: Bring Me To Life by Evanescence)

-Sara, dimmi che con "rissa" stai parlando di quella lite tra me e Madison-

Mi strinse le mani tra le sue.

-No-sussurrò -c'è n'è stata un'altra quando hai perso i sensi-

Merda.

Flashback:
Pov's Ashton

Raccolsi il ciondolo da terra, che per fortuna non era caduto in piscina.

Camminai verso di lei.

-Perdonami- la mia voce uscì spezzata, era il minimo che potevo dire, non avevo scuse.

Cercavo di trattenere le lacrime, ma era terribile, ti brucia la gola e respiri male.

Ho pianto poche volte nella mia vita, ma mai per una ragazza, il problema è che lei non era solo una ragazza.

Era lì, in piedi, come se avesse i piedi incollati al terreno, sentendo i miei singhiozzi e le miei suppliche imperdonabili.

Fino a quando vidi come le sue gambe si piegarono.

Nash la prese in tempo ed io corsi verso di lui quando vidi il suo piccolo corpo privo di sensi.

Il respiro mi s'intrappolò in gola nel vederla così, per causa mia. È tutta colpa mia, il dolore, le lacrime, la lite...è sempre colpa mia.

Sfregai i miei occhi, che si erano riempiti di lacrime, impedendomi la sua fragile visuale.

Cercai di avvicinarmi, ma Sara mi si mise davanti impedendomi, di nuovo, di prenderla.

-H-ho bisogno della macchina Ashton- il viso pallido e preoccupato balbettò indicando con lo sguardo Nash, che la teneva ancora stretta tra le sue braccia, e mentirei se dicessi che questo non mi da fastidio.

Vedevo gli occhi azzurri del ragazzo, sembravano così innocenti, ma c'era qualcosa dentro di me che non mi permetteva di fidarmi di lui.

-Si, andiamo- presi le chiavi nella tasca posteriore dei miei Jeans sorpassando Sara, in modo d'avvicinarmi ad Allison, volevo tenerla io tra le mie braccia, cercando di pensare che nessuno l'avrebbe tenuta più al sicuro che io.

Qualcuno mi prese il braccio.

-Ho bisogno della macchina, non di te- quasi ringhiò amaramente mentre cercò di prendere le chiavi.

-Vengo anch'io-affermai stringendo le chiavi della macchina più strette.

-Se si sveglia, ti pentirai di esser venuto- mi avvisò.

Girai lo sguardo verso di lei. Gli occhi gonfi erano ancora evidenti e sapevo che anche se stava male non avrebbe dimenticato quello che gli ho fatto. Ma non mi importava quale sarebbe stata la sua reazione, volevo solo sapere che stava bene, e adesso non lo era affatto.

-Non mi importa- liberai il mio braccio dalla sua stretta girandomi verso Nash. Non potevo sopportare che la toccasse.

-la porto io-cercai di dire con voce calma, anche se stavo lottando per non urlargli in faccia.

Era più piccolo di me, ma avevamo la stessa altezza.

Guardò alle mie spalle per poi negare con con la testa mentre la strinse più a se.

No, questo non doveva farlo.

Feci dei minacciosi passi in avanti, cercando di incutergli paura, sapendo che se avrei fatto del male a lui, inevitabilmente, avrei fatto del male anche ad Allison.

Trouble || Ashton IrwinWhere stories live. Discover now