Bruna Lucci, una ventunenne dal carattere apparentemente forte assiste all'omicidio di una ragazza. Non sa però che dietro quell'atto truce e violento c'è ben altro. Ha le ore contate, ma qualcuno l'aiuta a fuggire e si prende cura di lei. Quello st...
Ieri ho pubblicato un altro capitolo per chi lo avesse perso ❤ Nel prossimo leggerete la canzone di Vasco Rossi, per chi avesse letto l'anticipazione sulla pagina Instagram 😚😚
CAPITOLO 45
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BRUNA
Questa notte non ho chiuso occhio, ma mi è servita per fare il punto della situazione e per capire che non devo sentirmi in colpa per ciò che è accaduto. Dovevo lanciargli il sandalo in faccia e non colpire quel povero orologio. La persona che glielo ha regalato deve avere davvero buon gusto.
Anche il dolore serve nella vita ed io ieri sera ho avuto prova di chi sia davvero Stuart. Lui non è l'uomo che mi ha salvata, lui è l'uomo che mi ha distrutta, giocando sul fatto che stavo perdendo la testa per lui perché sono una stupida che ha visto del buono nella sua persona, una cretina che sperava di poter far perdere la testa ad uno come Stuart lo stronzo. Oppure, considerandomi sempre una prostituta, pensava che alla fine sarebbe riuscito a portarmi a letto e c'è riuscito, non solo a fare quello ma anche a farmi innamorare.
Il giorno in cui l'ho incontrato mi trovavo nel posto sbagliato al momento sbagliato e se all'inizio pensavo che mi sarei potuta fidare di lui, ora so che non gli affiderei neanche un mio capello perché sarebbe capace di torcere e rovinare anche quello. Mi sono lasciata ingannare dai pochi momenti di dolcezza e per me che non ne ho mai vissuti sono stati preziosi ma nello stesso tempo logoranti perché è per colpa di quel poco che ho visto che io sono arrivata al punto di non poter fare a meno di lui.
Per fortuna, per ogni dipendenza c'è una cura e la mia sono sicura che sarà un bel bambino, per questo non ho paura di affrontare il futuro, perché non sarò mai più sola.
Questo è il motivo per cui questa mattina mi sono alzata dal letto sorridendo e non piangendo, perché di lacrime in tutta la mia vita ne ho già versate abbastanza, per mamma, per quella bestia di papà, per la mia verginità regalata ad uno per cui io sono stata solamente una delle tante ragazze che si era scopato...per Stuart.
Ma oggi non voglio versarne più e se il test sarà positivo, prometterò a me stessa di non piangere più per chi non merita le mie lacrime, piangerò sì, ma di gioia pura.
Quando rivedrò Marta e lei mi abbraccerà perché so che lo farà.
Quando chiederò perdono ad Ivan, anche se dovessi farlo dietro un muro perché già so che non dovrò avvicinarmi a lui.
Quando abbraccerò mio nipote e scoprirò se sarà un maschietto oppure una femminuccia.
E' finita Bruna...la tua prigionia finisce adesso.
Se avessero voluto uccidermi lo avrebbero già fatto.
Sono una donna libera ma non voglio condannare me stessa se ho amato. Lo so che in amore molte volte le cose sono complicate, per chi non vuole mostrare se stesso ma mostra solo la sua maschera.
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Io ho mostrato chi sono davvero e spero di aver fatto ricredere tutti coloro i quali hanno sempre pensato di me che ero una puttana e basta, una succhiacazzi che godeva nel fare del male a chi aveva accanto.
Ho fatto del male e non ho giustificazioni, ho fatto del male e ne pagherò le conseguenze.
Perché Marta deve sapere che Bruna ci proverà fino alla fine, che starà lontana da Ivan, che lei è una persona nuova. Deve sapere che lei è diversa e che non commetterà più gli stessi errori, che finalmente ha tirato fuori la vera se.Ora sua sorella è una donna che ha capito tanto. Bruna è buona, gentile, amorevole ed avrà anche mille difetti ma ha lasciato andare via il marcio.Quello non fa più parte di lei. Il cattivo è andato via.
Hoportato con me la borsa Gucci color porpora e tutti i regali di Stuart, anche l'anello. Per fortuna non ho buttato le confezioni così darò indietro anche quelle e tutto il resto. Con la parte restante dei soldi comperò il biglietto che di sicuro costerà molto dato che mi serve oggi stesso per domani. Se partirà un treno stasera allora partirò in giornata, in caso contrario aspetterò ma Stuart dovrà starmi lontano altrimenti andrò io in un'altra camera.
Non voglio né vederlo né sentirlo poiché sarei solo più vulnerabile. Lui mi fa quest'effetto, cado sempre nella sua rete, mi faccio impietosire dai suoi occhi e dal suo sguardo sincero quando vi leggo le scuse.
''Però ad un certo punto devi smetterla di chiedere scusa, devi agire in maniera corretta ed evitare di fare del male agli altri. Lui me ne ha fatto troppo ed io non posso perdonarlo, non dopo che mi ha augurato di morire, di finire dentro un fosso. Non glielo perdonerò mai''
Riposerò solo quando sarai morta. Ha detto.
''Ma stai tranquillo Stuart perché riposerai anche adesso dato che non mi vedrai più''
Per un fottuto orologio, un oggetto che può essere benissimo riparato. E' quello che ho intenzione di fare, di fare il giro di tutte le gioiellerie fino a quando non ne trovo una che faccia ritornare l'orologio come prima. Ma questa volta starò attenta, nonostante la voglia che ho di sbatterglielo in faccia mi conterrò.
''C'è scritto qualcosa dietro che ancora non ho letto ed il fatto che vi sia un'incisione dietro vuol dire che per lui quell'oggetto ha un valore affettivo che è così importante da augurare la morte a chi involontariamente lo ha rotto. O semplicemente sono io che per lui valgo poco e niente, zero''
Il valore affettivo dell'orologio non giustifica le parole che mi ha rivolto, assolutamente. La violenza verbale non è meno grave di quella fisica e lui a parole è sempre stato tagliente. Sa dove colpire, dove e come fare male.
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Non sono pratica della zona ma ricordo perfettamente la strada che ho fatto in moto con Stuart per questo, anche se lontano, raggiungo il centro a piedi. Quel giorno stavamo andando al luna Park ed io mi sono goduta il vento in faccia e i nostri corpi che aderivano alla perfezione. Le mie mani hanno fatto un bel giro sui suoi addominali e quello stronzetto rideva ed io lo vedevo dallo specchietto.
Quel giorno siamo stati bene, quanti baci, quante carezze, la prima volta che passeggiavamo tra la gente mano nella mano, una delle poche volte in cui ha parlato tanto con me e in cui non sono mancate le sue scenate di gelosia ossessiva.
''E quasi quasi mi piaceva, avere un fidanzato geloso, non in maniera ossessiva come lui sia chiaro, che aveva paura di perdermi, che aveva il terrore che qualcuno mi portasse via da lui. Ma Stuart era solo geloso che qualcun'altra mi scopasse, pensava che mi sarei lasciata toccare da un altro''