25. "Let me shine"

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Lilith's pov

Il giorno del party è arrivato ed io sono abbastanza nervosa. Ho il vestito, ho organizzato tutto, ma mi sento tremendamente insicura in questo momento e parlare con Lilian non mi è d'aiuto.

"Sei sicura che tutto sia perfetto?" mi domanda per l'ennesima volta.

"Credo di sì"

"Non ho bisogno che tu lo creda. È sì o no?"

"Sì, Dio mio, sei pesante e troppo perfezionista"

"Devi rispettare il tuo ruolo, cioé essere me. Che vestito hai preso? Chi si sta occupando della festa mentre tu ti stai preparando? Non devi lasciare i preparativi neanche per un minuto incustoditi. Chi ti accompagnerà? Che tristezza andarci da soli" dice attraverso la webcam, ecco perché é facile farle il dito medio. Entro dentro la cabina armadio e prendo il vestito scelto, mostrandoglielo, sperando le piaccia, così almeno non avrà da ridire.

Rimane in silenzio, guardando il vestito, per poi sospirare e portarsi il pollice e l'indice sul ponte del naso.

"Una sola domanda: mi spieghi perché il vestito é grigio e non bianco come avevo scelto io?"

Alzo le spalle indifferente, perché tanto io lo metterò lo stesso e non é qui per strapparmelo.

"Il dress code dice maschi completamenti vestiti di nero, mentre le ragazze di bianco. Essendo io l'organizzatrice del party, ho pensato di essere diversa e di prendere la via di mezzo, il grigio" vedo che ci pensa su, annuendo alla fine.

"Giusto, ragionamento niente male. Brava, stai cominciando a capire. Spiccherò in mezzo agli altri e mi guarderanno" mormora con gli occhi che s'illuminano all'immagine nella sua testa.

"In realtà, sarò io a spiccare, al massimo" mi siedo davanti allo specchio che ho nella stanza, prendendo dal mobiletto tutti i trucchi che mi servono. Comincio a prendere la base e a passarla per tutto il viso.

"Ma sono io Lilian Russell, quindi ricorderanno il mio nome e siamo uguali, quindi é come se ci fossi io" risponde, sventolando la mano come se non volesse dare importanza alle mie parole. "Chi ti accompagnerà?"

Sospiro, decidendo di dirle tutto. Al massimo, mi sentirò solo una ramanzina, niente di più.

"All'inizio doveva essere Luke, per via di un favore, alla fine lui va con Dawn ed io con Ashton Irwin" la sua espressione diventa seria, guardandomi fissa negli occhi.

"Attenta a lui, Lilith. È un calcolatore bastardo e lo dico io che ho avuto a che fare con lui. È il peggiore che possa esserci"

"Se ci hai avuto a che fare, vuol dire che sei anche tu una calcolatrice bastarda" la rimprovero, guadagnandomi un suo sbuffo.

"Lo so, ne sono consapevole, grazie. Non voglio dire che non siamo molto simili, solo che un conto é se ci sono io lì, un altro é se ci sei tu e non voglio che ti spinga a fare cose che non dovresti. Sa come manipolare le persone e può sembrare strano, ma potrebbe anche essere il primo ad accorgersi del nostro scambio" non dice nient'altro, mettendomi addosso, però, un senso di inquietudine che ho provato poche volte in vita mia.

Dovrò stare molto attenta stasera.

"Chi c'é a tenere d'occhio i preparativi per la festa?" chiede e solo ora mi rendo conto che mi sta facendo tutte le domande di prima, solo una alla volta.

"Alexina, Lola e Zoey. Erano già pronte ed ho chiesto loro di tenere d'occhio tutto mentre io sono qui a prepararmi" mormoro, finendo finalmente di truccarmi, mentre mia sorella approva il trucco. Ho fatto qualcosa di molto semplice, niente di particolarmente eccessivo, non mi piace il trucco pesante.

Wrong twin || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora