Capitolo 41

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Ho già inghiottito più di 1/4 della bottiglia e sento l'alcol bruciare la gola e la bocca dello stomaco.

Ignoro completamente il fatto che è da stamattina che non mangio nulla e questo vuol dire che l'alcol potrà fare il triplo del suo effetto.

Sento già la testa girare.

Chiudo gli occhi e provo a concentrarmi su qualsiasi cosa che non sia Stefano, ma non ci riesco.

Il mio stordimento non fa che appesantire il dolore nel mio petto.

Per un attimo mi torna in mente il momento in cui stando in quella discoteca abbiamo cantato assieme... io lo guardavo sorridere ed era uno spettacolo.

《..Per sempre... per l'eternità.》 In quel momento lui sembrava crederci cosí tanto... scoppio a piangere,in silenzio,  senza potermi contenere.

Io che sono sempre voluto essere come dice la mia frase "l'eroe di me stesso" ora sono a pezzi.

Come superman senza superpoteri.

Riafferro la bottiglia e continuo a ripetermi di essere un coglione anche solo per starmi ubriacando per amore.

Io che non piú di due o tre anni fa, prima di conoscere gli altri mates neanche credevo esistesse davvero.

I mates... forse non tutto fa così schifo... ho ancora l'amicizia insostituibile di Sal e Giuse.

Mi asciugo le lacrime e respiro forte.

Loro non mi lasceranno e come io sono stato la forza di Giuse durante le notti buie di malattia e l'ombra di Sal ogni volta che è servito proteggerlo, ora loro ci saranno per me.

Giuse me l'ha anche detto... ma cazzo... niente ha lo stesso sapore senza Stefano, tutto sembra più spento.

Una nausea atroce mi fa buttare in avanti a cavalcioni.

Il mio stomaco si sta ribellando.

In un ultimo attimo di lucidità guardo la bottiglia e mi accorgo di averne bevuta più di 3/4.

Senza aver mangiato niente è già tanto che io non stia ancora sboccando.

Tento di alzarmi in piedi e ci riesco per miracolo dondolando avanti e indietro.

La testa gira fortissimo.

Alcune lacrime ancora sfuggono dai miei occhi.

Esco dalla camera con due passi messi in fila per miracolo, ma appena fuori inciampo in uno scatolone lasciato in mezzo al corridoio e cado malamente tirandomi dietro altri scatoloni impilati lì vicino.

《Cazzo...》sussurro stordito con il mio stomaco che sta tentando di espellere tutto quello che ho appena ingerito.

Contemporaneamente Salvatore e Ste escono dalle loro camere e parlando all'unisono: 《Che diamine è sto casino?》.

Entrambi si bloccano di botto sulle rispettive porte.

Non riesco a vedere il volto di Stefano, ma vedo Sal con un espressione molto preoccupata in viso.

《Sascha sei ubriaco?》mi chiede retoricamente... si vede benissimo che lo sono.

《Ma che cazzo fai Sascha?》sbraita Stefano avvicinandosi.

Mi gira troppo la testa per riuscire anche solo a pensare qualcosa di intelligente da dire quindi l'unica cosa che mi viene in mente è 《Mi dispiace Stefano》.

《Che hai intenzione di fare Stefano?》gli chiede Sal indicandomi.

《Prenderlo a sberle finchè non sbocca l'anima》risponde, non saprei giudicare se con tono scherzoso o seriamente.

Qualunque fosse stato il suo tono sento di nuovo le lacrime bagnarmi il viso.

《Fallo se ti fa sentire meglio》gli dico biascicando.

Stefano borbotta qualcosa e volta per un attimo lo sguardo, mi sembra quasi che i suoi occhi si fossero per un attimo inumiditi.

Chi lo capisce è bravo...

《Tu hai decisamente bevuto troppo Sascha...》scuote la testa Sal paziente.

Poi mi tira su di peso dando un occhiataccia a Stefano che sembrava non volesse avvicinarmisi più.

Mi porta in bagno e mi fa sciacquare la faccia, ma inutile dire che nel giro di pochi secondi sono con le braccia ai lati del water a far "contento" Stefano vomitando l'anima.

Sono uno stupido.

Sal mi è restato accanto confortandomi come avevo immaginato, Stefano invece non si è fatto più vivo.

Giuro a me stesso di farmi forza dopo questa notte e andare avanti senza Stefano se è questo che lui davvero vuole...


~Kaminari

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