Chapter 9: If I Ever See You Again, My Love

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Capitolo 9: Se mai ti vedrò di nuovo, amore mio

Avrebbe visto di nuovo Louis e il loro cucciolo prima che lui o lei nascesse. Quella era una promessa.

Quando Harry aprì gli occhi quella fredda mattina, aveva una sensazione di bruciore alla coscia e non c'era Louis al suo fianco. Fissò il soffitto, poi si guardò intorno e non riconobbe la stanza. Noah dormiva ancora accanto a lui e il suo braccio era bendato perché si era preso un colpo per salvarlo quando gli avevano sparato alla gamba. Provò ad alzare la testa per guardarla, ma non avrebbe dovuto poiché la sua gamba era appoggiata a un paio di cuscini. Era bendata come il braccio di Noah.

"Sei sveglio", una voce femminile, un omega, lo tirò fuori dai suoi pensieri. Pensieri di Louis e del loro bambino, pensieri di dove potessero essere e di cosa Louis stesse facendo.

"Dove sono?", chiese Harry. "Chi sei tu?".

"Vi ho trovati giù al fiume, tu eri svenuto e il tuo amico riusciva a stento a portarti. Non potevo lasciarvi morire, quindi vi ho portati qui, ho pulito le vostre ferite e vi ho lasciato riposare", spiegò la giovane ragazza. "Il mio nome è Jane".

"Grazie, Jane". Harry le fece un sorriso di gratitudine. "Noah sta bene?".

"Sì, è svenuto quando vi ho trovati, ma sta bene. Qual è il tuo nome?", chiese lei, avvicinandosi a loro e Harry riuscì a vedere che non aveva un marchio.

"Harry", rispose, poco prima di iniziare a tossire per un prurito alla gola. "Potrei ... potrei avere dell'acqua, per favore?".

"Ovviamente", disse lei, andando via subito e tornando con un bicchiere di acqua.

Aiutò Harry a mettersi seduto, facendolo sussultare e gemere mentre si sedeva. Bevve finché il bicchiere fu vuoto, facendogli capire quanto fosse assetato. Ci fu un momento di silenzio dove la donna lo fissò, ma il suo amico che si risvegliava interruppe il silenzio.

"Dove sono?", chiese Noah, provando a sedersi appena vide Harry e la sconosciuta.

"Il mio nome è Jane e vi ho trovati sul fiume. Come ti senti?", chiese lei.

"R – ricordo adesso", sospirò Noah, abbassando lo sguardo sul suo braccio e gemendo per il dolore quando provò a muoverlo. "Il braccio mi fa male".

"E' normale, ci vorrà un po' di tempo per guarire", Jane disse loro.

"Grazie per averci aiutati", Harry la ringraziò, facendole un piccolo sorriso, non notando il modo in cui le sue guance si ombrarono di rosso.

"Non avrei potuto lasciarvi lì", gli sorrise lei. "Vi porterò la colazione". Se ne andò, lasciando Harry e Noah da soli che provavano a ignorare il dolore al braccio e alla gamba.

"Grazie per non avermi lasciato indietro. Mi dispiace che tu sia stato ferito". Harry fissò Noah, vedendo che lui già lo stava osservando.

"Non ti avrei mai lasciato lì, H. Avevo la possibilità di aiutarti e l'ho fatto". Noah scosse le spalle, interrompendo Harry quando fece per parlare. "Siamo vivi e quando staremo meglio, cercheremo gli altri".

"Spero che Louis ed Elliot stiano bene, anche gli altri". Harry fissò di nuovo il soffitto.

"Hanno l'un l'altro, Elliot e Louis non sono soli". Noah afferrò la mano di Harry con il braccio sano, stringendola quando Jane tornò con un vassoio pieno di cibo.

"Se avete bisogno di aiuto, basta che mi chiamate. Sarò in cucina", disse lei.

Quando restarono soli, mangiarono in silenzio, scoprendo di essere molto affamati. Erano felici di avere dei soldi con sé, perché ne avrebbero avuto bisogno per raggiungere Bradford e per ringraziare Jane che li aveva salvati.

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⏰ Last updated: Sep 03, 2018 ⏰

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When The Wolves Come Out - Larry Stylinson (Italian Translation)Where stories live. Discover now