Chapter XX

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Althea POV

Quando si dice che le notizie volano come il vento, nessuno ci crede. È solo un modo di dire. Ma qui, in questo mondo, a differenza di quello degli umani, è diverso. Molto diverso. Una notizia di solito passa di persona in persona, cambia, muta, arricchendosi di dettagli fino a che non risulta più riconoscibile, più vera.
Nel mondo di Khal, invece, le notizie restano intatte, veritiere; passate da soldato a soldato come se si trattasse di un gioiello prezioso del quale ci si deve prendere cura.
Tempo mezz'ora e tutti coloro in possesso di un alto grado nel castello dell'Aria sapevano dell'incidente dei leoni. Althea era corsa fuori, assieme al suo compagno, dopo aver lasciato i figli con una donna fidata e si era precipitata con gli altri al villaggio dei leoni. Qui, tutto sembrava una corsa continua: gente che correva per riempire la zona di piante, fiori di ogni genere,come se da questo dipendesse la loro vita. Dentro le mura, dottori ed infermieri che passano con svariati tipi di medicine impossibili da riconoscere.

Fei precedendo gli altri, corse verso Ren, che stava accanto alla sua compagna la quale stava inginocchiata a terra, tremante.
Althea non riusciva a capire, e con lei nemmeno Khal.

-"cosa è successo?" - ruggí il suo compagno, in preda ad una preoccupazione mal celata.
Un dottore si avvicinò affannosamente per dare spiegazioni.
-"si tratta  della ragazza in fin di vita Alpha. "
-"chi è?"
-"è una Sitith signore"
-"cosa? Siete sicuri?" - chiese sorpresa e spaventata Fei.
-"si, la Kamul l'ha riconosciuta dai simboli sulla schiena"
-"si manifestano solo nel buio più totale?" - chiese Khal.
-"si, Alpha. Ma la ragazza è in condizioni gravi"
-"va salvata. La sua vita è la nostra priorità assoluta."
-"ci stiamo provando. Stiamo circondando la zona di più elementi naturali possibili per ricreare un habitat più simile a quello in cui vivevano i suoi antenati. Abbiamo riempito la stanza di vetri provenienti dalla terra del Fuoco per isolare il calore esterno e la luce di modo che possa riprendersi al buio, visto che si tratta di una creatura notturna, e questo pare farla stare meglio. Ma per qualche strano motivo il suo sangue non coagula come dovrebbe"

Mentre i dottori continuavano a parlare con Khal, Althea si avvicinò a Zaya. Sembrava un'altra persona.
La donna forte che si era trovata davanti sino a quel giorno sembrava sfuggita da qualche parte, nascosta dietro quegli occhi spalancati dalle iridi affilate. Era sotto shock, puro terrore sul suo viso.  Ren era accanto a lei che provava a parlarle, a scuoterla da quello stato; non stava ottenendo grandi risultati. Corse al suo fianco.
-"Ren, cosa le è successo?"
-"non lo so. Ha riconosciuto la razza della ragazza e da allora è in questo stato catatonico."
Le spostava dolcemente i capelli, senza però riuscire a nascondere i tremori della sua mano. Zaya non sembrava nemmeno rendersi conto di dove si trovasse, o che il compagno la stesse aiutando. Era una statua.
-" aiutami a portarla dentro "- decise Althea-"Fei, aiutaci"
-"eccomi"
Assieme, riuscirono a trascinarla di peso in una stanza isolata ed a metterla su un lettino. Il tempo di sedersi, che si rinchiuse di nuovo in sé stessa tremando visibilmente.
-"non sembra ferita" - la osservò rapida Fei.
-'no, credo sia un danno emotivo. Fei, chiama il tuo Grifone. Devi volare al castello, veloce. Prendi Gyal e portala qui; di sicuro lei saprà cosa fare. Ti do massimo mezz' ora"
-"ci metterò massimo 15 minuti"
Fei uscì di corsa dalla stanza.

Althea continuò ad osservare la ragazza. Qualcosa non andava. Quale shock poteva ridurla in quello stato?
-"cosa ha detto prima di bloccarsi a questa maniera?"
Ma Ren non le rispose. Fissava la compagna stupito, muovendosi continuamente senza sapere come comportarsi. Per il compagno doveva essere snervante.
-"Ren" - lo richiamò di nuovo Althea.
Parve riprendersi, scosso.
-"nulla. Ha solo detto: è una Sitith. E poi ha cominciato a tremare, e si è... Spenta. Non.. Non so come, perché."
-"ok"
Qualcosa era successo a Zaya , ne era sicura. Qualcosa collegato alla ragazza. Che si conoscessero da dentro la barriera?
-"le due ragazze si conoscono? Ha detto qualcosa al riguardo?"
-"no, non la conosce. Ha solo riconosciuto la razza"
Althea le tastò il polso, e le sentì la fronte.
-"ha il battito troppo accelerato, e la temperatura è troppo alta"
-"ha la febbre?"
Althea rifletté rapida.
-"credo peggio."
Ren la guardò agitato.
-"l'incantesimo che le ho lanciato per bloccare temporaneamente i suoi poteri, reagisce in base alle sue emozioni. Quando l'ho scagliato, ho analizzato rapidamente il suo carattere ed una cosa mi è saltata subito all'occhio" - mentre continuava la sua spiegazione, Althea corse a prendere del ghiaccio da premerle sulle tempie. - "Zaya non aveva paura di niente. Né di me né degli Alpha. Quindi ho collegato il mio incantesimo all'unico sentimento che non aveva"
-"... La paura" - concluse Ren.
-"si, ma ora che sta provando anche troppo di questa emozione, l'incantesimo rischia di spezzarsi. Se si dovesse spezzare ora, mentre lei è in preda a questa paura folle..."

-"I suoi poteri esploderebbero come una bomba distruggendo tutto nel raggio di miglia" - entrambi si voltarono, rapidi e sorpresi verso la voce.
Sulla porta della stanza comparve Gyal;dietro di lei Fei.
-"10 minuti esatti. Sono stata brava?" - sorrise beffarda, ma respirando affannosamente, segno evidente del volo veloce che aveva fatto.
-"anche troppo." - le rispose Ren.
-"cosa le è successo? - si avvicinò preoccupata Gyal all'amica.
-" è rimasta sotto shock dopo aver riconosciuto la razza di una ragazza qui in cura"- spiegò Althea.
Gyal la guardò, confusa.
-"quale razza?"
-"Sitith"
Gyal sospirò, guardando seria l'amica .
-"so perché è in questo stato" - si alzò rapida, mettendosi in piedi davanti a Zaya. -"dobbiamo abbassare la temperatura, giusto?" - chiese, osservando il ghiaccio che Althea ancora le stava premendo sulle tempie.
-"si esatto, é la nostra priorità."
Gyal parve riflettere molto su qualcosa, indecisa, mordendosi il labbro.  Althea la osservò . Era una ragazza semplice, e sembrava anche di buon cuore. Sin dalla prima volta che l'aveva vista si era chiesta come era potuta nascere una ragazza così dolce e buona nel regno dei Kamul. Era un segno evidente, per lei, che nel creare la barriera attorno a quella gente, aveva in essa rinchiuso degli innocenti. E questo peso, questa consapevolezza, se la sarebbe portata dietro per molti secoli.

Gyal interruppe i suoi pensieri,domandandole la cosa alla quale lei avrebbe fatto volentieri a meno di rispondere.
-"quali saranno le conseguenze per Zaya, se... I suoi poteri dovessero esplodere senza controllo.."
Althea la guardò, grave in viso. Su di lei anche lo sguardo di Ren, che attendeva una sua risposta.
-"... Rischia di implodere a sua volta. La sua temperatura aumenterà talmente tanto da polverizzarle gli organi interni, fino a giungere alla pelle. Diverrebbe lava sotto i nostri occhi... Sempre ammesso di sopravvivere all'esplosione."
Gyal guardò Zaya, e poi Ren.
-" so come abbassare velocemente la temperatura... Ma dovrete fidarmi di me"
-"come? Dicci cosa vuoi fare" - si alzó Ren, guardandola pronto ad agire.
-"chiudete la porta, e non fate entrare nessuno"
Althea guardò Fei, che fece ciò che era stato consigliato.
-"Althea..."
La donna guardò la ragazza davanti a sé , dandole tutta la sua attenzione.
-"... Puoi promettermi di non dire niente a nessuno di quello che sto per fare? Nemmeno a Zaya ed ai ragazzi?nessuno... Almeno temporaneamente... Ho.. Bisogno di tempo"
-"lo prometto" - non esitò. Non sapeva cosa voleva fare, ma nelle sue mani stava la vita della sua amica: non l'avrebbe mai tradita.
Gyal si voltò verso Ren e Fei, che a loro volta promisero con un cenno della testa.
Una volta rassicurata, si riavvicinò a Zaya, spostando delicatamente le mani di Althea dalle tempie dell'amica.
Voltò i polsi della ragazza verso l'alto, ancora completamente sotto shock, e glieli prese tra le mani. La sua pelle era rovente.
Chiuse gli occhi.
-"cosa fa?" - sussurrò Fei ad Althea.
-"non lo so"

Improvvisamente, Gyal spalancò lo sguardo bisbigliando qualcosa. I suoi occhi mutarono colore, schiarendosi sempre di più, sempre di più, fino a diventare quasi trasparenti sotto lo sguardo sorpreso degli unici presenti.
La temperatura della stanza scese drasticamente, facendo tremare Fei.
Le mani di Gyal, si illuminarono lievemente..... E da esse, con un rumore  simile ad un crepitio, ad un lieve scricchiolio, una colata di ghiaccio in uno strato sottile si diffuse a macchia d'olio lungo il corpo di Zaya, avvolgendola rapidamente quasi completamente, escludendo il naso la bocca e gli occhi.

Ren scattò in avanti ma Althea lo bloccò con un braccio.
Guardava Gyal, sorpresa. Accanto a lei, Fei si spostò vicino alle due ragazze, con gli occhi sgranati.
Guardò preoccupata Althea.
-"... Ma... Non è possibile..." - disse, quasi in un bisbiglio.
-"Althea.... È quello che penso io?" - chiese Ren, preoccupato.
Althea si avvicinò a sua volta, trattenendo il fiato.
-"è una Elementale di Ghiaccio"

Il silenzio riempí la stanza, piena solo dei sussurri di Gyal.

"ma... Gli elementi sono quattro ...."- disse Ren, incredulo, mentre continuava a guardare la scena davanti a lui.
Althea guardò Gyal , per la prima volta senza una spiegazione.
-"lo credevo anche io.... Lo credevo anche io."






Cosa sarà successo a Zaya per cadere in quello stato? E cosa ne sarà della Sitith in fin di vita? Ma soprattutto, chi sono i Sitith?
Tante sono le domande da porsi, ma una sorpassa le altre. Anche Gyal è una Elementale?! Perché lo ha tenuto nascosto a tutti fino ad ora? Anche ad i suoi amici? E come è possibile essere Elementale di un elemento che, in teoria, non esiste?

A presto, con un altro aggiornamento.
Baci, Belle.

Elemental series : Fire withinWhere stories live. Discover now