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S C A R L E T T

Un mese e mezzo dopo...

Qualche giorno dopo aver scoperto di essere incinta, io ed Harry avevamo deciso di trasferirci. Harry aveva suggerito che avermi messa incinta segnasse l'inizio della nostra nuova vita in cui saremmo usciti dall'Organizzazione. Ci eravamo trasferiti a Las Vegas in una nuova casa che ci eravamo potuti permettere poiché io ed Harry avevamo messo da parte molti soldi con le missioni da assassini, ed io anche con lo spaccio di droga.

Quando ci trasferimmo non dicemmo a nessuno del perché l'avessimo fatto con così tanta urgenza, tutti ritenevano fosse perché volevamo chiudere con la vita da assassini e ricominciare. Casa nostra era poco lontana da quella di Liam, il quale aveva sempre vissuto fuori dagli stabili dell'Organizzazione, e recentemente era stato raggiunto da Louis ed avevano iniziato a vivere insieme.

Dexter, che prima abitava con Louis, era ferito dal fatto di essere stato abbandonato, ma il suo dolore era stato alleviato dal fatto che Zia aveva finalmente accettato di uscire con lui. Da quel momento non si sentiva solo poiché si era addirittura trasferito con lei. Spencer aveva fatto la proposta a Vicky e si sarebbero sposati presto. Damien era ancora asessuale, e Jade era felice da single, ma non era certa avrebbe trovato qualcuno dopo Blaze.

  "E Jamie?" la voce profonda di Harry mi distrasse dai miei pensieri.

Solo riportando lo sguardo su Harry ritornai ai miei pensieri, riflettendo sul fatto che avessimo appena scoperto il sesso di nostro figlio grazie all'ultima ecografia che aveva rivelato che eravamo in attesa di un maschio. Ero in procinto di iniziare il secondo trimestre, ero di tredici settimane e mezzo. Harry era riuscito a gestire i miei sbalzi d'umore, miracolosamente, nonostante a volte capissi che gli davano veramente ai nervi. Ma nonostante ciò era paziente con me, o semplicemente tratteneva tutta la sua frustrazione e la sfogava poi in palestra di fronte ad un sacco da boxe.

A metà del primo trimestre, quando i miei sbalzi d'umore avevano iniziato a farsi un po' più frequenti, Harry era confuso. A volte passavo da triste ad arrabbiata molto velocemente, il che lo confondeva e lo faceva sbottare di conseguenza. A volte scoppiavo a piangere appena alzava la voce con me, e lui si scusava immediatamente. Ma presto fece qualche ricerca sulla gravidanza e chiese consiglio a Vicky, la quale lo aiutò molto ad adattarsi a questa mia nuova condizione.

  "Jamie?"

  "Si, ma invece che scritto così" disse girando lo schermo del pc nella mia direzione ed indicando il nome 'Jamie', "possiamo scriverlo così" sorrise mostrandomi il nome scritto diversamente.

  "Jaime?"

  "Si!"

  "Harry, so che ami Il Trono di Spade, ma non chiameremo nostro figlio come un uomo al quale piace l'incesto" dissi con decisione, facendolo borbottare. "Pensavo che scegliere il nome sarebbe stata la parte più divertente". Sospirai prima di prendere una cucchiaiata di gelato.

  "Lo è, è solo che sei troppo fottutamente difficile"

  "Scusami?"

  "Niente!" Harry mi sorrise ed io misi il broncio, i miei occhi scuri nei suoi. "Okay, che ne dici di Ethan?"

  "No"

  "Chris? Christopher?"

  "Nome da minchione"

  "Jared?"

  "Padalecki?"

  "Matt?"

  "Troppo bianco"

Run & Hide |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora