Il regno di ghiaccio

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Ambra era lì ancora tremante, davanti a quel carrubo, alto grande e possente. Aveva paura, ripensò velocemente a quelle lunghe giornate, non riusciva a capire più nulla. Chiuse gli occhi e si fece coraggio, passò dall'altra parte... Non sapeva dov'era poteva essere dall'altra parte del giardino oppure dall'altra parte del mondo. Con gli occhi ancora chiusi era certa di una cosa sola:si sentiva osservata. Aprí gli occhi prima uno e poi l'altro, era lì fermo a fissarla, alto e bruno con dei profondi e meravigliosi occhi chiari. Un ragazzo la fissava al centro di quel giardino ghiacciato. Persone, come statue di ghiaccio erano congelate sullo sfondo, la luce pallida si infrangeva sui loro volti impauriti, molti erano stati congelati mentre provavano a ripararsi il volto, altri mentre cadevano, altri con i loro figli in mano. Era impressionante. Fu il ragazzo a rompere quel lungo silenzio:- se-se-sei davvero t-t-tu?- -dipende da chi cerchi!- rispose Ambra con la voce tremante, ma ironica allo stesso tempo -i miei onori principessa Ambra...- disse il ragazzo inchinandosi e ridendo, nel vedere quella scena Ambra si ricordò di un bambino, con cui giocava sempre, ricordò che ogni volta che il bambino si inchinava in maniera così buffa lei lo inseguiva e provava a picchiarlo, ma quella volta lei rispose:- Ambra e basta, non sono una principessa..- a quella frase la collana si illuminò diventò calda fino a scottare, poi divenne luminosissima ed incandescente e Ambra fu costretta a toglierla in maniera maldestra facendola cadere sul freddo e congelato come tutte quelle persone pavimento di neve. Non appena il cuore toccò il terreno lo sciolse, poi la luce iniziò a sciogliere la corte, che in maniera impercettibile cominciò a muoversi, fio a risvegliarsi... Finito il suo lavoro il ciondolo si riallacciò al collo di Ambra. Tutta quella gente fissava la ragazza sbalordita, fu una vecchia balia a parlare per prima:- Mary sei viva, stai bene che gioia!!!- a quelle parole Ambra si scostò indietro, non capiva più niente, fu il ragazzo a toglierla da quella situazione imbarazzante:- Non è Mary, lei è Ambra non la riconoscete, sono passati 10 lunghi anni da quando siete stati congelati e nel frattempo lei è cresciuta...- la donna guardò la ragazza e disse:- Ambra... Sei uguale a tua madre tesorina...- poi rivolta al ragazzo disse:- E tu?- -sono Elia- la balia a quelle parole svenne evidentemente era cresciuto anche lui... Ambra guardò Elia e sorrise, lui la accompagnò nelle sue stanze. Ambra guardò la sua cameretta era meravigliosa, come quella di una principessa. Un grande letto era al centro della stanza, mentre cosa che aveva sbalordito Ambra era una cascata di gocce lilla che si trovava esattamente all'ingresso, la luce di quelle meravigliose gocce dava un'aria fiabesca alla grotta dietro di essa dove erano posizionati cappotti di una bambina e scarpette minuscole. Ambra attraversò la casata e si meravigliò di ritrovarsi vestita di tutto punto e non bagnata, si stese sul letto e si lasciò cadere in un sonno restauratore, senza sogni n'è pensieri...

Il regno di ghiaccioWhere stories live. Discover now