Capitolo 1 - Ritorno a casa

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AIDEN

Sono passati 11 mesi dalla mia partenza ed eccomi qua di nuovo a casa.

La vista della mia città dall'aereo è immutata esattamente come me la ricordavo e riesce a farmi provare un senso di nostalgia, chissà se anche le cose che ho lasciato sono rimaste tali.

Io certamente sono cambiato e non certo come i miei avrebbero voluto. Sono stati loro a mandarmi a studiare a Londra per "raddrizzarmi" e adesso dovranno accettare quello che hanno ottenuto.

Mi tocco il piercing e sorrido, sì, a mia madre verrà sicuramente un colpo, se non per questo sicuramente per i tatuaggi.

Avrebbero fatto meglio ad infliggermi un'altra punizione dopo il casino che ho combinato al mio 17 compleanno.

Quella notte io e i miei amici ci siamo un po' fatti prendere la mano.

Sorrido ripensando alle loro facce sconvolte quando sono rientrati senza avvisare, anche se in quel momento non ci ho trovato niente di divertente.

I miei erano usciti per lasciarmi casa libera, dopo le miei insistenti richieste e le loro innumerevoli raccomandazioni.

Mi avevano assicurato che sarebbero rimasti fuori fino al giorno dopo e invece erano rientrati prima, probabilmente per controllarmi.

Era già da un po' che non ero più il figlio ubbidiente che desideravano e probabilmente avevano dei dubbio sulla mia condotta.

Al loro arrivo però trovarono più di quello che si aspettavano, le prove per incriminarmi abbondavano: adolescenti ubriachi che gli devastavano casa, ragazze mezze nude che ballavano in salotto, il mio migliore amico Timothy che scopava nel loro letto e soprattutto il loro unico figlio che si faceva una striscia sul tavolinetto di vetro.

Hanno dato di matto e il giorno dopo ero su un aereo diretto all'estero.

Volevano cambiarmi rinchiudendomi in un collegio maschile, beh, devo dire che ci sono riusciti, ma nel senso opposto a quello che credevano.

Non basta mandarmi nella scuola più costosa e prestigiosa del vecchio continente per rendermi un "gentleman".

Ancora non hanno capito che i "figli di papà" non sono tutti perfettini e noiosi, ci sono anche quelli che sanno come godersi la vita.

Il mio compagno di stanza apparteneva a quest'ultima categoria e mi ha insegnato a divertirmi in modi che nemmeno credevo possibili.

E adesso eccomi qua pronto a tornare alla mia vecchia e noiosa vita.

La mia unica fortuna è che prestissimo inizierò l'università e non sarò costretto a vivere sotto lo stesso tetto di quel rompicazzo di mio padre.

Il pensiero mi corre a Nicole, chissà come prenderà il mio ritorno.

Siamo stati insieme per 4 lunghi anni finché non l'ho lasciata con un semplice messaggio "Parto per Londra. Addio"

Sono stato un vero bastardo, ma, anche se non lo voglio ammettere, partire è stata una dura prova da affrontare e ho riversato su di lei la mia sofferenza, fingendo di essere forte e che la cosa non mi turbasse affatto.

Meglio bastardo che debole. E poi non sono il tipo da relazioni a distanza. Non sono riuscito ad essergli fedele incontrandola tutti i giorni a scuola, figurarsi con un oceano a dividerci.

Adesso anche se i miei sentimenti per lei sono cambiati e non desidero ritornarci insieme, ho voglia di rivederla, forse solo per sentirle dire che le sono mancato. Per riprendermi anche solo in parte il posto che era mio.

BRAVI RAGAZZIDonde viven las historias. Descúbrelo ahora