CAPITOLO 11 - Sono un mostro

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AIDEN

Mi sveglio pieno di energie e per un momento non ne capisco il motivo, poi i ricordi della notte appena trascorsa ritornano vividi alla mia mente.

Ho fatto sesso con Lucas, ma soprattutto ho bevuto il suo sangue e lui il mio.

Non ho più dubbi su cosa sono, però ancora non riesco a capire cosa provo veramente. Non so se odiare Lucas per quello che mi ha fatto o ringraziarlo.

L'essere condannato a bere il sangue alle altre persone mi disgusta e mi eccita allo stesso tempo.

Mi torna in mente la prima volta che ho morso Kyle: è stato irresistibile, l'ho fatto senza neanche rendermene conto.

Le parole di Lucas risuonano ancora nella mia testa "più lo desideri più sarà difficile resistere"

Sento dei rumori provenire dalla cucina: si è già alzato.

Sono incerto se attendere che esca o raggiungerlo, però ieri sera con Lucas è stato fantastico e adesso mi sento decisamente appagato e sazio, quindi potrebbe essere un ottimo momento per affrontarlo e allenarmi a resistere alla tentazione.

Mi vesto e lo raggiungo.

Il suo profumo mi investe ancora prima di vederlo sovrastando quello del caffè, è più invitante e accende tutti i miei sensi.

Kyle mi guarda "Ti sei liberato presto del tuo amico"

Io alzo le spalle "Ha ottenuto ciò che voleva" non mi riferisco al sesso, ma al fatto di avermi trasformato.

"E tu ti sei sacrificato ..."

"Diciamo così"

"Comunque la prossima volta portalo in albergo. Non mi va di sentire i suoi urli"

Sento l'eccitazione sfiorarmi la pelle al pensiero di Kyle che mi ascolta fare sesso.

Mi avvicino.

"Sei geloso?"

Lui sgrana gli occhi, ma non si allontana "Ma fammi il piacere! Perché dovrei essere geloso di te?"

"Perché sono incredibilmente bravo a farti godere e lo sai bene che quello che potresti provare con me non te lo potrà dare nessuno, nemmeno Nicole."

Lui mi guarda senza rispondere, sembra stia pensando a qualcosa, forse all'ultimo orgasmo che gli ho procurato. Fortunatamente non sa che è stato così potente grazie al morso.

Poi scuote la testa "Io non mi farò scopare da te. Se vuoi fare sesso con me dovrai stare sotto"

Un brivido mi attraversa e sento la bocca farmi male.

Dovrei andarmene, questo chiacchierata sta diventando pericolosa e invece non ci riesco, porto una mano fra i suoi capelli e glieli afferro portando il suo viso a pochi centimetri dal mio.

Lo guardo dritto negli occhi "Pensi di esserne capace?"

E senza attende una risposta lo bacio con foga, costringendolo ad arretrare fin contro il tavolo.

Lui non mi spinge via, anzi allarga le gambe per concedermi spazio e risponde con altrettanta passione.

Sentire il suo corpo caldo contro il mio e la sua erezione prendere forma mi fa quasi perdere la testa.

Fortunatamente lui interrompe il bacio e mi guarda serio "Significa che hai accettato?"

"Ci devo pensare. Per adesso cosa ne diresti di una pompa?"

BRAVI RAGAZZIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora