CAPITOLO 14 - Mostrami le zanne

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AIDEN

Lascio Kyle solo per un momento, solo per andare ad avvisare che me ne vado insieme a lui, e già avverto un dolore fisico per la sua lontananza.

Mi sento euforico, il suo sangue mi dà completamente alla testa.

Per la prima volta però sono riuscito a controllarmi, la paura di fargli del male è stata talmente intensa che è riuscita a frenarmi.

Non posso negarlo, quello che provo per lui non è solo lussuria e desiderio di sangue, ma qualcosa di più, ma sarà sufficiente a tenere a bada la bestia che si cela dentro di me e che spinge per uscire ogni volta che gli sono accanto?

Riuscirò nuovamente a controllarmi se dovessimo andare fino in fondo? Farmi fare una sega non è come possederlo, nemmeno lontanamente. Quando sarò completamente in balia della lussuria e del piacere riuscirò a fermarmi?

Lo desidero più di ogni altra cosa al mondo, ma la sua incolumità è molto più importante, per questo ho preferito evitarlo negli ultimi giorni.

Sono certo di aver risolto qualcosa?

Anche questa sera, appeno l'ho visto avvicinarsi, ho temuto proprio di perdere il controllo e in effetti ci sono andato molto vicino, quando ha fatto il nome di Nicole ho sentito il sangue ribollirmi nelle vene e non ha avuto nessuna importanza dove ci ci trovassimo e nemmeno il rischio che qualcuno potesse vedermi morderlo.

Devo assolutamente parlare con lui anche se per me non è facile resistere al desiderio e restare lucido.

E' troppo rischioso continuare così, non posso essere certo di riuscire nuovamente a fermarmi e lui deve sapere cosa rischia a starmi vicino.

Però come posso sperare di essere compreso senza rivelargli chi sono veramente? Per lui sono solo uno assetato di sesso con dei seri problemi a controllarsi, ma non è così, in ballo c'è molto di più del suo culo, c'è la sua vita.

È stato semplice convincere Madame Charlotte a concedermi di accompagnare a casa Kyle, è bastato dirle che è figlio del Senatore Wilson. È sempre utile per gli affari fare favori a persone importanti e ai loro figli.

Mentre torno da lui un nuovo pensiero si unisce a quelli che già incasinano la mia mente: molto probabilmente Kyle non è me che vuole, ma il mio morso, è attratto dal mio veleno e da quello che gli fa provare.

Se non fosse per quello forse non si sognerebbe neanche di scopare con un maschio e ancora meno con me.

Ha sempre detto di detestarmi e anche questa sera lo ha confermato.

Quando ero io la "vittima" non mi sono mai domandato cosa provassi veramente per Lucas perché quello che io volevo era solo sesso, solo il semplice e puro piacere, spesso ero anche completamente sballato quindi non mi facevo tanti problemi.

Lucas cercava sesso e sangue e io ero più che felice di darglielo, a lui stava bene così "a fan culo" le motivazioni.

Lucas è sempre riuscito a controllarsi perché tra noi non c'erano sentimenti strani ad annebbiare la sua mente e il suo autocontrollo...

Senza volerlo passo la lingua sui miei canini ritornati normali e il pensiero mi corre alla mia trasformazione, a quello che mi ha fatto in quei giorni; diversi ricordi sono tornati: forse non aveva tutto sotto controllo altrimenti io adesso non sarei un maledetto succhiasangue.

Il viaggio di ritorno al nostro appartamento si svolge in completo silenzio entrambi persi nei nostri pensieri, ma appena entriamo in casa Kyle mi affronta.

BRAVI RAGAZZIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora