Capitolo 22

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Mi feci condurre dalle due donne lungo un lungo corridoio circondato da acqua. Non sapevo bene come comportarmi, né cosa pensare, ma di una cosa ero certa: non volevo fidarmi alla cieca più di nessuno. Fino a quel momento in tanti si erano offerti di aiutarmi, ma alla fine, nessuno aveva fatto qualcosa di concreto; anzi, alcuni mi avevano mentito e di questo, ancora portavo le ferite. Mi sentivo tradita, ma questa sensazione non mi metteva paura. Al contrario. Mi sentivo forte, decisa, come non lo ero mai stata. Se queste donne, le sirene, non mi avessero dato qualche informazione utile, me ne sarei andata e ci avrei pensato da sola, reincarnazione o meno. Avevano tante domande a cui rispondere. Alla fine del corridoio mi lasciarono entrare in una immensa stanza, completamente bianca. Mi dava quasi fastidio. Nonostante ci trovassimo ad una certa profondità, il bianco delle pareti rifletteva in modo surreale la luce, creando una sorta di atmosfera sacra, come se la stanza fosse circondata da specchi.
Troppa luce.
Mi accorsi, sorpresa, di quanto mi era abituata al buio della villa in cui vivevano i vampiri. Non pensavo che avrei mai preferito la notte al giorno. Mi sembrava buffo,ma non strano. La mia mente vagò nuovamente a Namel, ed al modo in cui mi aveva guardata mentre sfuggivo dalle sue mani. Mi dispiaceva; avrei mentito spudoratamente se fosse servito, ma mi sentivo male all'idea di averlo lasciato lì, così. E mi sentivo male anche per questo motivo: ero arrabbiata con lui per avermi mentito, ma non lo ero. Cosa accidenti mi prendeva? Se dovevo avere dubbi, tanto valeva restare su quella scogliera e farmi riportare alla villa.
Mi guardai attorno, notando di essere sola. Mi misi dunque a camminare per la stanza, curiosando a giro. Le braccia conserte. Non notai nulla di particolare, od almeno non qualcosa di particolare importanza.

-"Adéle, figlia di Mither" - una voce dolce, surreale mi parlò alle spalle. Ancora quel nome. Mi cominciava a dare sui nervi, giuro.
Mi voltai. Al centro della stanza, avvolta da una strana luce, stava una donna. La sua pelle era quasi più bianca della veste che indossava, ed i suoi capelli rossi le aleggiavano attorno, quasi come se si trovasse in acqua, come alghe, quando invece attorno a noi c'era solo aria.
-"sono Adéle, ma non figlia di Mither. La mia vera madre è un'altra"
-"si, una umana"
-"esatto. Sarebbe molto gentile da parte sua quindi non chiamarmi a quel modo"
-"ma qui siamo tutte figlie della madre degli Oceani"
-"tutte voi, forse. Le sirene. Non io. È una madre che non ho mai conosciuto"
-"perché sento così tanto astio, nella tua voce?"
Lo chiese veramente perplessa, come se non capisse sul serio perché ero scocciata.
-"facciamola breve allora. Mi sono svegliata una notte, attaccata dalle streghe nere. Mia madre si è sacrificata per me. Ho incontrato cavalli magici, strane creature nella foresta. Mither mi ha fatto una bella sorpresa segnandomi il volto con la magia e chi aveva promesso di aiutarmi ha invece mentito. Basta per giustificare l'astio nella mia voce? "
Ero nervosa, agitata. Cosa volevano da me le sirene.
-"cosa volete da me? Perché mi avete portata qui?"
-"non siamo state noi a portarti qui, é stato il libro"
Alzai un sopracciglio , non capendo. Confusa.
-"i libri non parlano"
-"ma indicano la via. La scaglia ci ha segnato la tua posizione, e noi siamo venute in tuo soccorso"
Camminai attorno alla donna, studiandola.
-"se è stato il libro, perché mi vuole qui?"
-"perché qui è dove devi stare, la tua casa"
-"non ho intenzione di nascondermi qui come un coniglio. Voglio andarmene e trovare in primis mia nonna, e poi salvare mia madre"
-"nobili intenzioni le tue"
-"solo le più sensate"
-"e dimmi, Adéle, come avresti intenzione di fare?"
-"con la magia. Sono una strega da quello che ho capito, qualcosa dovrò pur essere in grado di fare"
-"sento il potere della madre scorrere in te, ed anche quello della tua famiglia, ma questo non implica che tu sia in grado di usarla"
-"mi sta forse dicendo che non ho speranza?"
-"la speranza è sempre presente, se la si cerca a fondo"
Mi fermai. Non riuscivo a capire il fine di questa conversazione. Mi avvicinai, guardandola in viso.
-"io non so cosa significhi essere una reincarnazione, ma so che non l'ho scelto io. Voglio che tutto questo finisca. Dimmi come"
Mi guardò a lungo, prima finalmente di parlare.
-"si dice, sin dai tempi antichi, che le reincarnazioni abbiano un fine più alto, più importante di qualsiasi altro ruolo all'interno di questo mondo. Rappresentano l'energia vitale che scorre ovunque, ognuno di essi ha un potere"
-"il mio è l'acqua"
-"ma non la sai usare."
-"cosa dovrei farci con questo potere?"
-"difenderti... Difenderci."
-"dalle streghe nere? Dai vampiri?"
-"da tutti. Anche da chi è come te"
Aggrottai le sopracciglia.
-"l'uomo? Gli uomini non sanno che esistete, perché dovrebbero farvi del male?"
-"perché l'uomo teme ciò che non conosce. Pensa alla storia delle tue antenate, finite sul rogo, torturate. Ed erano della tua stessa razza. Cosa farebbero a noi, se le streghe nere ci portassero allo scoperto?"
-"quindi il compito delle reincarnazioni è difendere entrambi i mondi"
La donna annuì, silenziosa. I lunghi capelli ad incorniciare l'aria attorno a lei.
-"trova gli altri elementi Adéle, e troverai tutte le risposte che cerchi."
Ricordai le parole di Namel sull'argomento, sperando che non mi avesse mentito.
-"mi è stato detto che non è facile trovarli"
-"tra elementi potete sentirvi. Percepirvi. Attirarvi. Segui l'istinto. Non ti tradirà mai"
-"quindi devo tornare in superficie, ma cercare dove?"
-"per tutto il nostro regno"
-"è un territorio vastissimo, mi è impossibile farlo,anche volendo."
Come potevo da sola cercare in un regno così vasto del quale sapevo così poco?
-"potrai farlo, presto."
-"come"
-"tra due settimane vi sarà una luna piena. Sarà passato un mese dalla tua iniziazione come strega dalla madre Mither. Allora i tuoi poteri raggiungeranno il loro culmine, e tu potrai racchiuderli nel tuo corpo. Allora, ti verrà assegnato un Familiar, solo tuo. Colui che ti servirà e ti aiuterà nelle tua impresa. Esiste un tempio, nel mezzo della foresta, dove avverrà la cerimonia"
-"fino ad allora io cosa dovrei fare?"
-"addestrati. Allenati. Impara più incantesimi che puoi. Creane di tuoi. Le mie sorelle, le altre sirene, ti aiuteranno."
-"e cosa ne sarà invece della mia personale missione? Della mia famiglia?"
-"nel compiere la nostra, nulla ti impedirà di realizzare la tua"
La guardai, non del tutto convinta.
-"in tanti mi hanno promesso aiuto, perché dovrei fidarmi di te invece?"
La donna allungò lenta una mano verso di me. Girò il polso, mostrandomelo.
All'interno, mancava una scaglia.
-"è tempo che cerco di comunicare con te. Non lo farei se non credessi in mia madre"
Mi confessò la sirena.
Quella donna aveva sempre cercato di trovarmi, per portarmi qui e prepararmi. Non mi aveva trovata per caso, non mi aveva obbligata, né mi stava mentendo. Sospirai, pensando nuovamente a quanto fossi stupida.
-"quando si comincia" - chiesi.
Dietro di lei comparvero due sirene, vestite in armatura. Sulla loro testa, corone in metallo adornate con conchiglie dalle più svariate forme e dimensioni. In mano , avevano due lance, a forma di tridente.
Una delle due donne me la lanciò, ed io la presi al volo. Era pesante, ma sottile. Sembrava fatta di una lega molto resistente. Me la rigirai tra le mani, osservandola. Risalii con lo sguardo fino alle sue tre punte. La tenni forte con entrambe le mani, per sollevarla. Sotto i miei occhi, la lancia mutò forma, adattandosi con mia grande stupore alla mia statura e corporatura. Si accorciò, e divenne più leggera. La rigirai di nuovo, sorpresa da come fosse cambiata. Lungo l'asta, una lunga sottile linea dorata giungeva fino alla fine.
-"questo è il tridente dei mari, una delle nostre armi più potenti. Ogni sirena, addestrata a dovere, ne possiede una. Ti insegneremo ad usarla. Essa si lega al proprio padrone, adattandosi alle sue esigenze fisiche. Ti servirà in battaglia. "
La donna si spostò poi di lato, facendo avanzare le altre due sirene.
Una mi puntò il suo tridente contro.
-" preparati Adéle figlia di Mither. Si comincia"

The Circle - Born witch - Nata Strega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora