CAPITOLO QUATTRO : LASCIAMI E VAI (SAREBBE MEGLIO)

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L'uomo, che si era goduto il tempo dopo la rottura del fidanzamento, quel giorno si sentiva particolarmente solo. Era come se fosse realmente e profondamente da solo per la prima volta. Percepiva timore nel respirare, mangiare o dormire. Nutriva l'estremo desiderio di avere qualcuno accanto che gli stringesse la mano.

Ovviamente, non era realmente la prima volta nella vita che avvertiva solitudine. Aveva accolto la solitudine spesso, di volta in volta, a braccia aperte. Ma a differenza di quelle volte precedenti, questa tipologia di solitudine richiedeva comunque la presenza di qualcuno, al punto da lasciarlo stupito nel nutrire questa percezione. Sentiva l'ansia sussurrargli come se non riuscisse a riappacificarsi, come se si fosse adagiata al centro del suo pensiero e non volesse mai più scomparire. Provava risentimento verso questo suo essere solo, come se si ritrovasse a vagabondare, coinvolto in sentimenti contrastanti che non trovavano pace.

Questa solitudine gli si era radicata nel cuore e lasciava graffi e ferite lungo il suo passaggio.

Non avrebbe mai nemmeno immaginato o sognato una tale, selvaggia e brutale tipologia di solitudine.

Necessitava della giusta persona. Qualcuno che non avrebbe introdotto una conversazione con lui solo per trascorrere del tempo sorseggiando un aperitivo, ma qualcuno con cui intraprendere discorsi più impegnativi, inerenti anche alla propria infanzia. Una persona che non fosse né troppo sincera né troppo riservata. Una persona che non ignorasse la sua gestualità ma che al contempo non prendesse troppa confidenza, adagiandosi in meandri nella quale non era stata invitata. Una persona che non si preoccupasse di appellativi e titoli da affibbiare. Qualcuno che fosse scaltro, come il vento che soffia sulle onde attraversando il calore estivo, una corrente d'aria fresca. Qualcuno che fosse più alto delle proprie caviglie ma più basso del retro delle proprie ginocchia.*

Necessitava di una persona del genere. Scorse la rubrica del cellulare quando all'improvviso si fermò per un istante. Aveva ancora il suo numero. Fu pervaso dalla voglia di premere il tasto di chiamata, ma abbandonò ben presto l'idea. Non si erano lasciati in una splendida maniera così realizzò che non sarebbe stato opportuno cercare di sanare la propria solitudine chiamandola. L'amore che cercava nutrimento e vigore basandosi sulla voglia di evadere dalla solitudine, non avrebbe mai condotto a nulla di buono. Avrebbe preferito la morte piuttosto che generare un amore talmente e totalmente ingrato.

Lei era solita ascoltare sempre della musica prima di addormentarsi così lui qualche volta le fischiettava delle canzoni. Decise di provare a confortarsi nello stesso modo, così come l'aveva abituata. Una canzone gli sovvenne alla mente, come un oscuro ricordo.

Come poteva essere che il viso di una persona con la quale aveva trascorso tanti anni fosse già così sbiadito, così distante, oscuro, solamente dopo pochi mesi di distanza?

Semplicemente, dalla propria memoria lei iniziava già a cancellarsi.

                                BETTER OFF

Oggi osservo con indifferenza fuori dalla finestra

Mi sento languido ed il mio cuore si è adombrato

Non riesco a vederti

Mi nutro soltanto con una tazza di te ormai freddo

Come un bambino che prosegue fantasticando

Ti ho amato e così mi sono detto felice

Ma all'interno del mio cuore, tu diventavi sempre più distante

E' diventato difficile

Lasciami e vai, lasciami e vai

Metti via tutti i nostri ricordi

Lasciami e vai, lasciami e vai

Macchiati delle tue stesse lacrime

Lasciami e vai, lasciami e vai

Come un folle, guardi sempre e soltanto me

Ed io guardo sempre e soltanto te, così non siamo riusciti a guardare avanti

Dinanzi a noi ci sono strade differenti ma abbiamo appena scoperto che

Non possiamo cambiare le cose

Lasciami e vai, lasciami e vai,

Metti via tutti i nostri ricordi

Macchiati delle tue stesse lacrime

Lasciami e vai, lasciami e vai

Questo amore estenuante

Così potremo entrambi riposare pacificamente

Lasciami e vai, lasciami e vai

Per molti giorni ho guardato le tue fotografie

E tu osservavi il mio regalo ed insieme piangevamo

Che cosa rimane di un amore finito?

Facciamo in modo che almeno i nostri ricordi rimangano

Lasciami e vai, lasciami e vai

Voltati per primo

Lasciami e vai, lasciami e vai

Vai via da questo amore cattivo

Lasciami e vai, lasciami e vai

Spero che un giorno riuscirai a sorridere dolcemente

Ai nostri ricordi

Lasciami e vai

Lasciami e vai

Lasciami e vai

Questo amore estenuante

Così potremo entrambi riposare pacificamente

Così potremo entrambi riposare pacificamente, lasciami e vai


*ho tradotto letteralmente questa frase, penso sia un modo di dire coreano. Se qualcuno lo conosce, potrebbe gentilmente spiegarmene il significato? Grazie.

JONGHYUN'S SKELETON FLOWER - ITALIAN VERSIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora