CAPITOLO OTTO : LA SVEGLIA

262 23 1
                                    

La storia del rilascio

''Sei già così distante senza nemmeno esserti sforzato, ma mi piace pensare che tu sia ancora qui vicino. Sono stata così angosciata dalla mia incapacità di difendermi. Avrei dovuto lasciarti parole d'addio al momento della nostra separazione''

Dal giorno in cui hai iniziato a mancarmi

Ripensandoci, era stato un periodo prezioso

Dopo la loro rottura, spesso i ricordi del tempo passato assieme a lui le tornavano alla mente. Le succedeva per via delle cose che aveva trovato qualche giorno prima, le sue tracce lasciate nella propria casa? Sentiva una morsa nel petto. Non capiva esattamente di cosa si trattasse ma era come una sorta di risentimento per tutto il tempo sprecato ad amarlo ed a desiderarlo.

''Il capolinea. Ok. Il capolinea è proprio dietro l'angolo.''

Cercò di mantenersi razionale nel tentativo di contenere la frustrazione ed il risentimento che le stringevano il petto. Fortunatamente il mantenersi impegnata al lavoro le dava un sollievo facendola sentire meglio rispetto alla notte in cui era tornata a casa dopo essere stata lasciata. Prese un respiro e sorseggiò dalla tazza di caffè. Aprì le persiane per illuminare la stanza ed evitare di accendere la luce. Fuori pioveva. Si dimenticò il senso di soffocamento.

Che cosa.

Era rilegata nel proprio risentimento, nelle proprie futilità ed incredulità. Quale era la differenza? La donna bevve un po' di caffè. Il sapore amaro le riempì la bocca. Prese un altro sorso e guardò fuori dalla finestra, umida di pioggia, al piccolo vicolo. Una strada romantica. Erano soliti camminare assieme sotto l'ombrello nei giorni piovosi e nei giorni di sole passeggiavano assieme a Danyi. Il piccolo vicolo le ricordava il passato. Ironicamente, la sua casa era nella posizione perfetta per poter osservare proprio quella strada.

In quel momento, il laccio di risentimento che le stringeva il petto si allentò e rivelò ciò che c'era al suo interno.

Era amore. Lei lo amava ancora.

Una parte della conversazione di addio che avevano avuto, le tornò alla mente.

''Nel momento in cui entrambi si vedono per come sono realmente, i cancelli dell'inferno si aprono''

Le sue parole non erano sbagliate. Lui le aveva detto addio perché il suo amore per lei era scomparso e lei era stata troppo impegnata ad odiarlo per accorgersi di esserne ancora innamorata. Ora iniziava a vedere tutto con chiarezza e le porte dell'inferno si aprirono.

Ne era ancora innamorata.

Tentò di arrestare le emozioni che stavano scorrendo, ma ormai erano completamente scoppiate, come lo sbocciare di un fiore. Non sarebbe riuscita a tornare indietro, ora.

''Ciò che un tempo era -semplicemente gustoso- dopo averlo mangiato diventa -ingordigia- e anche i gesti carini ci annoiano. Non c'è più il luccicare nei nostri occhi quando ci incontriamo. Odiamo tenerci la mano e baciarci non è diventato altro che la forza dell'abitudine.''

La notte del loro addio era profondamente sigillata nella sua memoria. Stava ricordando vividamente ciò che lui le disse e questi ricordi le strappavano il cuore. Non avrebbe mai più cercato casa sua con lo sguardo. Richiuse le persiane e si sedette. Era esausta, ma non aveva più la forza per piangere così si diresse verso il letto. Il giorno dopo avrebbe lavorato così necessitava di dormire. Impostò la sveglia, voleva solamente che tutto ciò fosse  frutto di un brutto sogno. Avrebbe voluto svegliarsi al mattino salutandolo, parlando con lui come se nulla fosse successo e avrebbe voluto raccontargli di quello strano sogno che aveva fatto in cui si erano lasciati.

Anche se era egoista

voleva ancora divertirsi con lui e mangiare insieme,

sforzarsi di tenergli la mano

anche se sarebbe stata priva di vita,

ascoltarlo dolcemente e guardarsi reciprocamente negli occhi

e baciarsi, anche se era soltanto la forza dell'abitudine..

Voleva solamente averlo accanto come al solito

Come un fiore che si sfalda sotto le gocce di pioggia che cadono

LA SVEGLIA

Anche oggi sono inzuppato di sudore

Mi sveglio e semplicemente non posso crederci

In quel sogno che si ripete ogni notte

Come una bugia, con freddezza tu mi lasci

Non posso crederci - le tue labbra

Non posso lasciarti andare -

Sento come se qualcosa mi toccasse la guancia

Non posso cancellarti

Spero che la sveglia suoni presto

Per svegliarmi da questo sogno

Spero che mandi via questa separazione

tornando indietro da questo incubo

Non posso scappare da questo orrendo sogno

che si è bloccato come se si fosse inceppato

Io spero che la sveglia suoni rumorosamente

e mi svegli presto

Svegliami

Hai detto che non era nulla per te (lasciamoci)

con queste parole che provengono da te

mi sono freddamente addormentato

sembra come se io potessi ancora sfiorare il tuo miraggio

Non posso crederci - il tuo profumo

Non posso cancellarti -

E' ancora avvolto nel mio abbraccio

Tutto ciò è solo un sogno

Io spero che la sveglia suoni presto

per svegliarmi da questo sogno

Spero che mandi via questa separazione

tornando indietro da questo incubo

Non posso scappare da questo orrendo sogno

che si è bloccato come se si fosse inceppato

Io spero che la sveglia suoni rumorosamente

e mi svegli presto

Nel mio incubo

ho perso la mia strada

Nel mio incubo, ho perso la strada

Non posso credere che ci stiamo lasciando

Così rifiuto questa separazione

So che ci stiamo lasciando,

questo momento non è un sogno

Non riesco a riconoscerlo

Non posso rimanere in questa realtà

Torna da me, questa realtà da incubo

Ho bisogno di te

Io spero che la sveglia suoni presto

per svegliarmi da questo sogno

Spero che mandi via questa separazione

tornando indietro da questo incubo

Non posso scappare da questo orrendo sogno

che si è bloccato come se si fosse inceppato

Io spero che la sveglia suoni rumorosamente

e mi svegli presto

Svegliami

JONGHYUN'S SKELETON FLOWER - ITALIAN VERSIONUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum