CAPITOLO CINQUE - GIULIETTA

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Una storia antica

''Amore...''

Emise un piccolo rumore.

Ed io non avevi mai conosciuto l'amore come una parola dal significato così meraviglioso.

Il nostro primo incontro

In una primavera passata, cinque anni prima, l'uomo stava passeggiando assieme al suo cane sulle rive del fiume Han.

''Ho camminato per un po' e cos'è questo?''

Il cielo, dapprima sereno e limpido, mutò ed una leggera pioggerellina cominciò a cadere. Era uscito di casa con abiti leggeri e la pioggia improvvisa lo irritò parecchio. Si guardò intorno alla ricerca di un negozio nel quale acquistare un ombrello ma aveva superato l'ultimo già da un po'.

''Tu non puoi fare le stesse cose che fanno le altre persone. Questo peggiora le cose. Avresti dovuto startene a casa con il tuo manoscritto.''

Per evitare la pioggia, corse verso una panchina con una piccola tettoia, assieme al cucciolo che fortunatamente non si era bagnato più di tanto. Poggiò il cagnolino tremante sul suo grembo accarezzandolo lentamente.

''Tutto bene? Danyi, anche io, non pensi anche tu che siamo usciti per il niente? Avresti potuto giocare tranquillamente in casa. Siamo usciti per sentirci entrambi meglio ma ora siamo entrambi bagnati.''

Il cagnolino , con fare giocoso, spinse il proprio muso sul volto dell'uomo annusandolo. Si nascose poi fra le sue ginocchia. Anche se non pioveva a dirotto, la pioggerella cominciò a farsi più persistente.

''Le tue gambe sono davvero corte, eh?''

Quella fu la prima volta che udì la sua voce.

''Cosa?''

Fu una situazione inaspettata. Un'apparizione inaspettata.

Si senti imbarazzato per via della domanda posta da una donna che non aveva mai visto prima.

''Intendevo il cucciolo. Che razza è?''

''Ah.. un Welsh corgi.''

''Quanto tempo ha?''

''Sei mesi. E' ancora un cucciolo.''

Una conversazione con una donna sconosciuta. Lei sembrava parlare e muoversi con naturalezza, tranquillamente, mentre lui provava ancora imbarazzo.

''Lo vedo.. Siete usciti sotto la pioggia senza portarvi un ombrello?''

''Ah, è la prima volta che esco con il mio cane.''

Si sentiva imbarazzato dalle domande che la donna gli poneva, avrebbe voluto alzarsi ed andarsene ma lei cominciò a toccare il cagnolino. Il cucciolo, che stava cambiando i dentini, iniziò a mordere la mano della donna giocosamente, in maniera divertente.

''Guardati! Nemmeno mi conosci. Ma tu sai cosa ti piace. Sei diverso dal tuo proprietario?''

''Che cosa? Ahahah.''

Rise nella maniera più impacciata e a disagio del mondo.

''Così.. qual è il tuo nome?''

''Oh, Danyi. Dan.''

''No, non lui. Qual è il nome del tuo proprietario, Danyi?''

Lei continuava a giocare con il cane. Sorrise radiosamente, Dan saltò giù dalle ginocchia del padrone ed iniziò a seguirla scodinzolando. A lei non sembrava importare di inzupparsi di pioggia. Mentre lei e Dan si allontanavano un po', lui rimase seduto sulla panchina ad osservarli. Con la pioggia che cadeva, osservava una insolita donna senza ombrello, sorridere al proprio cane.

JONGHYUN'S SKELETON FLOWER - ITALIAN VERSIONWhere stories live. Discover now