45) È ora di aprire gli cchi

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Non c'è peggior ceco, di chi non vuole vedere...

Con estrema lentezza sciolgo l'abbraccio e di colpo il freddo e il vuoto mi avvolgono, subito la mente torna a fare mille congetture e a porsi molti interrogativi.
Come può aver detto una frase tanto importante a me?
Come può continuare a restare con una persona autolesionista?
Come può anche solo guardarmi con tanta ammirazione?
Lui non sa cosa ho fatto, non sa che come una codarda e egoista sono scappata da quella casa, lasciando mia madre nelle mani di quel verme.
Lui non sa fino a che punto ero disposta a spingermi pur di non rivederlo...
Lui non sa che mostro si nasconde in fondo alla mia anima e temo non possa capire le scelte fatte, non sa che cicatrici invisibili porti il mio cuore e temo non possa capire e sopportare i disagi che ne conseguono, che influiscono costantemente nel modo di rapportarmi gli altri.
Torno al presente, quando sento le sue dita poggiarsi sulla fronte tra le sopracciglia e si muovono avanti e indietro.
Lo guardo perplessa e mordo il labbro inferiore imbarazzata per essermi persa di nuovo tra mille pensieri davanti a lui.
Alex piega le labbra in un lieve sorriso.
" Volevo toglierti queste rughe, che ti si formano sempre quando pensi troppo."
Sul serio se n'è accorto?
Accenno un debole sorriso e nello stesso istante non riesco a trattenere uno sbadiglio.
" Scusa"farfuglio, sedendomi sul letto, troppo stanca anche solo per reggermi ancora in piedi.
"Non devi scusarti, sono stanco anch'io" afferma, avvicinandosi e chinandosi per posare le labbra sulla fronte, dove poco prima c'erano le sue dita e provocandomi una strana sensazione allo stomaco e uno strano stato di protezione.
Appena torna ritto, metto le mani sulla bocca sentendomi in colpa.
" Oddio scusa... per colpa mia ti ho fatto fare..." e guardo l'ora sul cellulare accanto.
" le tre del mattino!" constato mortificata e sorpresa da quanto il tempo voli in sua compagnia.
"Non importa, sono dove voglio essere... ricordi?" dichiara, sbadigliando a sua volta e sedendosi accanto.
Un'idea mi balena per la mente...
So che non dovrei farlo, so che potrei illudere lui e me stessa, e so che mi caccerei nei guai rischiando di bruciarmi, ma a quest'ora della notte e con la mente confusa e la stanchezza insostenibile, decido di buttarmi.
"Visto che è ormai notte inoltrata... ti va di restare a dormire?" Sussurro calcando sull'ultima parola.
Alex inarca le sopracciglia e studia qualche istante il mio viso, come in attesa di un ripensamento e appena capisce che non scherzo, si toglie le scarpe lanciandole ai piedi del letto e si sdraia a pancia in su, picchiettando sulla parte vuota accanto a lui.
Lo imito sfilando le scarpe e lanciandole da qualche parte nella stanza e sdraiandomi sul materasso, mantenendo una certa distanza tra i nostri corpi.
Alex spegne la luce e subito dopo le sue braccia mi circondano la vita.

*~*~*~*~*~*~

Al mattino seguente...

Dopo un risveglio traumatico, dovuto alle poche ore di sonno, il mio umore è migliorato grazie alla colazione in camera che Alex ha pensato di ordinare per entrambi.
Finito di  mangiare e dopo una sistemata per rendere decente il mio aspetto, vado verso di lui per ringraziarlo e chiedergli se gli serve un passaggio per andare a casa, ma resto confusa dalla sua espressione.
Alex sospira, passa una mano tra i capelli e le labbra disegnano una linea retta e lo sguardo serio.
"Credo che sia arrivato il momento che tu mi dia delle spiegazioni..."

Ecco lo sapevo!
Sapevo, anche se speravo con tutta me stessa il più tardi possibile, che prima o poi saremmo arrivati a questo punto, al punto in cui  tutto finisce, tutto si distrugge.
Poggio le mani sui fianchi e deglutisco, mi mordo le labbra, ma alzo la testa e
schiarisco la voce per sembrare più autoritaria.
"Davvero? Sei sicuro di ciò che vuoi?"

Nonostante il mio tono severo e l'atteggiamento poco accomodante, il suo sguardo si addolcisce e noto l'accenno di un sorriso sulle sue labbra.
Si avvicina e prende la mia mano tra la sua e incastra il suo verde nel mio azzurro.
" Mai stato più sicuro in vita mia"
"Vorrei capire cosa ti tormenta, cosa ti spinge a farti del male e cosa ti impedisce di lasciarti andare..."
Stacco bruscamente il contatto delle nostre mani e indietreggio di qualche passo, sentendomi soffocare, come
se la stanza in cui stiamo, sia divenuta troppo piccola.
La sicurezza di poco fa, sembra avermi abbandonata lasciando il posto alla paura, la forza fisica mi abbandona anch'essa lasciandomi in balia di tremori.
Mi siedo a terra, piegando le ginocchia e portandole al petto e mi prendo la testa tra le mani, spaventata dalle sue parole.
Alex si siede accanto e mi accarezza i capelli.
" Non ti farei mai del male, per favore fidati, voglio aiutarti..."
Alzo la testa di scatto e volto lo sguardo infuocato verso di lui.
" Non voglio il tuo aiuto!"
Il suo sguardo sembra deluso, toglie la mano dalla testa e resta in silenzio, come se stesse riflettendoci .

"Perché credi che insista tanto? Perché credi sia ancora qua, dopo i tuoi continui rifiuti?"
" Sinceramente me lo sono chiesta anch'io un sacco di volte..." rispondo amara.
Alex si alza in silenzio e senza degnarmi di uno sguardo raggiunge la porta, ma prima di aprirla si volta nella mia direzione e incontro i suoi occhi tristi e lucidi.
" È meglio che apri gli occhi...prima che sia troppo tardi."
Abbassa la maniglia ed esce.
Mi alzo di scatto e gli corro dietro, trovandolo nel corridoio, mi fermo ad un millimetro da lui, poggio la mano sulla spalla e lo faccio voltare bruscamente.
Vorrei dirgli così tante cose...
Vorrei dirgli quanto ho sofferto, quanto ho dovuto subire, quanto sia difficile per me parlare del mio passato.
Vorrei dirgli quanto la sua presenza sia  importante per me, quanto mi senta bene accanto a lui e tutti i problemi sembrano sparire. Vorrei dirgli che semplicemente con il suo sorriso illumina tutto intorno, che il suo sguardo limpido mi fa sentire a casa... ma le parole rimangono lì, bloccate in gola.
Alex resta in silenzio e non vedendo alcuna reazione da parte mia, si volta e se ne va, lasciandomi sola.

Ciaoo!
Sono stata cattiva vero??
😭😭
Mi viene da piangere!!
I nodi vengono al pettine ed è ora per Monica di prendere una decisione una volta per tutte o finirà per perdere Alex .
Sempre che non sia troppo tardi...
Dovrà scegliere se restare nella sua bolla sicura di solitudine o buttarsi e rischiare.
Che accadrà secondo voi??
Baci 💋

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