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31 dicembre

"l'hai baciato come regalo di compleanno?" chiese jimin ad hoseok, guidandolo al suo appartamento, così da poter vedere insieme l'inizio del nuovo anno.

"no, siamo usciti come amici, come avrebbe fatto chiunque al compleanno di qualcuno," rispose hoseok, facendo un piccolo broncio e poggiandosi il viso sulle mani.

"beh, ti sei confessato?"

"...no, ho altri 45 giorni, no?" chiese hoseok a jimin ma in realtà avrebbe voluto farlo così da cacciarsi il pensiero.

il rifiuto non era una cosa nuova per lui, quindi non sarebbe stato diverso, ma aveva appena iniziato a creare un'amicizia con il ragazzo e non voleva perderla.

"oh capisco, hai un piano per quando torneremo a scuola?" chiese jimin al più grande, muovendo le sopracciglia.

"..no?"

"beh, allora faccio io, sembra che dovrò inventarmi un piano per la tua confessione," jimin sorrise, parcheggiando l'auto.

"oh dio, per favore no," il più grande implorò il suo migliore amico, sapendo che non sarebbe servito a niente, dato che l'avrebbe fatto lo stesso.

jimin aprì la porta dell'appartamento, togliendosi le scarpe e lasciando la porta aperta per hoseok, appendendo il cappotto e controllando l'ora sul telefono. '11:49 quasi l'anno nuovo’ pensò.

il più piccolo camminò nel salotto e aprì la televisione in un canale in cui veniva sganciata la palla che rappresentava l'anno nuovo, e guardò la folla nella luce fioca che proveniva dallo schermo.

hoseok chiuse la porta, mettendo le scarpe e il cappotto dove li aveva messi precedentemente jimin, camminando verso di lui e buttandosi sul divano.

mentre aspettavano la mezzanotte, jimin decise di fare conversazione, "quindi, quali saranno i tuoi propositi per l'anno nuovo~ sai, oltre a confessarti finalmente a taehyung."

hoseok colpì scherzosamente jimin e pensò prima di aprire la bocca per parlare, "credo perdere peso? sto ingrassando, e voglio avere un corpo perfetto prima di confessarmi a tae."

jimin scosse la testa, "non sei grasso hobi, non dire robe del genere." hoseok alzò le spalle, la gente a scuola lo chiamava grasso, quindi perché non avrebbe dovuto credergli?

erano le 11:59 e hoseok e jimin sembravano bambini, contando fino alle 12.

"quattro."

"tre."

"due."

l'orologio cliccò, la palla cadde, la folla urlò più forte dentro li schermo della tv, hoseok e jimin fecero scoppiare piccoli cannoli di coriandoli, ormai ovunque sul pavimento, era un nuovo anno, sarebbero successe nuove cose, quell'anno sarebbe potuto essere migliore o peggiore dello scorso.

hoseok avrebbe potuto essere rifiutato o avrebbe potuto avere il fidanzato che aveva sempre voluto. avrebbe potuto smettere di essere così imbarazzante e farsi nuovi amici oltre a jimin, o avrebbe potuto tenersi stretto l'unico amico che aveva e godersi la sua compagnia.

'quarantaquattro giorni,’ pensò hoseok fra sé.

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