Lasciami entrare.

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Almeno trenta dei suoi uomini lo seguirono come un gregge di pecore al pascolo, guidate dal loro pastore, altri dieci rimasero fuori a pochi metri dall' ingresso sui pesanti veicoli dei Salvatori, probabilmente a detta di Negan. Un vagante squarciò il silenzio che si era creato con il solito e tipico ringhio, aprendo e chiudendo ritmicamente le mandibole e facendo schioccare i robusti denti tra loro. Arat mirò alla testa dell' errante con il fucile, ma venne fermata con un gesto della mano di Negan.
<< Non sprecare munizioni, Arat. E' uno solo.>>, affermò il capo dei Salvatori.
Negan mosse qualche passo verso il non morto, che protese le braccia verso di lui, provando ad afferrarlo; Lucille sfondò il suo cranio marcito dalla decomposizione ancor prima che le mani viscide del vagante sfiorassero la giacca di pelle di Negan.

<< Visto, ragazzino? Forte eh?>>, esclamò con un sorriso sornione ciondolandosi all' indietro.
Carl non rispose. Nemmeno avrebbe saputo cosa rispondere. Uccidere gli erranti era ormai una quotidianità. Si limitò a guardarlo con sguardo accigliato e al contempo rassegnato dall' interno di Alexandria.

Forse avrei dovuto ucciderti, quando ne ho avuto l'occasione. Saremmo stati tutti molto meglio adesso. Ma non posso, non voglio.

<< Bene, bene, bene...>>, cantilenò Negan, guardandosi intorno, come se fosse la prima volta che vedesse Alexandria, sempre con quel sorriso entusiasta stampato in faccia. << Dov'è Rick?>>, domandò subito dopo.

Il sorriso scomparve, il volto divenne quasi più cupo e scuro, incredibilmente serio. Negan era imprevedibile, Carl, e chiunque altro ci avesse avuto a che fare, lo sapeva bene. Non lasciava mai trasparire nulla, nessuna idea, nessun pensiero, nessuna emozione: sapevi solo quel che ti diceva esplicitamente, il resto era nebbia. Era un tono che non ammetteva ne repliche ne scuse, esigeva soltanto una risposta.

<< Allora?>>, fece Negan avvicinandosi ulteriormente, sino a trovarsi a meno di un metro di distanza dal ragazzino.
Carl ebbe il coraggio di alzare il capo e incrociare lo sguardo di Negan. Era forse lo stesso sguardo che aveva avuto quella notte, quando aveva massacrato Glenn e Abraham sotto gli occhi di tutto il gruppo.
<< Oh, beh... noi... credevamo che sareste...>>.
<< Tornati tra una settimana.>>, terminò Negan al posto suo.
Carl annuì col capo.
<< Beh, mi mancavate, voi poveri stronzi.>>, disse sogghignando. << E comunque, la mia domanda era un' altra, ragazzino.>>, aggiunse tornando nuovamente serio e sporgendosi verso Carl.
Il ragazzo indietreggiò istintivamente, senza alzare lo sguardo. Aveva già affrontato Negan da solo, al Santuario, aveva mitragliato cinque dei suoi uomini e aveva minacciato di ucciderlo più volte. Probabilmente se si fossero incontrati nella foresta, faccia a faccia, Carl avrebbe reagito nello stesso identico modo, senza preoccuparsi di ciò che gli sarebbe potuto succedere, ma non lì, non ad Alexandria.

<< E' fuori a cercare delle provviste per te.>>.
<< Fantastico. Aspetterò.>>.
<< E' andato molto lontano. Potrebbe non tornare oggi.>>.
<< Oh, non ho alcuna fretta, ragazzino. Ho già detto che aspetterò. Anche tutta la notte. In fondo, qui è davvero un bel posto!>>, esclamò sorridente il capo dei Salvatori.
Alexandria gli piaceva molto come comunità, al contrario di Hilltop e il Regno, che considerava quasi un agglomerato di campi recintati da delle cinta murarie. Alexandria era uno scorcio di città: al suo interno, nonostante tutti quegli anni, sembrava che l'apocalisse non fosse mai sopraggiunta in quel piccolo scorcio di paradiso.
Alexandria era un bel posto, ed era sua. Le persone al suo interno, erano sue.

La sete di potere che aleggiava nella mente di Negan lo accecava di rabbia quando qualcuno, dei suoi uomini o meno, cercava di usurpare il suo posto da re e padrone assoluto.

Rick Grimes, lui ci aveva già provato diverse volte. Ambarabacciccìcoccò era una stronzata, la stronzata più grande che avesse mai fatto in tutta la sua vita.

Negan aveva già scelto chi uccidere quella notte, e sebbene Rick avesse letteralmente distrutto uno dei suoi avamposti migliori, aveva scelto di non ucciderlo, non davanti a quel ragazzino, che non era altro che Carl. Si odiava con tutto se stesso, quando il suo cuore ormai indurito come il marmo riusciva ancora a provare empatia e pietà. Si odiava per tutte le volte che avrebbe potuto uccidere Rick, ma non lo aveva mai fatto. Si odiava quando era da solo, quando nessuno poteva vederlo, e poteva togliersi quell' armatura caratteriale, che lo proteggeva all' esterno ma lo logorava all' interno. Probabilmente si odiò anche in quel momento, sentendosi un fottuto stronzo nel comportarsi in quel modo con un ragazzino.

Al solo pensiero che Negan sarebbe probabilmente restato ad Alexandria per tutta la notte, Carl si sentì un groppo alla gola che gli mozzò il respiro. Non avrebbe saputo come spiegarlo a suo padre, quando probabilmente l'indomani sarebbe tornato insieme ad Aaroon e si sarebbe trovato i furgoni dei Salvatori ad attenderlo davanti al cancello principale. Il capo dei Salvatori aveva preso a passeggiare nei dintorni con fare disinvolto e disinteressato, senza nessun interesse particolare, fischiettando. Quel fischio maledetto, una lugubre nenia di morte.

<< Ah, ragazzino!>>, esclamò girando vorticosamente su se stesso, ponendosi di fronte al giovane Grimes. << Sai, apprezzo davvero molto lo sforzo che sta facendo tuo padre. Ma come ben sai... io e i miei uomini non abbiamo di certo spostato il culo solo per farci una vacanza qui...>>, continuò.
<< Che cosa diavolo vuoi?!>>, fece Carl, alzando notevolmente la voce, indispettito.

Lo sguardo di Negan divenne gelido, anche se le sue iridi erano notevolmente scure. Carl si maledisse. Si maledisse con tutto se stesso per aver risposto in quel modo, per aver dato ascolto all' istinto. Sarebbe morto qualcuno, ora. Per colpa sua. Se fosse servito davvero, l'avrebbe supplicato di non fare nulla, ma con Negan le preghiere e le suppliche andavano quasi sempre a vuoto, finendo con l'irritarlo ancora di più.
<< Non avete nulla per Noi?>>.
<< N-no.>>, riuscì a balbettare Carl.

Se fino a pochi secondi prima l'impulso principale che fremeva nella mente di Negan era stata quella di aprirgli il cranio con Lucille, ora sarebbe stato quello di scusarsi ironicamente, con una delle sue solite battute. Quel ragazzino gli piaceva, aveva fegato, nonostante la tenera età, e non gli piaceva vederlo ridotto a una pecora impaurita.

<< Beh... se non hai nulla per Noi... vorrà dire che prenderò io qualcosa. O Qualcuno.>>, sussurrò all' orecchio di Carl.<< Quindi... dov'è Olivia? Dannazione, la limonata è il suo forte. Oh beh, anche io sono molto bravo a limonare, comunque.>>. 





Ebbene Walkers, ecco il secondo capitolo! Grazie di tutti i commenti positivi lasciati al primo capitolo, ed anche per le stelline lasciate. Che ne pensate del continuo di questa storia? 🙈E'la prima ff che scrivo di mio pugno, quindi i vostri commenti mi aiutano tanto!☺️

Un bacio zombesco, al prossimo capitolo!🧟‍♂️💘

Save me, I will save youWhere stories live. Discover now