Save me, I will save you

La cosa giusta.

Lo sguardo di Maggie si fece più severo, quasi di rimprovero. Il solo nome di Negan le riportava alla mente il ricordo del marito massacrato sotto il suo sguardo, il suo cranio sfondato sai due primi potenti colpi, l'occhio balzato fuori dall' orbita e le sue ultime parole prima di essere colpito nuovamente. Odiava quell' uomo con tutta se stessa, con ogni particella del suo corpo, e il sapere di non essere riuscita a ucciderlo la tormentava, come l'immagine della testa di Glenn ormai ridotta a una poltiglia rossa e calda sul terreno di quello spiazzo sassoso.

Le pareva di non riconoscere più Rick; Rick non si era mai arreso, ne tantomeno sottomesso: ne al Governatore, ne a Terminus, ne tantomeno con i Lupi che avevano invaso Alexandria. Perché si stava arrendendo al volere di Negan?

<< Non voglio avere niente a che fare con quell'uomo.>>, rispose freddamente la donna.
<< Maggie.>>, fece Rick richiamando la sua attenzione.<< Possiamo trovare un accordo, qualcosa di comune a tutte le comunità.>>.
<< E come? Con Negan che chiederà ogni volta di più? Dovremmo lavorare per lui? Rischiare di morire per lui? In cambio di che cosa?>>.
<< Sarebbe una decisione comune a tutte le comunità: Hilltop, Alexandria, il Regno e il Santuario. Non ci sono più molti vivi in giro, se continuiamo a ucciderci tra di noi non resteranno che morti!>>.
<< Non sarebbe morto nessuno se avessimo colpito l'avamposto giusto, quella notte.>>.
<< Margaret, forse ha ragione Rick.>>, intervenne Gregory.<< In fondo potrebbe esserci un guadagno reciproco per tutti, Holltop potrebbe prosperare di più e...>>.
<< I Salvatori non devono avere nessun vantaggio.>>, precisò Maggie.
<< Dicevo solo che forse potremmo smetterla di guardarci indietro, provare a guardare verso il futuro.>>.
<< Che razza di futuro vedresti? L'unico futuro che vedo io è un futuro con Negan morto e sepolto sotto dieci metri di terra.>>.

Le parole di Maggie suonavano fredde e irremovibili come la persistenza della tempesta. Un accordo considerato valido dalla stretta di mano due due leader, mandato in fumo da un terzo, avrebbe scatenato una guerra: una guerra che Alexandria era destinata a perdere.

Gli uomini di Negan erano quasi il triplo più numerosi, più armati e più protetti all'interno delle spesse mura cementate del Santuario, e vantavano di un leader tutt'altro che stupido.

Negan conosceva ogni più minuscolo angolo del territorio circostante, che includeva anche Alexandria, e avrebbe saputo colpire nel punto giusto e più debole delle mura per abbatterle senza problemi e creare un varco per i vaganti ancora più grande.

Il cancello principale della comunità era stato sfondato, e ora veniva retto a malapena con delle impalcature rudimentali e per nulla sicure. Ci sarebbero voluti mesi per riportarlo alla sua resistenza originale, trovare i pezzi e gli ingranaggi giusti da sostituire sarebbe stata una vera impresa la fuori, con l'autunno e il successivo inverno alle porte. Il gelo avrebbe presto impedito gran parte dei lavori, rallentandoli se non addirittura bloccandoli. Erano pochi gli uomini ad Alexandria che si intendevano anche minimamente di architettura, al di fuori del marito di Deanna ormai morto. Cosi poche braccia non avrebbero fatto in tempo a riparare un cancello così imponente in meno di due mesi.

Rick lo sapeva. Ne era consapevole.

<< Che cosa pensi di fare?>>, domandò dopo una lunga paura di silenzio.

Maggie inizialmente non si voltò nemmeno: era stufa di impegnare la sua mente già stanca in quell'argomento futile e che non le interessava minimamente: la sua risposta e le sue opinioni non sarebbero cambiate.

<< Mi piacerebbe avere una risposta.>>, ripetè lo sceriffo, questa volta con un leggero accenno di seccatura nella sua voce.

La donna si voltò con un'espressione accigliata.