Philophobia

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"Dai Mikey smettila!" Protestò Luke nel momento in cui il tinto gli sporcò per l'ennesima volta la punta del naso con il suo cono gelato alla fragola. Michael rise nel vedere il piccolo pulirsi con un fazzoletto, trovandolo decisamente adorabile. Tuttavia, il biondo mise il broncio, girando la testa per non guardarlo.

"Sei tenero quando ti arrabbi" Esordì sorridendo, facendogli spostare lo sguardo su di lui per guardarlo negli occhi.

"Non fare il ruffiano Clifford, sono offeso!" Borbottò, facendo il labbruccio, cosa che non fece altro se non far sorridere di più il maggiore. In tutta risposta, quest'ultimo finì in fretta il suo gelato solo per prenderlo dalle cosce e sollevarlo, facendogli scappare un piccolo urletto. Il ragazzo si aggrappò a lui, non volendo cadere.

"Mikey! Mettimi giù!" Protestò, non accennando però a dimenarsi.

"Abbracciami, Lukey" E il biondo, senza farselo ripetere due volte, lo abbracciò, allacciando le braccia intorno al suo collo. Rimasero così per alcuni minuti, prima che il piccolo parlasse nuovamente.

"Tu hai una fobia, Mikey?" Il tinto rimase leggermente scioccato all'udire quelle parole, non sapendo cosa rispondere inizialmente. Si, ne aveva una, ma non poteva dirlo a Luke.

"No piccino, non credo di averne una" Mentì, semplicemente perché lui soffriva di philophobia, ovvero la paura di innamorarsi. Eppure, inconsapevolmente, lo stava già facendo.

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