Mnemofobia

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Luke era strano.
Decisamente strano.
Erano più di due settimane che non sorrideva più, anche se Michael faceva di tutto per lui. Passavano tutti i pomeriggi insieme, il tinto lo portava ovunque, ma il biondo non accennava neanche un sorrisino. Cosa gli era successo? Cosa lo rendeva così triste?

"Luke?" Lo richiamò il maggiore, facendolo fermare nel bel mezzo marciapiede.

"Dimmi" Disse apatico, come sempre. Il ragazzo si morse il labbro, avvicinandosi a lui.

"Perché sei così triste ultimamente?" Gli chiese, facendogli però scuotere la testa.

"Non sono triste"

"Non mentirmi Luke. Non sorridi più, non ridi più, sei sempre triste nonostante io faccia di tutto per renderti felice. Mi manca il tuo sorriso piccino, ti prego, dimmi che cos'hai" Sembrava quasi una supplica quella, e forse un po' lo era. Gli occhi di Luke si riempirono di lacrime e scoppiò a piangere, venendo subito abbracciato da Michael.

"Mio padre è tornato" Sussurrò, facendogli sgranare gli occhi. Il padre di Luke era un emerito coglione, aveva tradito sua madre e picchiava continuamente il figlio quando era più piccolo, fin quando Liz non ebbe il coraggio di denunciarlo e finí in galera. A quanto pare aveva scontato la pena.

"Ho paura che succeda di nuovo Michael, ho paura di vivere di nuovo l'incubo che ho vissuto dieci anni fa" Pianse, facendo aumentare la stretta del maggiore.

"Non accadrà Lukey, ci sono io a proteggerti. Hai paura dei ricordi, mnemofobia per l'esattezza, hai paura che succeda nuovamente ciò che è successo in passato, ma non preoccuparti. Ci sono io con te e ci sarò sempre. Nessuno ti toccherà piccolo, te lo prometto"

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