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Changbin mise in carica il telefono di Felix vicino alla sua postazione in modo da non perderlo di vista. Era tornato in laboratorio, e stava decorando una torta di panna e fragole. Amava fare i dolci, ma non ne andava matto.

Mentre faceva ciò, la sua mente ripercorreva gli avvenimenti della mattinata, continuando a sorridere. 

Era di buon umore, più del solito.

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Verso le 13 Felix fece capolino nella pasticceria e Changbin non era al bancone. Sbuffò, poi si avvicinò ad una cameriera.

"Scusi sto cercando Changbin"

La giovane lo scrutò, poi sorrise "certo lo vado a chiamare" spari dietro una porta ricomparendo pochi istanti dopo "arriva subito" detto questo girò i tacchi e rivolse la sua attenzione a dei clienti appena arrivati.

Changbin uscì sorridente dalla porta con il telefono e il caricabatterie tra le mani, lo porse a Jimin e prima di dargli il tempo di ringraziarlo lo fermò con una richiesta.

"Sto per andare in pausa, ti va di pranzare con me?"

Felix sbattè un paio di volte le palpebre prima di guardarlo attentamente, mentre un sorriso malizioso gli sfiorò le labbra 

"Che fai ci provi? Mi conosci solo da stamattina" 

Changbin alzò un sopracciglio divertito, non pensava che un tipetto del genere fosse così diretto.

La cosa lo lasciava estremamente divertito, aveva pensato fosse un tipo timido e di poche parole, ma evidentemente si sbagliava.

"Chissà, potrebbe essere" – "Allora pranzi con me?"

"Se prometti di non saltarmi addosso ... si."

Changbin schioccò la lingua sul palato, poi si tolse il grembiule e la targhetta con il nome.

"Prendo la giacca" e sparì dietro la porta da cui era entrato, uscendone poi subito.

Uscirono dal locale e Changbin si diresse verso la sua auto.

"Ci conosciamo da stamattina e già mi porti nella tua auto?" cantilenò Felix divertito.

Changbin rimase quasi spiazzato di fronte alla sua sfacciata battutina, beh non aveva tutti i torti.

"Beh, gli uomini con la macchina fanno colpo, ma se preferisci possiamo andare a piedi" disse sorridendo.

"No, vada per la macchina" Aprì l'auto con il telecomando e salirono a bordo

"Hai preferenze? Sushi, italiano oppure dei panini?" mise l'auto immobile, spettando la risposta di Jimin.

"Va bene tutto, anche se il sushi mi attira di più"

"Vada per il giapponese allora"

Il tragitto fu breve, nel frattempo parlarono del più e del meno.

Changbin aveva scoperto che Jimin studiava alla facoltà di economia, che era figlio di un imprenditore e che quindi stava studiando per lavorare nell'azienda di famiglia .

"Non sembri entusiasta"

"Non ho avuto molta scelta, ma va bene così"

"Quanti anni hai?"

"20, tu?" Felix poso il suo sguardo sul viso di Yoongi concentrato nel parcheggio. Aveva un sopracciglio alzato e lo sguardo rivolto allo specchietto.

"25" Uscirono dall'auto e si diressero all'entrata, aprì la porta facendo passare prima Jimin che divertito non si trattenne da un ennesima battutina.

"Guarda che non sono una dama"

"Non ti facevo così loquace stamattina"

"L'apparenza inganna"

///

Stavano iniziando a mangiare quando Jimin notò una cosa al dito di Changbin, precisamente all'anulare.

Una fede.

Quella notizia gli arrivò come una secchiata di acqua gelida, ci aveva provato spudoratamente con uomo, per di più sposato.

"Sei sposato" 

L'umore del ragazzo era nettamente cambiato esattamente come quello di Changbin, che per tutta la mattinata se ne era completamente dimenticato.

Felix prese tra le bacchette il sushi e se lo portò alle labbra.

Changbin lo fissava, la gola gli si era seccata all'improvviso, la bacchetta a mezz'aria e la bocca aperta.

"Si"

Come aveva fatto quel ragazzo a rapirlo così? In realtà aveva fatto tutto lui. Lui aveva fatto un disastro quella mattina, si era offerto di caricargli il telefono e lo aveva invitato a pranzo.

Nonostante sapesse dove voleva andare a parare e sapeva che era sbagliato perche era sposato, ogni volta che il ragazzo si allontanava , si sentiva come impossibilitato dal lasciarlo andare.Era estremamente attratto da lui. Non gli era mai successo, non solo perché non aveva mai provato nulla per uomo, ma anche perché non aveva mai avuto una sensazione simile nemmeno con una donna.

Lui e Yeji erano sposati da 3 anni. 

Lei lo amava. 

Lui le voleva bene.

Continuava ad osservare Felix, i suoi movimenti eleganti , i suoi occhi che lo avevano incatenato.

"Scusa se ti ho dato un' impressione sbagliata" disse posando le bacchette "Non so bene cosa mi sia preso. Tu sei così .." sospirò .

Felix nel frattempo aveva smesso di mangiare anche lui ascoltando le parole del corvino.

"Sono sposato e non posso, anche se vorrei."

Si fissarono a lungo poi vide Felix mettere da parte il piatto.

"E' meglio che vada. Oggi pomeriggio ho lezione"

"Ti accompagno aspetta"

In auto il silenzio regnava. Non si dissero una sola parola. Felix guardava fuori dal finestrino mentre Changbin guardava la strada e ogni tanto si girava per osservarlo silenziosamente.

Il suo profilo era così dolce, totalmente diverso dal suo carattere, o almeno da quello che aveva potuto conoscere, i suoi capelli sembravano seta, la sua mano a cui poggiava il mento era curata e la sua pelle lattea risplendeva sotto i raggi solari.

"Verrai ancora alla pasticceria?"

"Non credo"

"Prometto che non ti rovescerò nulla addosso" sorrise.

Changbin fermò l'auto in una stradina dietro al locale.

"Non è per quello"

"Guarda che non ti infastidirò, promesso"

Felix si girò verso di lui e lo guardò negli occhi. Sembrava quasi nervoso.

"Tu no, ma io si" detto questo afferrò Changbin per la cravatta e lo attirò in un bacio passionale quanto dolce. 

L'altra mano si posò sulla guancia del corvino, che prima sorpreso, ora stava lentamente ricambiando al bacio. Slacciò la cintura e circondò con un braccio il bacino di Changbin e l'altra la infilò tra i suo capelli.

Le labbra ci Felix erano morbide e non erano inesperte così come sembravano.In poco tempo si lasciò andare lasciando da parte la ragione.

Sapeva che stava sbagliando, ma quel ragazzo lo aveva rapito da quando aveva incontrato i suoi occhi.

Silky Where stories live. Discover now