3.1

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Un suono fastidioso aveva invaso la camera da letto dove Changbin e Yeji dormivano ancora.

La mano del corvino scivolò placidamente fuori dall'ammasso di coperte per spegnere la sveglia. Dopo pochi minuti con un sonoro sbuffo si scostò le coperte di dosso. Di solito andava volentieri a lavoro, ma quella mattina avrebbe pagato pur di rimanere a letto, ma doveva ultimare i preparativi per la consegna al ristorante cinese.

Si sentiva senza energie, spossato e stressato. Arrivato in bagno si fissò nello specchio: aveva una faccia orribile. Un cadavere era più presentabile. Si lavò la faccia e i denti per poi pettinarsi svogliatamente i capelli. Infine si vesti velocemente e si diresse in cucina dove lo aspettava il suo amato espresso.

Arrivò in laboratorio, aveva un'ora prima che aprisse il negozio e doveva infornare le brioches e riempire alcune paste.

Qualche minuto dopo di lui arrivò anche Chan, che alla mattina si occupava di riempire le vetrinette dei dolci.

"Buongiorno Changbin"

"Ciao Chan"

Chan guardò stranito Changbin, che di solito era abbastanza allegro già alle 6.00 del mattino.

"Tutto bene Binnie?"

"Si, ho solo dormito male" disse mentre riempiva una dozzina di cannoli con crema pasticcera.

"Ok, allora porto questi di là" e si diresse in negozio con un vassoio pieno di varie paste.

"Dopo puoi portare anche questi grazie"

"Va bene"

Appena furono sfornate le ultime brioches e riempite tutte le vetrinette Chan e Changbin si fecero un caffè attendendo l'orario di apertura e l'arrivo di un altro cameriere.

"Senti, io ti conosco da tanto tempo. A me puoi dire tutto"

Changbin sospirò come arreso. Si vedeva lontano un miglio che c'era qualcosa che non andava e poteva fingere con gli altri, ma non con il suo migliore amico.

"Ho ... discusso con Yeji. Beh più che una discussione è stato un vero e proprio litigio."

"Capita di litigare. Ma sembri molto giù. Per cosa avete discusso?"

Changbin bevve il caffè in un paio di sorsi e poggiò la tazzina sul tavolino giocherellandoci nervosamente.

"Vuole adottare un bambino"

Chan rimase un attimo interdetto per sospirare

"Non te ne aveva parlato vero?"

"No. Ma come se non bastasse, non si rende conto che fa tutto da sola. Mi taglia fuori da tutto e io non c'è la faccio più."

"senti, non ti arrabbiare ... ma,... per caso ... ecco"

"Cosa?" Chiese esasperato

"Non è che per caso c'entra quel ragazzo che vedo spesso?, sai non ti avevo mai visto così ... interessato"

"Ti riferisci a Felix?"

"Felix? È cosi che si chiama? Che nome carino" sorrise lui per poi tornare serio .

"Guardami negli occhi" – "C'entra quel ragazzo vero?"

"In parte..." Sbuffò "Ma ... tra me e Yeji non è più come prima, da molto tempo ormai. È come se qualcosa si fosse spezzato ... tra di noi. Più che marito e moglie sembriamo due coinquilini" – "nemmeno si rende conto che ho sofferto anche io; e se non ci fossi stato tu ... non so come avrei fatto" sussurrò.

"Io ... non mi sento pronto. Non ora. Non in questo momento, sono troppo confuso"

"Qualunque cosa tu decisa io ti starò sempre vicino. Ti voglio bene Changbin."

"Cosa devo fare?"

"Segui il tuo cuore, lui non sbaglia mai."

Silky Donde viven las historias. Descúbrelo ahora