Stavo camminando verso casa, immerso nei miei pensieri, pensavo a quanto lui significasse per me, a quanto avrei voluto passare la mia vita intera con lui, a quanto lo amassi, poi però una notifica interruppe i miei pensieri, era lui, mi si illuminò il viso.
"Domani alle 7:10 alla fermata del tram che andiamo a scuola insieme, ok?" Lui
Nonostante fosse ormai abitudine per noi incontrarci per andare a scuola insieme, mi faceva un immenso piacere il fatto che fosse lui a chiedermelo, che fosse sempre lui a chiedermi di fare le cose, che fosse sempre lui a scrivermi per primo.
Arrossii e poi risposi: "va bene, a domani Yuta."
"A domani Sicheg!" lui
Tornai a casa felice e spensierato.
Quella mattina arrivai per primo alla fermata, erano le 7:10, lui non c'era, ma andava bene aspettare, l'importante è che dopo avrei potuto rivedere il suo viso e sentire la sua voce. Aspettai altri 10 minuti, preoccupato presi il telefono e proprio mentre mi affrettavo a scrivergli lui arrivò e dentro di me sentii un grande sollievo ed una felicità assoluta, quell'angelo era davanti a me.
"Scusami, aspetti da tanto?" disse lui preoccupato
"No, l'importante che sei qui adesso, ora però faremo tardi a scuola..." dissi io
"Cavolo, mi dispiace tantissimo Sicheng." lui
"Figurati, posso chiederti come mai hai fatto tardi?" dopo aver chiesto mi pentii subito perché non erano fatti miei.
"Il mio gatto non era a casa questa mattina, l'ho cercato per tutto il quartiere ma niente." disse lui con gli occhi spenti
"... mi dispiace Yuta..." mi dispiaceva vederlo cosi, allora mi venne in mente un'idea: "Mhh senti, siccome non faremo mai in tempo ad arrivare a scuola, potrei aiutarti a cercarlo, va bene?" Chiesi io con la speranza che dicesse di sì
"Se non è un disturbo ecco..." disse lui grattandosi il capo
"Figurati, per te questo ed altro!" io
"Sei proprio un buon amico Sicheng!" Esclamò lui
Amico, per lui era solo questione di amicizia, odiavo quella parola, odiavo quando la pronunciava, mi disturbava, ma era pur sempre Yuta, non potevo dirglielo, almeno non ancora.
"Andiamo?" chiesi lui
"Andiamo." io
