𝐓𝐇𝐄 𝐓𝐈𝐌𝐄 𝐎𝐅 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐒 jonathan brandis
┊┊. ( fem! oc x jonathan brandis )
༉‧₊˚. - - « Le ho tutte. Ma non ho lui. E sto qui a pensare a quanto vorrei averlo »
Dolce, solare e fuori dalle righe, Milù Roberts è da cinque anni perdutamente...
━━━━━ ✧.*ೃ༄ ━━━━━ THE TIME OF DREAMS jonathan brandis ff !
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CHAPTER 18 | milù's pov 1992
Vi avverto. Se mai il ragazzo che vi piace da cinque anni vi dovesse parlare, si dovesse ricordare il vostro nome e dovesse essere carino con te....impazzirete. Ma non sto scherzando. Praticamente vi sentirete come se il petto si gonfiasse, come se il cuore fosse nelle sue mani, ma allo stesso tempo battesse troppo forte dentro di voi. Vi sentirete improvvisamente energiche, e ogni problema di cui vi preoccupavate prima, si dissolverà. Ormai il problema, il motivo di ogni cosa, la spiegazione di tutto è lui L'amore è la più pericolosa stranezza che vi possa capitare. Se non siete mai state innamorate, non potete capire. Dopo tutto questo discorso, direi che posso spigarvi cosa sto facendo in questo momento: sto stritolando il braccio di Chris, seduta sull'autobus. Cosa che faccio da giorni.
<<Vuoi che lo stacco così che tu possa usarlo come porta chiavi? Sai che non lo sento più?>> chiede Chris.
Mi scuso, mettendo giù le mani.
<<La prima lezione di teatro è domani.>> ci ricorda Chris. Ed sbuffa.
<<Un pollo surgelato è più allegro di te, Eds.>> dice Chris.
<<Ed è più intelligente di te.>> risponde Ed.
Io alzo gli occhi al cielo. Non la smettono mai di battibeccare.
L'autobus arriva a destinazione e scendiamo. Entriamo nell'edificio scolastico e andiamo nelle solite classi a seguire le solite lezioni. La giornata finisce presto, e in un attimo siamo di nuovo sull'autobus a parlare. Entra Bowers. Quel maledetto stronzo che mi sta tra le scatole delle medie. Si mette nei sedili vicino ai nostri e mi guarda. Io mi giro e lui a apre la sua boccaccia.
<<Hey, voi tre sfigati! Ho sentito che farete il corso di teatro con gli altri fessi. Roberts, pensa! Se ci sarà il ruolo del clown non servirà nemmeno che ti vesti!>> comincia lui.
Ed, arrabbiato, si alza e va davanti a lui.
<<Non ti permettere di dirle queste cose. L'unico clown qui sei tu. Oltre ad essere uno stronzo di merda brufoloso e con l'alito che puzza più di un porto.>> dice Eds.
Bowers si alza. Sarà almeno dieci centimetri più alto di Ed. Ed è costretto ad alzare il capo per guardarlo in faccia.
<<Che hai detto, pidocchio?>>
<<Sei sordo, oltre che idiota, quindi?>>
<<Ed, lascia perdere.>> dico io alzandomi e toccando il braccio di Ed.
Lui si gira a guardarmi negli occhi e poi guarda Bowers.
<<Non si deve permettere di...>>
<<È quello che vuole lui. Siediti e ignoralo.>> dico io.
<<Si, stronzetto, ascolta la tua amichetta.>>
Ed lo guarda male e va a sedersi di nuovo con me. Rimaniamo in silenzio tutto il tempo. Poi scendiamo.
<<Grazie, Ed.>> dico io.
<<E di cosa?>>
<<Per avermi difeso.>>
<<Sai che ci sono sempre.>> sorride lui debolmente.
<<Si, anche per rompere i coglioni.>> dice Chris. Sempre il solito.
<<Ha parlato proprio lui.>> dice Ed.
Io sorrido. Ed mi pizzica la guancia.
<<Cosa ti succede, piccola?>> mi chiede.
<<Niente...>> dico io.
<<Non stare a sentire quello che ti dice quello stronzo, ok?>> dice Ed.
Io annuisco. Chris guarda Edward in modo strano. In autobus c'era un silenzio strano, e Chris oggi ha parlato poco.
