32. Ti propongo un patto

1.2K 74 10
                                    

Luz's POV

Mi sveglio quando qualcosa cade sul pavimento e si rompe, producendo un rumore fastidioso, come di gesso che sfrega su una lavagna.

"Ora che siate svegli possiamo iniziare, era da un po' che vi osservavo" una voce calda e dolce parla dal fondo della sala.

Sbatto più volte gli occhi per capire dove sono e a causa delle luci troppo forti tutto rimane sfuocato per qualche secondo.

Mi accorgo subito di essere legata e imbavagliata perché il mio primo istinto è stato quello di prendere uno dei miei coltelli. La seconda cosa che ho provato a fare è dire i peggiori insulti che mi passano per la mente ma con un fazzoletto in gola è un po' difficile.

Un anello di metallo sbuca dalla parete e la corda che mi tiene le mani legate passa lì dentro.

"Non ti agitare perché tanto non riuscirai a liberarti, così come non ci riusciranno i tuoi amici"

Mi volto di lato e grazie a Dio Ben e Travis sono svegli, sani e salvi e affianco a me. Ma dov'è Grace? Mi guardo intorno arrabbiata e mi si forma un nodo alla base dello stomaco.

La sala è esangue e smorta, come se un aspirapolvere avesse risucchiato via tutto il colore. L'unico tocco di vita è dato da un sedile in pelle nera sul quale è sdraiata Grace, ha i capelli che le coprono il volto e le mani, così come i piedi sono legati da grosse corde.

Io questa donna la odio già, e poi perché qui dentro c'è questo odore? È come se nell'intento di far risplendere tutto abbiano versato troppo disinfettante e adesso tutta la stanza è impregnata di quell'odore.

"Scommetto vogliate sapere il motivo della vostra presenza qui" fa qualche passo avanti e finalmente posso vederla in faccia. Ha un volto candido e delicato, capelli biondi e occhi verdi formano un'armonia perfetta. Stona solo il camice bianco e da una tasca pendola un cartellino con scritto: drs. Sunders.

Mi volto istintivamente verso Grace e adesso anche lei guarda me con lo sguardo di chi ha già chiara l'intera situazione e se lei è così terrorizzata all'idea di essere qui allora per noi non c'è nessuna via di salvezza.

"Finalmente ti sei svegliata Grace. Stavo giusto per spiegare ai tuoi amici quello che è successo e che sta per succedere" la dottoressa si avvicina a Grace che prova a sottrarsi dal suo tocco ma inutilmente.

"Non mi toccare" ringhia la mia amica dimenandosi sulla sedia.

"Non sei cambiata affatto Grace e dopo tutto quello che ho fatto per te finalmente sei perfetta. Grazie a te avremo il potere di renderli più forti, tu sei la chiave di tutto" dice la madre di Grace con gli occhi che brillano.

Dire che questa donna è pazza è un eufemismo. Ha perso la testa e mi chiedo seriamente se da piccola quando i genitori la lanciavano in aria la riprendessero o la lasciassero cadere.

"Non ti capisco, di cosa stai parlando?" chiede la mia amica stordita.

"Sto parlando dei resuscitati, la loro intera struttura è basata sul tuo DNA, ho impiegato tanti anni ma finalmente sono riuscita a perfezionare il virus e questo è ciò che ne ho ricavato" apre le mani e si guarda attorno, forse vede qualcosa che noi non vediamo perché a me la situazione sembra orribile.

"Stai dicendo che quelle cose, gli zombie, sono stati creati grazie a me?" chiede Grace perplessa e scioccata.

"Sì, però non tutto è andato come speravamo. Volevamo creare dei super soldati: forti, indistruttibili, qualcosa che assomigliasse alla perfezione e invece abbiamo ottenuto i resuscitati. Non hanno più i ricordi di chi erano prima, seguono solo l'istinto primitivo di ogni essere umano: mangiare."

Non capisco se sono io stupida che non capisco quello che dice o lei troppo strafatta per parlare normalmente.

"E perché li avete lasciati liberi se non soddisfavano le vostre menti malate?" sputa Grace acida.

"Stavamo trasportando i primi esemplari da Berlino a questa struttura e ci hanno attaccati. Sfortunatamente non siamo riusciti a proteggere i prototipi che sono scappati, Dopo la caduta di Denver è esplosa una bombola nella nostra base a Milano e il siero che conteneva la formula dei resuscitati è evaporato e si è disperso nell'aria infettando parte della popolazione della città e dintorni.
A seguire sono cadute tutte le comunicazioni con il resto del mondo, è successo tutto in meno di due giorni."

Fatemi capire, per un loro errore adesso tutto ciò che conoscevo e amavo è andato a farsi fottere?

Mi dibatto e cerco di slegarmi ma i nodi sono troppo stretti, riesco però o liberarmi per fazzoletto e inizio a gridare.

"Perra! Tu eres loca puta"

Lo so, lo so, dovrei imparare a controllarmi ma che ci posso fare se tutte le persone che scappano dal manicomio le incontro io?

"Che caratterino, capisco perché sei il leader" sorride compiaciuta (ma di cosa?) e mi tappa la bocca con dello scotch.

"Perché mi hai cercata solo adesso?" Chiede Grace alla madre.

"Oh cara, pensavo davvero di essere riuscita a scappare? Assolutamente no, sei andata via solo perché io l'ho voluto, avevo già tutti i dati che mi servivano e ormai tu eri troppo grande per i miei scopi. Ti ho sempre tenuta d'occhio, eri davvero convinta che ti avrei lasciata vivere con tua zia?" ride istericamente e poi prende il volto della figlia tra le mani. "Adesso le cose sono cambiate Grace, tu sei l'unico antidoto per il loro morso e il tuo sangue è la chiave per riuscire a migliorarli"

Che cosa significa che Grace è l'antidoto? Qualcuno me lo vuole spiegare?

"Cosa..." Grace è stupita quanto me.

"Non puoi essere contagiata dal loro morso, sei immune e adesso, grazie alla trasfusione che le hai fatto, lo è anche Luz." la drs. Sunders si volta verso di me e mi squadra dalla testa ai piedi. "Pensavo l'avessi capito quando hai letto i miei documenti in laboratorio, è così che hai capito che chi è stato morso non può trasmettere il virus finché non muta"

Ed io che pensavo Grace fosse davvero una piccola chimica e invece scopro che l'unica cosa che ha fatto è leggere dei documenti.

Qualcuno bussa alla porta e dentro la stanza entra un ragazzo in tenuta militare, con un fucile che gli pendola sulla schiena e i capelli rasati.

"Dottoressa, abbiamo distrutto il campo. Ne hanno perso solo tre, gli altri li abbiamo portati qui. Vuole che glieli porti?"

"No grazie, li metta in cella. Ho qualcosa da offrire a Luz adesso, portami qui solo la sorella"

Sobbalzo sul posto sentendo nominare Mary e cerco con più forza di slegarmi ma sento una fitta allo stomaco e sono costretta a fermarmi.

Il ragazzo esce dalla stanza e si chiude dietro la porta con un sonoro click.

"Ho inviato una squadra nel vostro campo per rilasciare lì dei resuscitati e hanno ucciso tre dei vostri. Mi dispiace per la perdita ma a me serve solo Grace, se vuoi rimanere qui al sicuro Luz, io ho bisogno di guardie. Ti propongo un patto: se tu mi prometterai fedeltà io farò rimanere te e tutti quelli che vorrai qui dentro, al sicuro, altrimenti vi lasceremo andare e ve la caverete da soli"

SurvivorsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora