Capitolo 4 - L'Ora Dell'Amore

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"Was it hard? Letting go?"
"Not as hard as holding on to something that wasn't real."


Lisa Schroeder


Con oltre quindici minuti di ritardo sulla tabella di marcia - e senza neppure la benché minima traccia di caffeina in corpo - Alice si scapicollò goffamente verso l'ufficio di Claudio, la solita pesante borsa a tracolla che ondeggiava ritmicamente sul suo fianco, seguendo la confusa scia dei suoi movimenti. Quando finalmente irruppe nella stanza, tre paia di occhi virarono rapidi nella sua direzione, accrescendo su scala esponenziale il suo senso di disagio. Era inconcepibile che anche quella mattina Calligaris e Visone l'avessero battuta sul tempo...e pensare che il commissariato si trovava dall'altra parte della città!

« Alla buon'ora, Allevi... » la accolse freddamente Claudio, scoccandole una torva occhiata di disappunto.

Alice ingoiò in silenzio quell'ennesimo boccone amaro e si sistemò comodamente sul divanetto di pelle che fronteggiava l'ampia scrivania di Conforti, in attesa che Calligaris li ragguagliasse brevemente circa le ultime novità sul caso Sperduti.

« Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i genitori del ragazzo e con alcuni suoi amici di vecchia data... » prese a raccontare il vicequestore aggiunto, disseminando velocemente la scrivania di Claudio di decine e decine di fotografie della scena del crimine « ...tutti lo hanno descritto come un ragazzo sereno, ben educato, non particolarmente avvezzo ad alcool o altri stravizi del genere. Insomma, sembrava quasi che stessero parlando di un tizio in lista per la beatificazione! »

« Sento un enorme "ma" in arrivo... » gli fece subito eco Claudio con fare incalzante, sollevando appena il sopracciglio.

Chiaramente c'era qualcosa in quel quadro di dubbia perfezione che rendeva Calligaris piuttosto scettico, e anche Alice non poté evitare di notarlo.

« E infatti hai ragione, Conforti! » confermò Calligaris, rivolgendogli uno dei suoi soliti sorrisoni sornioni « Più precisamente, l'enorme "ma" di cui parli sembra avere a che fare con una misteriosa persona che Riccardo frequentava già da qualche tempo. I suoi genitori dicono che era molto riservato e che non ha mai voluto rivelare il nome di questa persona, ma il suo migliore amico, un tale Alessio Scapece, ci ha raccontato di aver origliato per caso una conversazione telefonica tra Sperduti e questa figura del mistero, proprio alcuni giorni prima del suo omicidio. Stando al suo racconto, sembrava che i due stessero litigando furiosamente per qualcosa...qualcosa che Riccardo avrebbe voluto divulgare e che invece l'altra persona desiderava mantenere segreto. Non so cosa ne pensiate voi due, ma io sento puzza di movente...»

« E' possibile, ma come facciamo a risalire all'identità di questa persona? » convenne Alice, assumendo un'espressione pensierosa « Tra gli effetti personali di Riccardo non abbiamo rinvenuto il suo cellulare... »

« Giusta osservazione, signorina » fece Calligaris, prima di rivolgere un rapido cenno a Visione perché provvedesse a mostrar loro qualcosa.
Più precisamente, un telefono cellulare d'ultima generazione dall'aria piuttosto malridotta.

« E questo da dove salta fuori? » domandò Claudio, squadrando a distanza l'oggetto con un vago e circostanziale interesse.

« Lo abbiamo recuperato dalle putride acque di un rigagnolo che scorre nelle vicinanze del luogo del ritrovamento del cadavere » spiegò Calligaris con un tono che sprizzava fierezza da ogni dove « Stavamo terminando gli ultimi rilevamenti nell'area e abbiamo deciso di dare un'occhiata anche lì, nel caso in cui l'assassino avesse voluto liberarsi di qualche prova per evitare che potessimo risalire alla sua identità. E a quanto pare avevamo ragione! I nostri tecnici sono riusciti a recuperare gran parte dei dati della scheda e presto ne sapremo di più sul suo contenuto...se volete la mia opinione professionale, però, questo è senza alcun dubbio il cellulare di Sperduti. A questo proposito, Conforti, avrei bisogno di una cortesia... »

L'Allieva - Paura D'AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora