Capitolo 10 - If You're Happy And You Know It

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"I've got nothing to do today but smile. "

— Simon & Garfunkel 


« Mamma, ti prego...io sto benissi--»

« Non azzardarti a dire che stai bene, Alice, perché non è così! Quel pazzo avrebbe potuto ammazzarti e seppellirti chissà dove in mezzo a quei boschi deserti e nessuno di noi avrebbe mai più saputo dove fossi finita! Te ne rendi conto, oppure no? »

« Certo che me ne rendo conto, mamma, che cosa credi che mi stessi divertendo laggiù? Ho avuto paura da morire anche io, ma ora sto bene...okay? Sono cose che capitano in questo lavoro, non possiamo controllarle... »

« Ma sentitela... »

« Ascolta...lasciala un po' stare la piccoletta che ha solo bisogno di riposarsi e di mangiare qualcosa di caldo! Anzi, perché non vai in cucina a prepararle un po' di pastina in brodo, così ti rilassi e la smetti di starle addosso? Resto io qui a fare compagnia ad Alice...vai vai. »

Alice rivolse un silenzioso sguardo carico di gratitudine a Nonna Amalia.

Una delle poche certezze della sua vita era quella di poter sempre contare sul suo appoggio, soprattutto durante le discussioni familiari.

Ma l'espressione di manifesta disapprovazione dipinta sul volto di sua madre bastò a farle capire fino a che punto trovasse assurdo il suo modo di interpretare ciò che le era accaduto, come se fosse una normalissima conseguenza del suo impegno professionale e nulla di cui doversi realmente preoccupare.

Comprendeva le sue paure, e le condivideva anche, ma non poteva di certo pretendere che rinunciasse ai suoi sogni a causa di ciò che era accaduto.

« Tua madre esagera sempre, è vero... »

La voce austera di sua nonna la riportò con la mente alla realtà, distogliendola dai suoi pensieri.

« ...stavolta ha ragione, però. Non lo dico spesso, e lo sai, ma anche io ho temuto davvero che ti accadesse qualcosa di brutto, bella di nonna...un altro spavento come questo e ci resto davvero secca! »

La mano di Alice si allungò rapida verso quella di nonna Amalia, afferrandola e carezzandone dolcemente il dorso con il pollice.

Aveva gli occhi lucidi e il mento le tremava appena per lo sforzo di trattenere le lacrime. Doveva essere stato difficile per lei mostrarsi forte davanti a suo figlio, a sua nuora e a suo nipote in quelle lunghe ore di terrore e angoscia.

« Mi dispiace avervi fatti preoccupare, nonna »

« Non devi dispiacerti, tesoro mio, ma promettimi che starai più attenta in futuro! Non posso vivere sempre con quest'ansia perenne addosso...per te, per tuo fratello...a proposito, sapessi quanto era preoccupato Marcolino quando è arrivata la notizia della tua scomparsa! »

« Scherzi, vero? Stiamo parlando dello stesso Marco che mi ha a malapena abbracciata quando sono rientrata in casa? »

« Eeeeeh, Alice mia...quante cose devi ancora imparare tu sulle persone! Per esempio, il tuo dottorino... »

« Oddio, nonna... »

« Lasciami parlare! Il tuo bel dottorino è venuto di persona a casa ad informarci della tua scomparsa ed è rimasto qui per gran parte della notte, prendendosi cura di me e di tua madre quando ci siamo sentite male...lui e Marco sono rimasti a chiacchierare per parecchio tempo in soggiorno, fino a quando non si è unito pure il tuo reporter...erano preoccupatissimi, tutti e due! »

L'Allieva - Paura D'AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora