CAPITOLO XXXVIII

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Appena sveglia mi preparo, più o meno pronta per iniziare una nuova settimana.
Lascio un biglietto ad Arthur.

Vado in Accademia.
Ci vediamo dopo!

Nel tragitto mi ritrovo a pensare allo spettacolo; dovremmo riprendere con le prove, o non faremo in tempo a prepararlo.
Ma d'altronde con tutto quello che è successo non riesco proprio a capire come potremmo riuscirci.
Cerco con lo sguardo i miei compagni di corso, ma noto solo Claudio che appena mi vede prende a fissarmi a braccia incrociate e poi viene verso di me.
-Hey...- mi saluta con aria diplomatica e le mani in tasca, facendo un cenno con la testa.
-Vedo che stai meglio.-
-Si...Volevo ringraziarti.-
-L'avrei fatto per chiunque.-
Annuisce malinconico, senza corruciare quello sguardo imperturbabile che spesso lo caratterizza.
-Ci vediamo Claudio.- cerco di dileguarmi, non ho molta voglia di rimanere lì a guardarlo e a patire.
-Aspetta.- mi trattiene per un braccio.
Cerco di opporre un minimo di resistenza ma poi mi lascio fermare, incapace di fare altro.
-Che c'è?!-
-Io ti devo assolutamente parlare. Ti prego...- il suo sguardo si fa severo e implorante allo stesso tempo, mentre serra le labbra.
Lo fisso a lungo quasi arrabbiata, sicuramente delusa, cercando qualcosa nei suoi occhi che possa convincermi ad ascoltarlo.
-Ti prego Clara!-
Il suono della campana ci interrompe.
-Dobbiamo andare.-
-No aspetta.- mi blocca di nuovo -Mi prometti che dopo mi farai spiegare?-
Forse per levarmelo di torno, forse perché sono veramente curiosa, ma decido di accettare la sua proposta.
-Ok. Ora andiamo.- mi defilo seguita da lui e raggiungiamo l'aula.

***

-Dove andiamo?- appena finita la lezione Claudio si avvicina a me.
-In che senso?-
-Non possiamo parlare qui.-
-Ok. Dove ti pare.-
Esercita una leggera pressione sulla mia schiena per spingermi ad uscire e così lo seguo fino al pub vicino all'Accademia, che però non è il solito.
-Vuoi qualcosa?- mi chiede mentre ci sediamo.
-Che ti sbrighi.- rispondo fredda, suonando orrendamente crudele anche alle mie orecchie.
Lui deglutisce e poi alza all'improvviso lo sguardo verso di me.
-Quanto mi conosci?-
Lo fisso spaesata non capendo il senso della domanda, e lui deve accorgersene.
-Intendo dire che non ci conosciamo poi da così tanto tempo, no?-
Annuisco.
-Come fai ad essere così sicura che sia stato io?! Solo perché non sono il classico ragazzo dolce e gentile?! Solo perché dico quello che penso senza filtri e maschere?! Non credi sia un pò poco?-
-Claudio, perché dovrei crederti? Perché dovrei credere a te, che sei arrogante e presuntuoso, e non ad Arthur che mi ama e non ha mai mentito?!-
-Non puoi fare questi paragoni Clara!- risponde visibilmente irritato, alzando un pò la voce.
-Mi viene molto più semplice credere a lui!-
-Non hai capito! Mi stanno incastrando, hai sentito?! Lo vuoi capire?! Mi stanno incastrando!-
-Ma che stai dicendo...Piantala di prendermi in giro, ancora.-
-Ascoltami cazzo!- sbatte i pugni sul tavolo ed io rimango ammutolita e seria -Ho sentito Flavio che parlava al telefono di una cosa...diceva che stava facendo qualcosa di orrendo ad una persona. E quella persona sono io.-
-Ti svelo un segreto: non sei il centro dell'universo Claudio.-
-Fammi finire! Non penserai che sono così stupido da basare tutta la mia idea su una stupida telefonata, almeno questo.- mi fulmina con lo sguardo -Ho letto un messaggio sul sul telefono, per sbaglio, dove diceva esplicitamente il mio nome. Diceva sto facendo star male Claudio, ma non posso fare altrimenti. Poi mentre entravo in camera e lui scriveva al computer, ha abbassato subito lo schermo. E poi è distante, come se avesse la coda di paglia. E tra l'altro conosce l'accesso alla mia email.-
-Non posso crederci...- fisso il tavolo, mentre le sue parole mi cadono addosso come una doccia fredda -Perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere...-
-Perché vuole la parte Clara! Ma soprattutto, la vera domanda è: perché avrei dovuto farlo proprio io?! Lo sai anche tu che non ho bisogno di barare, che cazzo!-
-Non è possibile...- sono sempre più sconvolta e non so cosa dire, cosa pensare.
Lui si alza in piedi di scatto.
-Fai come ti pare Clara! Tanto ho capito che per te è più facile e liberatorio tradire me piuttosto che quello stronzo di Flavio! Ma io una cosa voglio dirtela.
Sei la prima persona che io abbia realmente amato, e anche la più grossa delusione della mia vita. Non vuoi credermi?! Bene. Al diavolo tutto, tanto praticamente non è mai iniziata.
Torna dal tuo principe azzurro senza macchia e senza paura. Ti saluto.- mi sputa addosso queste parole tutto d'un fiato, diventando quasi rosso in volto per la rabbia e poi va via sbattendo la porta del pub.
Io rimango lì, impietrita e confusa e con le lacrime agli occhi che non tardano mai ad affacciarsi.
E se Claudio avesse ragione? Se fosse tutta una messa in scena di Flavio?
Ma come può aver fatto una cosa simile?! Proprio lui, così sincero e gentile.
Ma forse mi lascio sempre troppo influenzare dalle apparenze.
Non so più che pensare.
So solo che ora non posso fidarmi nemmeno più di Flavio oltre che di Claudio, che nonostante mi sembrasse sincero continua a a farmi uno strano effetto.
Non riuscirò a stare tranquilla con loro fino a quando non si farà luce su questa storia.
Mi alzo ed esco dal locale tornandomene a casa, da Arthur, con un peso addosso che mi schiaccia.

***

-Cucciola...mi sei mancata.- appena varco la porta Arthur mi riempie di baci e di abbracci -Come è andata oggi?-
Alzo le spalle.
-Successo qualcosa?-
-No, tranquillo.-
-Mi manca venire in Accademia! Non vedo l'ora di tornare. Ti ho preparato qualcosa.-
-Scusa, non ho fame.-
-Clara...che è successo? Guarda che lo capisco se stai male.-
Mi passo le mani sul volto, cercando di alleviare il mal di testa che intanto è sopraggiunto.
-Ho parlato con Claudio.-
-Avete chiarito?- mi chiede premuroso.
-No. Anzi...ho solo scoperto che probabilmente in tutta questa storia c'entra anche Flavio.-
-Che cosa?! Stai scherzando vero?! Non è possibile. Conosco abbastanza bene Flavio e sul serio, credimi, non è il tipo.-
-È quello che penso anche io...Ma lui conosce il regista?-
-Si, ha fatto un provino una volta. Se non erro.-
-Non lo so, non lo so non voglio pensarci.-
-Clara...riposati. Ti aiuterò io ad uscire da questa storia.-
-Vado a farmi un bagno.-
Annuisce lasciandomi un bacio sul collo.
A volte penso che in tutto questo non ho ancora detto ad Arthur di averlo tradito con Claudio.
Lo stesso Claudio che ora è sospettato di aver scritto un'email per sottrargli la parte.
O forse no. Forse è stato Flavio. Davvero, non so cosa sia peggio.
Mi immergo nell'acqua e cerco di concentrarmi sulle parti dello spettacolo che devo ripassare, visto che le prove probabilmente tireranno per le lunghe.

AMORE DIETRO LE QUINTEWhere stories live. Discover now