19. Capitolo

424 41 9
                                    

Sono ormai passate due settimane dal mio ultimo incontro con Clarke. Volevo chiamarla, mandarle un messaggio ma...qualcosa dentro di me mi bloccava. Ultimamente avevo pensato molto a Costia. Facevo di tutto per non piangere. Per no diventare nuovamente debole. Ma faceva male. Chissà come sarebbe stato averla ancora qui con me...
Accesi il cellulare e vidi una richiesta di amicizia su Facebook. Era lei. Si era decisa a fare il prossimo passo. Esitai un attimo ma poi accettai. Non potevo non farlo. Un paio di minuti dopo ecco arrivare un messaggio.

Salve Woods...Hai deciso di sparire dalla faccia della Terra per caso?

Sorrisi.

Sono stata molto occupata a lavoro ultimamente.

Ma sei a casa ora?

Certo.

Perché non mi apri la porta allora?

Aspetta...cosa?! Lei era qui??? Andai in panico. La casa è tutta disordinata...da poco anche il mio cane è tornato. Ero ancora in canottiera e pantaloncini del pigiama. I capelli tutti disordinati...ma che potevo fare ora...niente. Dovevo andare ad aprire.
Mi guardai allo specchio...Dio...sembravo uno zombi.
Aprii la porta e mi ritrovai Clarke tutta sorridente davanti. Ma ben presto la sua faccia cambiò. - Ti ho svegliato forse?-
- No...non ti preoccupare...lo so che sono un casino ma...rimedieremo.-
- Sono venuta a vedere come stai...pensavo fosse successo qualcosa...non ti facevi più viva.-
- Scusa...è che davvero...mi hanno intrappolata al lavoro e ....-
- Ok...se vuoi me ne vado.- in quel momento capii che non le avevo ancora chiesto di entrare. Ma quanto sono stupida?!
- No, no...entra ti prego.-
- Va bene...se non ti scoccia.-
- Certo che no.-
Feci appena in tempo di girarmi che vidi il mio cane correrle incontro.
- Gli piaci...in genere non è proprio socievole..-
- Proprio come la padrona.- disse facendomi l'occhiolino. Non dissi niente e mi diressi in cucina e presi la felpa che ieri sera avevo lasciato sulla sedia.
- Vuoi del caffè?-
- L'ho già bevuto, grazie. Volevo chiederti un consiglio.-
- Ti ascolto.-
- In realtà sarebbe abbastanza lunga la storia.-
- Allora aspetta...vado a fare una doccia veloce e poi torno...possiamo fare una passeggiata se ti va.-
- Certo.-

Dieci minuti dopo uscii dal bagno vestita sportiva con scarpe da ginnastica. I miei capelli erano ancora bagnati e li stavo ancora asciugando con l'asciugamano quando notai che Clarke mi fissava di nuovo. Aveva la bocca leggermente aperta e io capii che era confusa.

Appena asciugai i capelli presi il cane e uscimmo.

- Allora...di cosa mi volevi parlare?-
- Senti...sei l'unica persona che forse mi potrebbe dare un'opinione oggettiva.-
- Ok...sentiamo.-
- Poco tempo fa ho rotto col mio ragazzo.- detto questo tutte le mie speranze si frantumarono come pezzi di vetro, ma cercai di mantenermi interessata alla situazione.
- Mi dispiace...cosa è successo?-
- L'ho scoperto con un'altra.-
- È davvero uno stronzo.-
- E poi sono subito corsa via...-
- Ti prego dimmi che ti ha rincorso?-
- No...è rimasto lì con quella Troia.-
- Da quanto tempo eravate insieme?-
- Due anni.-
- Che stupido.-
- Perché?-
- Perché sta allontanando da se una persona così.-
Lei arrossì e mi scappò un sorriso.
- Ieri è venuto a chiedermi perdono e non so che fare...-
- Dipende tutto da come ti senti quando sei in sua presenza.-
- Non lo so...-
- Senti ancora il cuore che ti batte forte?-
- Boh...non come prima.-
- Gli pensi la notte prima di andare a dormire?-
- Si...ma finisco sempre per innervosirmi.-
- Hai ancora le farfalle nello stomaco?-
Lei abbassò lo sguardo. Io non capivo cosa le stava succedendo. Sembrava davvero confusa.
- Senti...forse è meglio che me ne vada.- mi disse evitando il mio sguardo. Avevo paura di aver detto qualcosa di sbagliato...di aver rovinato almeno l'amicizia che potevo avere con lei.
- No, aspetta..ho fatto qualcosa?-
- No...non è colpa tua...devo andare davvero.-
Lei si girò di scatto e cominciò a camminare velocemente tornando sui nostri passi. Non capivo cosa le stava succedendo. Credevo di averle fatto domande normali...cosa le aveva causato questa reazione così brusca e improvvisa. Mi girai verso di lei e la rincorsi.
La presi per mano...
- Clarke...aspetta...dove stai andando?-
- Scusa...è che ho periodo un po'....così...-
- Cosa succede?-
- Niente di importante...forse non dovevo nemmeno venire.-
- Ma di cosa stai parlando?...senti forse potresti venire a casa mia così ne parliamo. Non ti lascio da sola in questo stato confusionario.-
- Non credo sia una buona idea.-
- Perché? Fidati.-
- Ok.-

Nella testa avevo mille domande. Ma cercai di calmarmi. Avevo sicuramente fatto qualcosa per farla andare via così ma ora avevo la possibilità di rimediare.

- Entra...mettiti comoda...come fossi a casa tua.- le dissi.
Poco dopo arrivai in soggiorno e la scorsi a guardare le mie foto sul camino. Si soffermò sulla foto di me e Costia.
- Dovevate davvero essere molto legate...-
- Si...- annuii.
- Siete migliori amiche?-
Mi scappò un sorriso.
- In realtà non siamo state mai migliori amiche.-
- Allora?-
- Io e lei stavamo assieme...eravamo una coppia.-
- E ora?-
- Lei non c'è più...- dissi con un nodo alla gola. - Da tre anni.- aggiunsi.
- Ah...mi dispiace davvero.-
- È stata dura ma...ora mi sto sentendo meglio.-
- Ti capisco...-
- Allora...vuoi parlarmi di cosa ti succede? Mi hai detto che hai un periodo un po' così.- dissi buttandola sul ridere.
- Vuoi che sia sincera al 100%?-
- Certo...- dissi avvicinandomi a lei e guardandola dritto negli suoi occhi blu oceano.
- Mi hai chiesto se sento le farfalle nello stomaco con lui...il problema è che ogni volta che mi stai vicino le sento con te.-

Io sono LexaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt