QUEI QUATTRO UOMINI

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Mi svegliai con un forte mal di testa e la ceca convinzione che io qui ci morirò.
Ma basta...È finita la guarra e come in ogni guerra, all'interno ci sono innumerevoli battaglie, che per me, sono state solo sconfitte, dolore, lacrime e umiliazione.
Dovrei ucciderlo.
Già.
Sento varie voci provenire da sotto.
Cercando di fare meno rumore possibile, tanto da non respirare, mi avvicino alle scale e mi affaccio. Mi sposto i capelli dietro l'orecchio per evitare alcun ostacolo ai rumori.
Sento tre voci diverse, non sento quella di Gordon.
Dove cavolo è finito?
Mentre mi ponevo la domanda la risposta mi prese per i capelli tirandomeli indietro.
Lo guardai fisso negli occhi, finché lui non si decise a parlare
G-ora te la do io una bella lezioncina principessa -
Capii all'istante le sue intenzioni ed in quel momento avrei preferito morire sotto un suo altro ceffone o un suo calcio.
Non mollando la presa, mi trascinò giù per le scale, mi presentò ai suoi amici come "la sua cagnolina "
Aggiungendo poi "è il mio gioco da tavolo preferito"
Io stavo morendo dentro, volevo morire, urlare, dimenarmi, ucciderli tutti con le mie stesse e sole mani.
Mi scaraventò in terra, il mio sguardo era rivolto ai listelli in legno scuro.
Uno di loro si alza e si avvicina a me, chiede a Gordon un guinzaglio che questo gli procura subito.
Mi gira il collare per cercare l'attaccatura, la trova, aggancia senza esitare il guinzaglio, agganciando anche il mio spazio, la mia libertà, la mia dignità e soprattutto me stessa.
Mi strattona leggermente due volte come per assicurarsi che l'attrezzo non si stacchi.
Lì capii che dovevo fare il loro gioco.
Mi dovevo arrendere. Erano in 4 uomini, precisiamo, 4 "armadi".

Mi sentii ancora più soffocata quando mi trovai ad ogni lato del mio corpo tutt' e quattro.
Due incominciarono ad accarezzarmi la schiena e i seni, come se fossero mammelle da mungere.
Quello di fronte a me mi teneva attaccata con il viso al suo membro con il guinzaglio, ovviamente Gordon era dietro di me e mi teneva ferma, lo riconosco dalle mani.
Mentre l'uomo davanti a me mi accarezzava la testa, il mio respiro aumentava, costantemente.
Ero terrorizzata, tanto che signor guinzaglio se ne accorse e lo fece presente a Gordon mentre questo sghignazzava, aggiungendo poi, sempre ridendo "è sempre terrorizzata e questo mi fa piacere "
Mentre dice tali cose mi stringe ancora di più i fianchi.
Visto che i capezzoli non mi diventavano turgidi, Gordon ordinò all'uomo alla mia destra di mettermi un piede sulla schiena.
Mi fece male, provai ad arretrare ma il signor guinzaglio mi strattonò così forte che tossii.
Gordon tornò con due cubetti di ghiaccio e cominciò immediatamente a passarmeli sui capezzoli, mi vennero una serie di brividi ovunque, gli uomini, accorgendosi dei miei brividi espressero un gemito di piacere. Io no, tremavo.
Ora, per forza ho i capezzoli turgidi.
I due uomini cominciarono a divertirsi strofinando il palmo della mano in tutta la sua larghezza, sui miei capezzoli. Gordon era accucciato ad osservare lo "spettacolo", anche l'uomo signor guinzaglio si accucciò e spostò i miei capelli per avere una miglior visuale. Con l'altra mano, quella che tiene il guinzaglio, comincia a toccarsi il membro.
G-ragazzi siete liberi di fare ciò che volete. Potete scoparverla, picchiarla, unica regola che c'è è di usare le maniere forti, perchè è più divertente. -
Ma vi pare? Che un professore di università dica tali cose?
Sento l'eccitazione dei tre uomini fremere. E sento la mia ansia e la voglia di morire aumentare paurosamente. Ero terrorizzata.
Con la coda dell'occhio vedo Gordon allontanarsi ed entrare in un'altra stanza, credo il suo studio.
Il Signor Guinzaglio si spoglia, lascia perciò cadere il guinzaglio, io ne approfitto per prendermi un attimo di tregua, tre respiri profondi, prima di subire.
Gli altri lo seguono.
Tutt' e tre, noto con la coda dell'occhio, sono eccitati.
I due ai miei lati continuano a palparmi i seni e a "mungermi". Quello di fronte a me recupera il guinzaglio che aveva abbandonato a terra, cambia posizione, viene dietro di me. Sento che si mette in ginocchio.
Comincia a toccarmi con le dita, passa sulle fessure del mio sesso.
Mi penetra con le dita, io inarco la schiena, ricevo una gomitata secca tra le due scapole. Ritorno nella posizione iniziale. Cerco di rilassarmi, giuro...ma è impossibile.  Terminato il trattamento con le dita me la lecca, entra con la lingua molto profondamente.
Gli altri due so eccitano ancora di più stuzzocandomi con ancora più forza i capezzoli, poi si accucciato prima l'uno e poi l'altro. Appoggiano le ginocchia sui miei fianchi e strusciano le cappelle sul capezzolo. Gordon arriva, mi accarezza il viso, come per raccomandare a me di stare brava. Ma io non ci so stare, metto tutto il peso a destra, sposto il fianco destro di colpo e l'uomo, il quale aveva poggiato le Sue ginocchia su di me, cade.
Gordon mi guarda come per chiedermi "ma sei impazzita?" Chiede il guinzaglio al signor guinzaglio che stava continuando a leccare per tutta la mia lunghezza il mio sesso, Gordon ora tira fortissimo il guinzaglio con l'intenzione di farmi male, ci riesce.
Mi sposta i capelli che mi nascondevano gli occhi e mi tira un ceffone, mi fa male, la guancia mi prende fuoco. Allo schiocco del ceffone l'uomo che avevo fatto cadere si alza in piedi e scaglia un calcio al mio fianco.
Gordon ordina una cosa al signor guinzaglio, le parole mi fanno rabbrividire "falle del male"
Finendo di succhiare alza lo sguardo verso Gordon. Appoggia una mano sulla mia chiappa e poi con forza incomincia a sculacciarmi io cerco di muovermi ma Gordon aumenta la forza e mi strattona ancora di più.
G-voglio scoparla-
Il signor guinzaglio si alza succhiando per l'ultima volta con molta veemenza e lascia il posto a Gordon, Gordon molla il guinzaglio e finalmente respiro.
Viene dietro di me ed in un colpo entra

Io sottomessa, lui padrone Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ