I'll miss you (BUCKY)

1.2K 62 0
                                    



Iniziavo ad odiare gli anni 40.
Voglio dire, adoravo la musica, il teatro, le persone erano simpatiche, adoravo l'aria natalizia che si respirava a dicembre. Ma adesso c'era la guerra e tutto stava cambiando.
Lo percepivo, all'inizio piano piano ma adesso il cambiamento era più violento.
La guerra si stava portando via tutto.
Ero distrutta al pensiero di Steve e Bucky lì. Sarebbero partiti molto presto, troppo presto.
Avevo provato a fargli cambiare idea ma niente, avevo fallito miseramente. Erano fermi nelle loro scelte, non potevo farci niente. Sentivano che era un loro dovere andare, fare la loro parte, morire forse per una "giusta causa".
Il fatto è che per me era tutto ingiusto.
La guerra lo era, faceva male dover ammettere che avrei dovuto vivere senza di loro.

«Se dovesse succederti qualcosa io...» dissi a Steve la sera prima
«Hai così poca fiducia in me?» rispose lui con un sorriso
«Non è mancanza di fiducia Steve, è la guerra. Tu non sei mai stato in guerra...» dissi cercando di trattenere inutilmente le lacrime
«Sei solo preoccupata è normale ma non dovresti, posso farcela» rispose cercando di tirarmi su il morale
«Tu la fai facile ma la mia preoccupazione è doppia, lo sai» risposi
«Bucky?» rispose con fare ovvio
«Già quel zuccone...» dissi rispondendo al suo sorriso
«Lui se l'è cavata sempre bene da solo, sai com'è fatto! Tornerà dalla guerra da eroe» rispose fiero
«Se tornerà!» dissi
«Sei troppo pessimista, sorellina» disse accarezzandomi la testa, sapeva quanto odiassi quel gesto eppure lo rifaceva ogni volta
«Sono realista! Nessuno di voi due è mai stato in guerra. Il fatto che siete degli stupidi non aiuta molto la mia fiducia» gli risposi, lui sorrise di nuovo «Ti prometto che...» cercò di dire ma lo fulminai con lo sguardo «Scusami, lo so che odi le promesse...» disse subito
«Vorrei venire con voi anch'io» dissi lasciandomi andare alla tristezza
«Ci saresti sicuramente d'aiuto. Ma ti preferisco qui, al sicuro» disse circondandomi con le braccia
«Dove ti vorrei anch'io» dissi ricambiando l'abbraccio
«Ti voglio bene mostriciattolo» disse poi, gli tirai un pugno sulle costole «Non chiamarmi più così Steve, non ho più 10 anni!» dissi, lui rise
«Si ma per me lo sarai sempre!» disse
«Beh allora non usarlo mai in pubblico!»
«Contaci!» disse e mentre sorridevamo ancora, sentimmo la porta aprirsi.

«Buck?!» urlò Steve alzandosi e andando nella sua direzione
«Si! Sono io» rispose Bucky, si salutarono come al solito con un abbraccio e io mi alzai dal divano.
Steve disse qualcosa all'orecchio di Buck e lui si voltò subito nella mia direzione
«Che cos'ha la mia Nanerottola preferita?» disse venendomi incontro
«La Nanerottola potrebbe anche prenderti a calci, Zuccone!» risposi ricambiando l'abbraccio
«Lo so, vacci piano piccolina» disse Buck
«La smettete di trovarmi tutti questi nomignoli?!» dissi ad entrambi
«È inevitabile, hai una faccia troppo buffa» disse Bucky mentre quello stupido di Steve rideva
«A volte sembrate proprio rincoglioniti voi due» dissi incrociando le braccia al petto
«Però ci vuoi immensamente bene, vero?» disse ancora Bucky
«Mmh direi proprio un pochino» risposi
«Uhm secondo me un po' di più» disse Bucky prendendo la mia mano con quella faccia da ebete che si ritrovava, mi venne ancora vicino e mi riabbracciò meglio, mettendo il viso nell'incavo del mio collo. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare nel suo profumo e il calore del suo corpo
«Sei uno stupido...» gli dissi piano
«Lo so» rispose
«La volete finire di fare i piccioncini? Io ho fame!» disse Steve passandosi le mani tra i capelli
«Bene, dove volete andare?» rispose Bucky guardando prima me e poi mio fratello
«Dove volete voi, per me è uguale» dissi e Steve fece spallucce.

Alla fine passammo una bella serata solo noi tre. Avevo discusso anche un po' con Bucky perché aveva chiamato anche altre due ragazze alla fine, che sono rimaste con noi per un'ora.
Ovviamente a me non andava di condividere mio fratello e Buck con altre persone, e il fatto di essere innamorata di quest'ultimo non mi aiutava. E per di più era il migliore amico di mio fratello, erano come fratelli e non volevo assolutamente rovinare tutto.
Steve sapeva della mia cotta per Barnes, avevamo un bel rapporto e ci dicevamo tutto. Credo che anche Buck sapesse della mia cotta, ma non aveva mai dato segni evidenti di interesse nei miei confronti.
Era dolce, protettivo e gentile, ma non si era mai spinto oltre.

Una volta ci eravamo baciati, era un giorno di pioggia che non voleva finire, e a dire la verità era un po' di tempo che Bucky si comportava in modo diverso con me.
Comunque era successo e non mi ero mai sentita così prima e neanche dopo.
Era una strana sensazione baciare il ragazzo di cui ero innamorata da anni, mi aveva fottuto il cervello. Poi mi disse solamente "Steve" con quegli occhi tristi e in qualche modo feriti. Non ne avevamo più parlato ma il mio cuore era rimasto suo...

Comunque oggi era il giorno prima della sua partenza, Steve non era ancora stato arruolato nonostante i vari tentativi.
Mi sono svegliata prestissimo, restare a letto senza riuscire a dormire mi sembrava inutile.
Avevo già preparato la colazione, e adesso mi stavo godendo del tè mentre guardavo fuori dalla finestra, era una bella giornata dopotutto.

Ero così concentrata da non sentire due braccia avvolgermi da dietro
«Già sveglio?» dico voltandomi un po'
«Anche tu!» risponde Bucky con la voce rauca di uno che si è appena svegliato
«Ho fatto il caffè se vuoi, oppure il tè» rispondo
«Voglio un bacio» dice appoggiando il mento alla mia spalla, così mi giro di poco e gli poso un bacio sulla guancia
«Va bene?» gli dico, lui scuote la testa «Ne voglio uno vero» aggiunge continuando a stringermi
«Che Intendi?» rispondo guardandolo di traverso
«Voglio dire che sto per partire, non so se tornerò e quindi non ti farò promesse. Non mi importa se Steve si arrabbierà per questo perché non voglio andarmene senza averti baciata per l'ultima volta. Quindi ne voglio uno vero» dice tutto d'un fiato
«Buck?» dico voltandomi, questa volta non vedo nessuna esitazione in lui, nemmeno mentre mi avvicina di più a se, nemmeno quando poso lentamente la mia mano sulla sua guancia accarezzando le sue labbra e poi ancora il suo viso.
Lui mi stringe dai fianchi mentre continua a guardarmi, quello sguardo che continuo ad amare, che mi fa battere il cuore e che mi fa sentire cose mai provate prima.

Ci stavamo guardando solo negli occhi ed era già tutto indescrivibile.

Quando poi le sue labbra sfiorarono le mie, era come se tutto intorno a me non esistesse... c'eravamo solo noi e le nostre anime come una sola.
La sua mano si muoveva sicura tra i miei capelli attirandomi di più a se, l'altra ancora sulla mia schiena.
Appoggiai lentamente le miei mani sul suo petto, per poi farle salire sulle spalle e accarezzargli il collo con le dita, mi sembrava di sentire i battiti dei nostri cuori, andare alla stessa velocità, mi lasciai andare completamente a quel momento godendomi ogni istante.

«Mi mancherai» sussurra Bucky appoggiando la sua fronte contro la mia
«Mi mancherai anche tu» gli rispondo allo stesso modo.

Loki Where stories live. Discover now