Capitolo 826

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E: si tratta di me Simone! Si tratta della mia carriera e solo perché tu non sai a cosa attaccarti,non vuol dire che devi dare la colpa a Manuel.

B: se si tratta di te allora,non sapevo fossi una totale irresponsabile.

E: irresponsabile? Solo perché sono incinta non vuol dire che io sia malata e non possa fare nulla.

B: e alla visita di controllo quando vorresti andare scusa?

Tra tutte le cose a cui quella proposta mi aveva fatto pensare,la visita era stata l'ultima: non avevo messo in conto di doverlo contare tra i miei problemi.

E: scusa,ma questo cosa c'entra adesso?

B: cosa c'entra? Niente....devi solo fare una delle ecografie più importanti e scoprire se il nostro bambino sarà un maschio o una femmina.

E: tanto lo sai già,no?

B: Dio,ma ti senti? Che cavolo ti prende?

E: sono stanca! Sono stanca di sentirmi così!

Tutto lo stress e l'agitazione che avevo accumulato in quella giornata,si fanno sentire tutti in una volta,facendomi esplodere in un pianto che però cerco di trattenere fino all'ultimo.

E: io non so come comportarmi: vorrei tornare a casa più di qualunque altra cosa,ma voglio anche fare questa cosa che per la mia carriera sarebbe molto importante.

B: adesso calmati non c'é bisogno di piangere.

E: per me c'é bisogno invece: io ti ho chiamato perché volevo che mi aiutassi a sentire un po' meno il peso di questa decisione,invece mi hai solo attaccata!

B: Emma non ti ho attaccata,io ho solo detto la verità: con questa decisione ti stai dimostrando egoista.

Le sue parole non fanno altro che accrescere il dolore che sento dentro: io e Simone non litigavamo mai e quando era successo,non era finita molto bene.

E: solo perché sto cercando di fare qualcosa per la mia carriera,nonostante mi faccia stare male starti lontano?

B: se ti fa così male,allora torna. Torna qui con me,dove sono sicuro che starai bene.

E: non é così facile: sarebbero solo due settimane e comunque sarei con i miei.

B: Emma a me sembra che tu abbia già deciso.

E: io volevo decidere con te....

Fa un respiro profondo,alzando lo sguardo e puntandolo al soffitto,poi si passa le mani sugli occhi,guardando a stento lo schermo.

B: mi manchi Emma e sono preoccupato. Anche se sappiamo che con molta probabilità sarà un maschio,non mi piace l'idea che é da un mese che non ti fai controllare.

E: parleró con la dottoressa e le spiegheró che sarà l'ultima volta: già la tengo sempre aggiornata su tutto.

B: e se non lo fosse?

E: se non lo fosse cosa?

B: l'ultima volta. Se ti offrissero di stare lì ancora? Tu ci staresti no?

E: non lo so...

B: e se ti succedesse qualcosa? Se dovessi stare male?

E: Simo anche qui abbiamo gli ospedali,non sarei lasciata nel deserto a morire.

Continuo a cercare il suo sguardo che molto raramente si appoggia sul mio,facendomi ancora più male di quanto me ne farebbe se mi guardasse e mi mostrasse il suo disappunto.

B: Emma...io non lo so: preferirei che tu tornassi a casa.

E: ed io vorrei tornarci,ma...

B: ma rimarrai lì.

E: potresti venire nel weekend.

B: non credo: si dia il caso che abbia anche io da lavorare e anche parecchio.

E: perché sei così scontroso...non lo sei mai stato con me.

Per la prima volta da quando aveva preso la chiamata,mi guarda dritto negli occhi: stavolta non riesco a decifrare il suo sguardo,ma di sensazioni positive ne percepisco ben poche.



CIAO RAGAZZI,NON PREOCCUPATEVI PER QUESTO LITIGIO CHE DURERA' UN PO',TANTO LO SAPETE CHE NON LI FARO' MAI LASCIARE. 😉

VI RICORDO DI PASSARE,SE VI VA,A DARE UNA LETTA ALLA NUOVA STORIA DELLA MIA AMICA @gaiabussi "MISCHIANDO IL TUO SORRISO ALLE MIE LACRIME" SEMPRE SU SIMO ED EMMA. 😘😘

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Where stories live. Discover now