~𝐿𝒶 𝒻𝒾𝒹𝓊𝒸𝒾𝒶~

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"Sai perché sono qui, in Cina?" gli chiesi

"Non so illuminami" mi disse credendo fosse niente di che.

"Sono qui perché in Italia non avevo più una vita, i miei genitori sono morti quando avevo 2 anni,non mi ricordo neanche di loro, per me è come se non siano mai esistiti, andai a vivere con mia zia.
Lei era fantastica mi trattava come una figlia e non mi faceva per niente pesare che in realtà non lo ero, il suo compagno invece era una persona orribile e violenta, tornava a casa e si metteva sul divano davanti alla televisione, mi trattava come una schiava ogni cosa la ordinava a me e se non lo facevo si vendicava in vari modi.
Poi compii 16 anni e un giorno tornò a casa ubriaco e tentò di struprarmi, per fortuna non ci riuscì, andai a vivere da un'altra parte perché quando lo dissi a mia zia lo difendeva per via di quello che provava per lui non si accorgeva di com'era veramente.
In quel momento decisi che quando avrei preso il diploma me ne sarei andata via lontano, e così eccomi qua."

Così mi aprii con lui, parlando di quello che era successo mi misi un po' a piangere ma cercai di non farmi vedere, odiavo far vedere alle persone, anche se era un po' difficile visto che mi era di fianco.

"Perché hai condiviso con me una cosa così?" mi chiese curioso

"Perché ti voglio dimostrare che puoi fidarti di me come io ho appena fatto con te" gli risposi

Allora lui si mise di fronte a me, aveva capito che stavo piangendo.

Guardavo il pavimento imbarazzata, lui mi tirò su la testa e guardandomi con i suoi occhi scuri mi disse:

"Non nascondere che stai piangendo" io rimasi in silenzio come ipnotizzata dai suoi occhi così intensi, poi continuò: "Mi dispiace di averti trattata male" poi mi prese e mi abbracciò dolcemente, sentivo il suo calore, il battito del suo cuore ed era bellissimo.

Finalmente potevo vedere il vero lui.

Il nostro primo appuntamento era vicino, lui me lo aveva chiesto il giorno in cui gli raccontai tutto dicendomi:

"Vuoi conoscermi meglio, vero?" io risposi di si ovviamente, così poi disse:"Ok allora usciamo" rimasi di stucco ma ero felicissima.

Arrivò il giorno in cui saremo usciti insieme, ero così nervosa che cambiai vestito cinquecento volte, alla fine indossai una felpa corta, un jeans a vita alta e degli stivali in velluto neri stupendi.

Andai all'appuntamento con ancora un sacco d'ansia perchè quella non mi abbandona mai, al punto dove ci eravamo accordati per vederci, era vicino al parco centrale di Shangai, arrivai lì e lo vidi in piedi appoggiato con la schiena a un lampione che guardava la gente che passeggiava vicino a lui, poi alzò lo sguardo e incrociò i suoi occhi scuri nei miei chiari, mi venne incontro:

"Ciao" disse tenendosi le mani nella sua giacca meravigliosa in pelle.

"Ciao" risposi con un sorriso a trentadue denti.

"Andiamo?"

"Dove?"

"Vedrei, ti faccio conoscere un po' Shangai"

Mi prese per mano e incominciammo a camminare, non avevo ancora connesso il suo gesto, non credevo che l'avrebbe fatto.

Poi purtroppo me la lasciò, forse accorgendosi del gesto che aveva fatto, camminammo per un po' a cercare la sua auto per andare al centro visto che eravamo lontani.

All'improvviso vidi una BMW blu sicuramente la i8, incominciai a dare di matto: "Oh mio Dio, è la i8" dissi correndo verso l'auto.

"Si ti piace?"mi disse con un sorriso

"Se mi piace, è spettacolare, amo le macchine sportive" dissi ed era vero, la passione per le macchine ce l'avevo fin da piccola, mia zia diceva sempre che avevo preso da mio padre perché anche lui aveva la passione per i motori

"È mia" disse con un atteggiamento orgoglioso e spavaldo.

Non ci credevo all'inizio poi però aveva le chiavi quindi come potevo non credergli.

Salimmo e io stavo già per morire male molto male, non riuscivo a realizzare che ero su quella macchina con Dylan poi.

Mi fece vedere il meglio di Shangai tra vie affollate, edifici altissimi e negozi spettacolari.

L'ultima tappa era un centro commerciale enorme di quattro piani, da fuori era abbastanza normale sembrava solo di un piano perché gli altri erano sotterranei, dentro era fantastico c'erano negozi in ogni angolo e persone dappertutto.

Non mi accorsi però che era passato un sacco di tempo, ero presa dallo shopping e da Dylan ovviamente.

Però ad un certo punto, eravamo in un angolo che stavamo parlando, un po' nascosti dalla gente, quando ci voltammo non c'era più nessuno e un secondo dopo si spensero le luci.

Non so come avevamo fatto a non accorgercene, veramente come cavolo avevamo fatto?! Bah che strana questa cosa forse perché eravamo troppo presi l'uno dall'altro.

Che cosa sarà successo? E come andrà a finire questo appuntamento?
Lo scoprirete...
Baci❤️

~𝑼𝒏'𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆~Where stories live. Discover now