LVII

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Ottavo e ultimo giorno a Parigi. I ragazzi vanno a visitare il centro nazionale d'arte Pompidou come ultimo giro turistico per poi avere pomeriggio e serata libera.
Anaëlle è in ritardo, non ha neanche fatto colazione, colpa della sveglia e James che l'ha lasciata dormire invece di svegliarla. Uscendo dalla camera vede le porte dell'ascensore che stanno per chiudersi, così fa una corsa ed entra al volo e dentro trova Lauren e Camila che si baciano e si scambiano effusioni d'amore.
«Siete il diabete» commenta acida
«E tu una depravata» risponde prontamente Lauren, punzecchiandola
«Da qualcuno dovevo prendere» continua divertita e con aria di sfida Anaëlle
«Nena» sussurra sempre occhi verdi «Pompidou non è quello che pensi, ricorda di stare con le mani a posto»
La figlia, spiazzata per questa affermazione, la fulmina con lo sguardo e boccheggia, ma le parole non escono, l'ha completamente zittita.
«Okay okay» si mette in mezzo Camila «Non replicate» le guarda seria «Stavo pensando che potremmo andare a cena insieme questa sera, è l'ultimo giorno a Parigi e vorrei che fosse un qualcosa di speciale in famiglia»
«Pomeriggio sono con James, quindi...»
«Precauzioni»
«Quindi» scandisce bene, dopo essere stata interrotta da Lauren «Fatemi sapere a che ora, magari ci vediamo lì per non destare sospetti»
Dopo una eternità di piano, finalmente arrivano alla hall. Prima che le porte si riaprano, Anaëlle stampa un bacio alle due madri e poi scappa dal suo gruppo di amici.

Una volta saliti sul pulmino, James è Anaëlle non smettono di stare appiccicati e per la prima volta si baciano davanti a tutti. Piccoli e innocenti baci ma davvero dolci e pieni di amore e qualche ti amo, qualche sorriso in più, fanno scatenare i compagni in coretti e fischi.
Le due professoresse si voltano per vedere cosa succede nei sedili in fondo, ed eccola lì la loro figlia che sorride come non aveva mai fatto e guarda qualcuno con occhi che brillano. Lei con la testa sulla spalla di lui e lui che tiene la mano di lei, baciandole il dorso.
«Sono così felice per la piccola» bisbiglia a Camila «Hai visto che sorriso?»
«Sì, è davvero innamorata» si morde il labbro, cercando di trattenere l'entusiasmo «Qualche volta dovremmo invitarlo a casa mangiare, così avremo l'occasione di conoscerlo meglio»
«Magari può restare domani a pranzo, invece di portarli subito dalle suore, possono stare con noi. Sinceramente mi rattrista pensare che Anaëlle si dovrà separare da noi una volta tornati a New York» sospira
«Dai amore, verrà di nascosto la sera di tanto in tanto e dormirà con noi. Questi due mesi voleranno, credimi»

****

La sera la famiglia Jauregui Cabello, si ritrova in un ristorante al centro della città, abbastanza raffinato. Il tavolo prenotato da Camila è sulla terrazza, dalla quale vi è una vista magnifica che rende questa ultima serata ancora più perfetta.
All'arrivo di Anaëlle, le madri sono già ai loro posti, una accanto all'altra che si tengono per mano e chiacchierano tranquillamente. La ragazza si fa baciare da entrambe prima di prendere posto e una volta seduta si sente osservata dalle due donne che sorridono.
«Che c'è?» inarca un sopracciglio
«Nulla, sei bellissima, più del solito. L'amore ti ha cambiata, hai un viso così illuminato e rilassato» risponde Camila «Siamo davvero felici per te»
«A proposito di amore» tossisce l'altra madre, ricordando alla fidanzata che non le hanno ancora dato la loro grande notizia «Amore» guarda dolcemente la figlia «Ci sono delle cose che devi sapere e che ti diremo durante la cena»
«La prima è...» sorride Camila, davvero emozionata «Ho fatto la proposta di matrimonio a Lolo e ci sposiamo»
Mollata la prima bomba.
Anaëlle spalanca la bocca sorpresa e scioccata. Porta le mani davanti al viso e le guarda meravigliata. Non se l'aspettava. Era pronta a tutto, ma questa notizia...
«O-oddio... Non ci credo» balbetta
Le mostrano gli anelli ai rispettivi anulari della mano sinistra e si alza subito ad abbracciarle per questa lieta notizia.
«Sono così contenta, finalmente!»
«Aspetteremo ovviamente la fine della scuola» afferma Lauren «Ehm..» abbassa lo sguardo non sapendo come dirle di Parigi e della Sorbona
«Potete dirmi le altre cose prima che ordiamo? Ora sono curiosa, sorpattutto per la tua faccia» cambia espressione «Cosa succede?»
«Non so come la prenderai...» sospira la più grande «Innanzitutto alla fine della scuola, dopo il diploma, tornerò qua con Camz. Ha un intervento per una protesi bionica così può tornare a mettersi vestiti, scoprire le gambe, ballare, andare al mare» sorride debolmente alla fidanzata «Mentre saremo qui, durante i giorni di convalescenza, cercheremo casa. Vedi, piccola, la Sorbona mi ha offerto un posto di lavoro, una cattedra come titolare della facoltà di letteratura francese. Ancora non ho accettato, volevamo prima parlarne con te, ma vorrei farlo»
Anaëlle gira lo sguardo alla sua destra, ammira il panorama e fa un respiro profondo ad occhi chiusi.
«Parigi» sussurra dopo una generosa boccata d'aria «Sarebbe un sogno per te, non capisco perché tu non abbia già accettato»
«Quindi tu...» la guarda disbieco «Verresti con noi?»
«Vi voglio bene» afferma, prendendo le mani di entrambe «Siete tutto per me, la mia stessa vita e vi amo tantissimo, perciò sì. Non sopporterei l'idea di starvi lontana! Studierò lingue alla Sorbona, avremo una vita nuova. Noi quattro» annuisce, riferendosi al fratellino o sorellina «Vi amo più di ogni altra cosa e vi seguirei fino in capo al mondo. E poi.. Parigi!» esclama incredula «Non vedo l'ora! E ci sarò anche per il tuo intervento» bacia la mano di Camila
«Tesoro mio» la guarda commossa questa ultima «Non sai quanto ti amiamo noi»
«Perdonatemi se sono con l'acqua, sapete sono astemia e anche incinta, ma proporrei un brindisi per questa famiglia. Sono così felice, innamorata di noi tre che mi sembra una favola. Non avrei mai creduto di tornare a sorridere come una volta ma lo devo a voi due, le donne della mia vita»
Anaëlle riempie il bicchiere con il vino rosso, ordinato da Camila prima che arrivasse, e lo alza a mezza aria.
«A questa famiglia, a noi e al nostro per sempre felici e contenti»

Brainiac ||CAMREN||Where stories live. Discover now