Capitolo 18

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"È possibile che questa roba faccia sempre più schifo ogni giorno che passa?" dissi buttando giù la solita sbobba color sangue.

Non sapevo di preciso che ore fossero, ma era sicuramente giorno. Tutti erano a lezione ed iniziavo a sentire la noia farsi pesante; d'altronde non è che passare la giornata stesi a letto, senza altro intrattenimento che guardare la parete opposta -di cui ormai conoscevo ogni minimo difetto- fosse poi tanto divertente.

Intanto Madama Chips stava trafficando con la sua bacchetta, rimettendo in ordine i letti e riponendo i medicinali al loro posto. Ah, ovviamente non avevo ancora la mia bacchetta.

"Potrebbe anche rispondere, eh." commentai sarcastica, alzando gli occhi al cielo "Katie mi teneva più compagnia di lei, sa?"

Esattamente il giorno prima era stata portata nell'infermeria Katie Bell, una ragazza al sesto anno di Grifondoro, nonché la cacciatrice della squadra. Non sapevo molto di ciò che le era successo, ma a quanto mi aveva raccontato Harry il pomeriggio precedente, quando era venuto a trovarmi, era stata colpita da una maledizione, trasmessale da una collana affatturata. Lui aveva assistito alla scena: Katie si era levata in aria, a circa due metri da terra, come se volasse, per poi strillare e cadere pesantemente al suolo. Portava con se un pacchetto, leggermente spaccato, contente la collana, che Katie aveva toccato senza volerlo, procurandosi quella sofferenza. Dato che ad Hogwarts non avevamo i mezzi adatti per poter curare una faccenda di tali dimensioni, era stata spedita qualche ora dopo d'urgenza al San Mungo. Inoltre si era scoperto che Katie non era il destinatario di quel bel regalino; infatti, quel pacco era indirizzato al preside, Silente. Di conseguenza questo evento aveva fatto nascere una nuova indagine per scoprire per quale motivo una ragazza diligente come Katie Bell avesse dovuto tentare di uccidere Albus Silente.

Maledizione Imperius.

Pensai man mano che Harry mi raccontava la storia. Non era stata Katie ad aver mandato quella collana, lei doveva essere soltanto un'ignara messaggera (e il suo dolore solo un incidente di percorso). Ma il problema rimaneva lo stesso: chi voleva far recapitare quell'oggetto ad Albus Silente? Come era riuscito ad entrare in contatto con una studentessa di Hogwarts e darle una collana maledetta, con tutti quegli Auror ad Hogsmeade?

Per quanto mi fosse interessata la questione e avessi voluto saperne di più, mi ero tenuta fuori dalla ricerca. D'altronde, avevo già la mia di indagine da seguire.

Madama Chips mi lanciò uno sguardo truce, così che mi affrettai a giustificarmi "Mi scusi, stavo solo scherzando! Non si scaldi."

Ripresi dal comodino il libro di Storia della Magia, immergendomi nell'argomento 'caccia alle streghe del medioevo'. Non che mi piacesse particolarmente come materia, anzi la trovavo piuttosto noiosa, ma non avendo la bacchetta, era la sola che potessi studiare comodamente stesa nel mio letto. Per di più, ormai ero arrivata a studiarla solo per non prendere un voto esageratamente basso ai G.U.F.O., anche se ero sicura che non l'avrei continuata l'anno seguente. Del resto, neanche i miei erano molto interessati al fatto che prendessi un M.A.G.O in Storia della Magia.

A proposito...

"Madama Chips, lei sa, per caso, quando arriveranno di preciso i miei genitori?" chiesi, fingendomi disinteressata, mentre torturavo gli angoli del mio povero libro per smaltire la tensione.

Si fermò di colpo, guardandomi, come se avessi parlato un'altra lingua. "Aaa ma come, non l'hanno ancora avvisata?" disse e, vedendomi scuotere la testa, confusa aggiunse "I suoi genitori non verranno"

"Oh... come-come mai non verranno?"

"Hanno detto che, dato che stai bene, non c'era motivo per cui dovessero venire fino a qui."

Shadow || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora