Capitolo 1

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Jung Hoseok fin dalla nascita è sempre stato un bambino allegro, solare, caparbio e ribelle. Il ragazzo era nato in una famiglia povera che viveva di stenti e risiedeva nei sotto borghi della vecchia Seoul, la loro casa se tale poteva essere chiamata era molto piccola ma a loro bastava, la madre di Hoseok lavorava per poter guadagnare qualche spicciolo e per assicurare un piatto caldo in tavola al suo bambino, mentre suo padre se tale poteva essere definito era un nulla facente che non faceva altro che portare sventura e vergogna alla famiglia, poiché nonostante i Jung fossero poveri avevano dei sani principi. Quindi Hoseok fin da giovane in quanto unico figlio maschio dovette far fronte alla famiglia cercando lavoro per poter aiutare la madre a portare avanti la famiglia, infatti il ragazzo a quei tempi aveva un migliore amico di nome Park Jimin, un ragazzino di bassa statura, con dei setosi capelli biondo grano, occhi piccoli e sottili, labbra carnose e delle tenere guanciotte rosee che Hoseok amava sempre pizzicare, entrambi vivevano nello stesso borgo accomunati dalla stessa condizione. E ben presto divennero inseparabili, ma un giorno Jimin andò via e Hoseok non seppe mai il motivo tuttavia però, il minore gli lasciò una lettera, perché a differenza di Hoseok Jimin aveva imparato a leggere e scrivere, mentre Hoseok era totalmente analfabeta e in quella lettera Jimin gli scrisse che sarebbe tornato un giorno, ma quel giorno non arrivò mai nonostante ciò Hoseok stava ancora aspettando il suo migliore amico, poiché era certo che sarebbe tornato e che non lo avrebbe mai abbandonato al suo triste destino. Quel giorno le strade del borgo erano più desolate del solito, le tasse erano aumentate a dismisura e l'aria era impregnata di sofferenza e disperazione, Hoseok odiava tutto ciò odiava vedere bambini denutriti che elemosinavano un pezzo di pane per potersi sfamare, c'erano ragazzi orfani e senza famiglia che erano costretti a rubare per potersi assicurare un pasto, mentre quei nobili spocchiosi viaggiavano nelle loro carrozze d'oro, e con vestiti pregiati incuranti della fame che c'era in giro, il ragazzo odiava i nobili più di qualsiasi cosa al mondo, ma più di tutti odiava quel re che non faceva altro che illudere la povera gente con le sue false promesse e, quel principino viziato che aveva come figlio che non si era mai preso la briga nemmeno di farsi vedere o contrastare quell'ingordo padre che si ritrovava.

Hoseok tornò a casa per cena e quando entrò in casa trovò sua madre in lacrime piegata sul tavolo in legno e, il ragazzo preoccupato subito accorse da lei per capire cosa fosse successo.- Madre perché piangete vi sentite male?- Disse il corvino accarezzando la schiena della donna, tuttavia però lei negò con il capo e guardò il suo adorato figlio negli occhi.- Figlio mio quel disgraziato di tuo padre è scappato, come farò adesso a mostrare il volto in giro che vergogna.- Disse lei sull'orlo della disperazione.- Ma madre dovreste gioirne, non faceva altro che ubriacarsi e giocare d'azzardo con i soldi che guadagnavate con il vostro sudore, adesso madre non piangete più ci penserò io a voi.- Disse Hoseok sorridendogli.- Oh non so cosa io abbai fatto di tanto buono per avere un tale angelo, figlio mio.- Disse la donna abbracciando il suo meraviglioso bambino, l'unica cosa buona che gli era capitata nella sua triste vita.- Forse nella vostra vita precedente avete salvato qualcuno, anzi no eravate una splendida eroina.- Disse Hoseok scatenando una risata all'unica donna che amava, colei che gli aveva donato la vita e tanto amore.- Oh ma che adulatore che sei, su forza aiutami ad apparecchiare la tavola ho preparato una bella cenetta, ho guadagnato di più questa settimana e ciò mi ha permesso di comprare ingredienti di qualità, sai figlio mio sono molto costosi.- Disse la donna riconquistando quel dolce sorriso che apparteneva anche ad Hoseok, infatti il ragazzo aveva preso la bellezza eterea della madre.- Ma madre non dovevate farlo, adesso come farete se vi serve un vestito?- Disse Hoseok preoccupato, lui come unico uomo della casa non poteva permettere che la sua amata madre girasse per strada con vestiti logori e sporchi, non poteva permettere che quella gente con la puzza sotto il naso ridessero di lei non se lo sarebbe mai perdonato.- Non mi importa dei vestiti caro, mi importa solo che il mio raggio di sole cresca sano e bello.- Disse avviandosi poi verso la piccola cucina che avevano e solo quando la madre andò via Hoseok permise alle lacrime di scendere dalle sue guance, ma non erano lacrime di tristezza quelle ma di pura rabbia, Hoseok si domandava cosa avessero mai fatto di tanto sbagliato per meritare quella vita? Sua madre non la meritava e nemmeno Hoseok stesso la meritava, ma il destino era stato crudele con loro procurandogli solo sofferenza.- Hoseokie?- lo richiamò la madre e il ragazzo si asciugò le lacrime frettolosamente per non farsi vedere dalla donna, non voleva recargli altra preoccupazione.- Si, madre?- Disse Hoseok gracchiando con la voce a causa delle lacrime versate.- Hanno bussato alla porta tesoro vai a vedere chi è.- Hoseok corrugò la fronte, non si era accorto che avevano bussato mentre era avvolto momentaneamente dai suoi pensieri e subito si avviò alla porta aprendola subito dopo, ma quando la aprì quasi non credette ai suoi occhi il ragazzo sbatté più volte le palpebre pensando che quello fosse solo uno scherzo della sua mente, ma non era così.- Hoseokie non saluti il tuo migliore amico?- Nuove lacrime rigarono il dolce volto del corvino che si scaraventò tra le braccia del biondo che aveva davanti.- Oh ti ho aspettato così tanto Jiminie, finalmente sei tornato pensavo mi avessi abbandonato.- Disse il corvino mentre Jimin gli accarezzava la schiena, Jimin costatò che il suo giovane amico non era cambiato di una virgola era sempre il suo adorabile piagnucolone.- Non lo avrei mai fatto Hoseokie, ti avrei cercato anche in capo al mondo se fosse stato necessario, ma per fortuna sei rimasto qui.- Disse il biondo, mentre Hoseok si staccò dall'abbraccio per poterlo guardare meglio, Jimin era cambiato il suo fisico era snello e longilineo con quei vestiti di classe che fasciavano la sua figura sembrava un ragazzo dell'alta borghesia, i capelli biondi ben curati, e infine il viso più spigoloso e maturo infatti per grande rammarico di Hoseok non c'erano più quelle adorabili guanciotte che tanto lo caratterizzavano e, che il maggiore amava quel ragazzo che aveva adesso di fronte era un ragazzo completamente diverso. E Hoseok non poté che chiedersi come avesse vissuto in tutti quegli anni che erano stati separati, ma a quello avrebbe pensato dopo adesso Hoseok voleva solo stare in sua compagnia poiché, gli era mancato come l'aria che respirava.

Quando la madre di Hoseok rivide Jimin quasi non lo riconobbe per quanto bello era diventato, quel ragazzino era stato come un secondo figlio per lei e quando andò via la cosa la rattristò molto, ma si augurò che almeno potesse vivere felice e lontano da quella sofferenza e per certi versi era stato così.- Hoseokie ti ricordi che ti promisi di salvarti da questa vita?- Disse il biondo recitando le parole della lettera che gli scrisse tempo fa, quando entrambi erano solo dei ragazzini.- Si Jiminie la ricordo benissimo la conservo ancora.- Disse il corvino entusiasta mentre beveva la tazza di latte caldo che la signora Jung aveva preparato per loro, accompagnato da dei deliziosi biscotti alle mandorle.- Bene sono qui per offrirti un lavoro Hoseok.- Disse Jimin posando la tazza sul tavolo in legno prima di riprendere la parola.- Questo lavoro sarà migliore di quello che hai e ti pagheranno il doppio di ciò che ricevi in quella squallida osteria, vuoi lavorare al palazzo?- Hoseok sgranò gli occhi sperando che fosse uno scherzo di cattivo gusto, ma per sua sfortuna l'amico era serio.- No mai, loro sono la causa delle nostre sofferenze e non andrò mai li a servirli.- Disse Hoseok alzando il tono della voce.- Hoseok ti assicuro che non è così, io sono molto grato al principe Min Yoongi gli devo molto mi ha dato un lavoro, e ospitalità nel suo palazzo garantendo una buona posizione sociale ai miei genitori, e tu puoi fare lo stesso puoi riscattarti ho una buona posizione li sono un maggiordomo reale e potremmo stare sempre insieme.- Disse Jimin supplicandolo con lo sguardo.- Hoseokie se non vuoi farlo per te fallo per tua madre, non vuoi vederla felice? Ebbene ti sto offrendo la possibilità di far vivere tua madre come una regina.- Hoseok ponderò quelle parole, certo che voleva vedere la madre felice era l'unica cosa che il corvino desiderava.- E va bene hai vinto verrò, ma lo faccio solo per mia madre sia chiaro e per te.- Disse Hoseok sussurrando le ultime parole con un tenero broncio ad incurvargli le sue perfette e rosee labbra, Jimin si alzò e si catapultò in braccio al maggiore riempiendolo di baci sulla guancia facendo ridere Hoseok, mentre dall'altra parte la madre del ragazzo assisteva a quella dolce scena commuovendosi grata del fatto che il suo bambino avesse un amico così sincero. Quella notte Jimin e Hoseok dormirono abbracciati dopo tanto tempo come facevano da ragazzini, mentre l'indomani per Hoseok sarebbe stato l'inizio di una nuova vita.






N.D.A: Salve donzelle ♥♥

Allora ecco a voi il primo capitolo come avete potuto vedere Hoseok non prova molta simpatia per i nobili e nemmeno per il fantomatico principe, ma chi sarà mai costui? xD tranquille lo scoprirete molto presto. 

Bhe che dire spero che questa storia vi piaccia e che vi incuriosisca almeno un pò, detto ciò io mi dileguo ci vedremo al prossimo aggiornamento vi auguro una buona domenica a tutte, I love you girls ♥♥

The dark side of the sun. ❙❙ Sope ❙❙Where stories live. Discover now