Capitolo 12

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Quella mattina Hoseok si svegliò completamente disteso sul corpo del suo amato e il suo viso era comodamente poggiato sul petto dell'altro, inspirando il virile odore che Yoongi emanava il giovane era poco propenso a distaccarsi da quel posto confortevole, tuttavia però doveva far fronte ai suoi doveri lavorativi, quindi senza far rumore si alzò scendendo poi dal letto dirigendosi verso il bagno dove la sera precedente aveva lasciato la sua divisa, e le gote di Hoseok arrossirono al sol pensiero della notte passata con Yoongi, potendo ancora godere delle sensazioni che mai aveva provato se non con il corvino, mai Hoseok aveva provato tale piacere che solo le mani di Yoongi erano state in grado di dargli. E seppur Hoseok provasse un immensa vergogna per la sua audacia non riusciva a pentirsene, anzi mai decisione gli parve più giusta, e con questi pensieri ed un tenero sorriso innamorato a contornargli le labbra il giovane ragazzo iniziò a vestirsi per far fronte ai suoi doveri, una volta uscito dal bagno e rientrato in camera trovò ancora Yoongi beatamente assopito, Hoseok gli si avvicinò scostandogli una ciocca corvina dagli occhi dal taglio felino del ragazzo, ammirando ancora una volta quel viso etereo quasi ultraterreno e di certo poco avvezzo alla realtà. Hoseok posò una mano sulla guancia pallida dell'altro strusciando il pollice contro di essa, scatenando in Yoongi un sospiro che lo portò inconsciamente a spingere il capo verso quella carezza gentile di cui stava godendo, ed Hoseok sorrise intenerito vedendo quel gesto tuttavia però Hoseok non poteva più restare quindi, si abbassò a poche spanne dal viso dell'altro lasciando un lieve bacio su quei morbidi boccioli che erano le labbra di Yoongi.- A dopo mio principe.- Sussurrò Hoseok prima di alzarsi e percorrere l'intera stanza per poi uscirne chiudendosi la porta alle spalle. Hoseok scese nelle cucine trovando Jin già intento a preparare la colazione per tutti, mentre Jimin sbadigliava ancora assonnato.- Buongiorno Jinnie, buongiorno Jiminie.- Disse Hoseok ricevendo un cenno da parte di Jimin e un sorriso da parte del maggiore dei tre, che nel frattempo aveva già poggiato due ciotole di riso con contorni vari di fronte agli altri due, tuttavia però Hoseok aveva notato che Jimin non stava toccando cibo e da quando era entrato nelle cucine il biondo era strano.- Jiminie c'è qualcosa che ti preoccupa?- E quando il biondo alzò lo sguardo verso Hoseok il moro quasi non ebbe una fitta al cuore nel vedere gli occhi lucidi dell'altro, e il labbro tremante Hoseok scese dallo sgabello abbracciando l'altro per poi prendere di nuovo la parola.- Che cosa è successo?- Disse mentre delle lacrime solcavano silenziose le guance dell'altro.- Il mio Kookie è morto non ho potuto fare nulla per salvarlo, e non volevo che soffrisse così stava bene ma poi all'improvviso si è sentito male si lamentava ed io non sono riuscito a salvarlo.- Hoseok sospirò dispiaciuto poiché il suo amico teneva molto a quel coniglietto che gli ricordava che il ragazzo che amava.- Hobie forse questo è un cattivo presagio, non devo dichiararmi al principe Jungkook o gli succederà qualcosa di brutto a causa mia.- Disse il biondo asciugandosi le lacrime.- Su Jiminie non essere così drastico la tua è solo superstizione al tuo principino non accadrà nulla.- Disse Hoseok venendo interrotto da un colpo di tosse che attirò la sua attenzione costriggendolo a voltarsi, e sulla soglia c'era proprio Jeon Jungkook, il quale fece spalancare gli occhi a Jimin temendo che il ragazzo avesse sentito tutto. Hoseok si rese conto che quel ragazzo era mancato da un bel po' dal castello e dal mezzo sorriso che il ragazzo tentava di nascondere faceva presagire che il castano avesse sentito tutto, e in quel momento Jimin scattò dallo sgabello come una molla iniziando a parlare in modo affrettato.- Non è come pensate non ho dato vostro nome al mio coniglio per beffeggiarmi di voi.- Disse il biondo inchinandosi di fronte ad un Jungkook che ridacchiò vedendo quel gesto.- Sono quasi geloso di quel coniglietto che tu tanto hai amato Jimin, ma dato che ti ricordo quella tenera creatura avrei piacere che tu mi chiamassi in quel modo.- Disse il castano con un tono talmente dolce da far quasi sciogliere Hoseok, il biondo alzò lo sguardo verso di lui prima di parlare.- Non oserei mai.- Sussurrò Jimin abbassando lo sguardo mortificato.- Neanche se sono io a chiedertelo?- Disse il castano con tono suadente che ebbe il potere di far rabbrividire Jimin.- Come potrei essere così sfacciato da non esaudire una vostra richiesta? Se è questo ciò che desiderate lo farò.- Disse Jimin con le gote arrossate.- Il mio non voleva essere un ordine ma una semplice richiesta, vorrei che tra noi ci sia un rapporto meno formale difatti sono venuto per invitarvi tutti ad un ballo in maschera che terrò nel mio castello, e sono venuto personalmente per consegnarvi gli inviti spero che mi allieterete della vostra presenza manderò io stesso una carrozza che vi porterà a destinazione.- Disse poggiando quattro inviti sul bancone delle cucine e ognuno di essi aveva su scritto il loro nome insieme allo stemma del casato.- Ah uno è per Yoongi so che quel mascalzone sta ancora dormendo, quindi Hoseok sarei felice che fossi tu a darglielo da parte mia.- Hoseok si meravigliò vedendo il suo nome scritto su un invito accanto a quello di Jimin, tuttavia però fu contento di tale considerazione nei suoi confronti.- Grazie per l'invito sarà un onore per me presenziare a questo evento vero Jiminie?- Disse Hoseok strizzando un occhio verso il biondo.- Si certamente.- Il castano sorrise mostrando i suoi incisivi perfettamente dritti mentre illuminavano il suo viso dalle fattezze fanciullesche.- Oh l'onore è mio.- Rispose il castano facendo una riverenza ai due e Hoseok si convinse sempre di più che Jungkook era il ragazzo che chiunque avrebbe desiderato al suo fianco, ed era per tale motivo che doveva dare una piccola spinta a Jimin.

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