Capitolo 28

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Dispongo le braccia a formare una croce davanti al mio corpo e chiudo gli occhi. Ricordo ancora la prima volta che ho visto questa tecnica. È passato davvero molto tempo.

«Taglio del fulmine!»

-

Kakashi crolla in ginocchio con il respiro mozzato e la fronte imperlata di sudore per lo sforzo. Mi chiedo come faccia a resistere anche dopo due ore di intenso allenamento.

«Ancora!» esclama rialzandosi e iniziando a correre verso di me alla massima potenza.

«Campo di energia!»

Una volta arrivato a un passo da me Kakashi tende il braccio e scarica il suo chakra sotto forma di fulmini sulla mia barriera.

«Taglio del fulmine!»

Spingo con le mani verso l'esterno in modo da rafforzare il mio scudo, il quale respinge senza troppi problemi il suo attacco. Kakashi cade sbalzato all'indietro.

«È... Incredibile... La tua difesa... È totalmente impenetrabile.» singhiozza tra un respiro e l'altro.

«Dovresti chiamarla Mille Falchi.»

«Mh? Mille Falchi? Per quale motivo?» chiede trascinandosi a sedere.

«Non hai notato il suono che producono tutti quei fulmini quando raggiungi una certa velocità? Non sembra forse il verso di un falco che cala sulla preda?» chiedo dissolvendo la barriera.

«Mille Falchi...» ripete dubbioso. «Lo terrò a mente.»

Mi siedo al suo fianco e mi metto a guardare il cielo cupo sopra di noi. Potrebbe scoppiare a piovere da un momento all'altro. Spero che Keika sia già tornato al villaggio.

«Ho notato che più di quattro volte al giorno non riesco a farlo. Richiede troppo chakra. Finirei per provocare al mio corpo danni ingenti.» afferma dopo essersi calmato.

«Lo immagino. Io... Mi stavo chiedendo... Ti dispiacerebbe insegnarmelo uno di questi giorni?» chiedo con un sorriso debole.

Lui risponde con un ghigno malizioso.

«Colpita, eh?»

«Affascinata. Decisamente affascinata.»

-

Quando riapro gli occhi compongo la mia solita sequenza di simboli e poi spalanco le braccia.

«Campo di energia.»

«Non ti servirà. La mia forza ora è troppa perché la tua barriera possa resistere.» risponde lui con uno sguardo determinato.

«Mi sottovaluti.»

La pressione sul mio scudo inizia a farsi sempre più intensa e sento il cuore pulsare forte nel petto. Devo farcela. Concentro ancora più chakra sulle punte delle dita e provo a spingerlo via.

«La tua difesa è troppo debole, Akira. Non hai la minima possibilità di battermi!»

Lo scudo inizia ad incrinarsi in corrispondenza della sua mano. Spalanco gli occhi mentre i miei piedi scivolano all'indietro sul terreno arido.

Maledizione. Non mi aspettavo che fosse migliorato così tanto.

Gai nel frattempo si è spostato fra le gradinate per combattere contro i ninja del villaggio del Suono. Sembra essere davvero in ottima forma.

Kakashi mi fissa duramente.

«Avrei dovuto capirlo. Tu, Akira...» commenta.

«Io sono dalla sua parte perché è giusto così, Kakashi. Mio padre, mio fratello... Sono morti per mano dei seguaci del Terzo Hokage. Konoha è stata la mia prigione. Il mio inferno.»

«Tu sei diversa da tuo padre e da tuo fratello, Akira. In te c'è del buono, anche se continui a rinnegarlo!»

La sua energia aumenta esponenzialmente. Stringo i denti e mi lascio sospingere ancora all'indietro. Non posso sprecare altro chakra per mantenere attiva la barriera. Devo ribaltare le sorti al più presto.

«Del buono, dici... Sei davvero sicuro di conoscermi fino in fondo?» replico sfruttando il potere del mio sharingan per causargli un giramento di testa.

Il suo respiro diviene rapido ed erratico e la sua presa cede momentaneamente. A quel punto elimino il mio scudo e mi teletrasporto alle sue spalle, stringendogli un braccio alla gola.

La luce data dai fulmini nella sua mano svanisce.

«Ti conosco meglio di Orochimaru, Akira. So che non pensi davvero quello che hai appena detto.» sussurra con quel poco di fiato che gli rimane.

Stringo ancora di più la presa e lo tiro verso di me.

«Scusami, Akira, ma devo farlo.» dice all'improvviso Gai sferrandomi un fendente al centro della schiena.

Lascio cadere Kakashi a terra e mi volto dolorante verso di lui.

«Non ti conviene farmi arrabbiare.» esclamo schioccandomi le dita.

Kakashi si rialza e si asciuga il sudore dalla fronte.

«Non lasciarti accecare dall'odio, Akira.» prova a dissuadermi con un tono calmo ed esigente.

«Kakashi ha ragione. Sei nostra amica, Akira. Non dimenticarlo.» aggiunge Gai.

«No...» commento sottovoce. «Io non sono vostra amica. Non sono qui per voi. Sono qui per me stessa e non me ne andrò finché il villaggio non avrà capito cosa significa provocare l'ira dell'ultima discendente del clan Koi.»

Gai stringe i denti e si posiziona a fianco a Kakashi, pronto a difendersi all'occorrenza.

«Purtroppo, c'è un solo modo per far assumere un significato alle mie parole.» termino congiungendo le mani al cuore.

Inizio a richiamare tutto il chakra di cui dispongo e in poco tempo mi ritrovo ad essere completamente avvolta in una mandorla di luce azzurrina.

«Questa tecnica...» esclama Gai.

«È il Volo dell'aquila. Allontaniamoci subito.» conclude Kakashi.

Spazio autrice

Scusate il pauroso ritardo ma ieri sera ho fatto tardissimo e mi sono svegliata adesso XD

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Ricordi ‣ Kakashi HatakeWhere stories live. Discover now